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Adam fissava Alessio con uno sguardo inespressivo.
«Oh, idiota, invece di star lì a guardarmi, corrile dietro!»

Adam lo guardò arrabbiato.

Alessio si girò guardando Sharon che stava scomparendo, guardò Adam.

«Coglione ti muovi?!» la voce di Alessio era carica di disprezzo, non capiva perché lui non la seguisse.

Adam lo guardò sprezzante.

Melissa era come inesistente, aveva lo sguardo perso nel vuoto, Debora piangeva per le dichiarazioni di Alessio, si sentiva solo usata.

«Credo che noi dobbiamo fare un discorsetto.»

Alessio fece una risata isterica.
«Lei se ne sta andando in lacrime e tu pensi al discorsetto?!»

«Sì, perché è ora che qualcuno ti insegni a stare al tuo posto.»

«Va bene tu pensa al discorsetto che a questo punto la seguo io.»

«Devi solo provarci!»

«Non me ne frega un cazzo delle tue minacce, ora lei è l'importante non un cazzo di discorso.»

Alessio si girò correndo nella stessa direzione di Sharon.

Adam lo fissava arrabbiato mentre se ne andava, era stanco di aver a che fare con una situazione del genere, Alessio stava sempre nel mezzo, ma aveva ragione avrebbe dovuto correrle dietro, ma non si sentiva pronto, aveva paura di quello che lei potesse dirgli.
Ora la situazione si sarebbe complicata di più, sarebbe stato lui ad ascoltare le sue parole, ma forse era la persona più adatta, visto che era stato lui a provocare quella reazione.

Si sedette su una sedia con la testa fra le mani.
Non si sentiva adatto ad ascoltare le sue parole, perché sicuramente avrebbero riguardato Alessio, si sentiva un insensibile e un codardo, ma temeva che lei fosse ancora legata al suo ex e non era per niente pronto a quest'evenienza.

Sharon camminava fissando la pavimentazione annebbiata dalle lacrime, era stanca di aver a che fare con quelle sensazioni, essere sempre l'oggetto di contese era snervante.
Sentì dei passi dietro di lei.
«Lasciami in pace, voglio stare sola.»

I passi si fermarono.

Sharon si girò dopo essersi asciugata le lacrime con la manica della giacca e rimase sorpresa dal trovarsi Alessio davanti, avrebbe pensato Adam o Melissa, ma mai lui.

Cacciò un urlò esasperato.

«Ancora tu?!»

Alessio si morse il labbro.

Sharon si girò dall'altra parte per andarsene, ma lui la prese per il polso fermandola.

I loro occhi si incontrarono.

«Ti prego non mi guardare così!»

Lui fece un sorriso accennato.
«Perché come ti sto guardando?»

«Supplichevolmente.»

Lui le sorrise ancora.
«Beh, in un certo senso lo stavo facendo, ti stavo supplicando di non scappare di nuovo.»

La guardò incantato, si avvicinò a lei prese un pacchetto di fazzoletti dalla tasca e le asciugò meglio le lacrime.

«Guarda, ti si è sbavato tutto il trucco.»

Sharon abbassò lo sguardo, lui sorrise togliendo il mascara che le rigava le guance.
«Ecco, ora è tutto a posto.»

Sharon guardava le mattonelle, di certo non pensava che quella serata avrebbe preso quella piega, sentiva quella situazione pesante, la testa ora confusa.

Anche se la vita divide, il cuore aspetta. [THE HEART SEES DEEPER THAN THE MIND]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora