«Sei un essere umano, perché ti trovi insieme a questo gruppo di creature del male?» domandò Pherkad, innervosito per quell'incontro non preventivato.
«Andatevene, per favore» replicò lo sconosciuto, senza badare alle questioni che gli erano state poste.
«Chi diavolo sei? Un accolito della setta che attende la trasformazione?» incalzò il cavaliere celeste, scrutandolo con crescente curiosità. «No, non sembri uno di quegli invasati» concluse, dopo un'attenta osservazione.
«Chi se ne frega, nobile Pherkad!» esclamò un uomo armato con un piccone «è soltanto un tizio disarmato.»
Convinto della vittoria, il paesano si scagliò all'attacco a testa bassa.
«Attento, quello non è un normale essere umano!» provò ad avvisarlo il suo comandante, ma ormai era troppo tardi.
Alexandros parò il fendente con estrema facilità, usando le fasce di cuoio incantato in cui aveva avvolto gli avambracci, per poi sferrare un rapido calcio che rispedì l'aggressore a qualche metro di distanza. Lo stregone regolarizzò il suo respiro e assunse una posizione di guardia con le braccia protese in avanti, pronto a sfidare chiunque si facesse sotto. Un gruppetto di uomini armati era pronto ad attaccarlo in contemporanea, quando il cavaliere celeste li fermò, con un cenno della mano.
«Penserò io a lui, è un avversario che voi non potete affrontare!»
Pherkad impugnò due chakram, pronto ad usarli per un assalto all'arma bianca. Un nugolo di velocissimi affondi partì in direzione di Alexandros, che rispose parandoli colpo su colpo con i suoi avambracci corazzati.
Nonostante la pesante armatura, si muoveva come se fosse stato privo di qualsiasi ingombro.
Il cavaliere celeste spezzò l'azione, sferrando un rapido calcio circolare che impattò sulla coscia destra dello stregone; un colpo poco lesivo, che però bastò a distrarne la guardia. Approfittò così per scagliare un improvviso fendente verso la gola dello stregone, che riuscì ad evitarlo indietreggiando, perdendo così l'equilibrio. Pherkad aveva ormai l'avversario alla sua mercé, ma mentre cadeva a terra Alexandros riuscì a direzionare i palmi contro l'uomo che lo incalzava, esplodendo una vampa di fiamme roventi. La sacra armatura benedetta lo protesse dalle ustioni; l'attacco, servì più che altro per rimettersi in piedi e prendere distanza.
«Dunque sei uno stregone della Torre Scarlatta» esclamò Pherkad, sorpreso «da quando uomini della vostra caratura servono come tirapiedi tra le file dei non morti? La vostra eresia si spinge sino ad appoggiare le nefandezze di queste infide creature?»
«Ciò che spinge le mie azioni non ti riguarda cavaliere, sei ancora in tempo per desistere. Vattene, e avrai salva la vita dei tuoi uomini!»
Alexandros cercava di evitare lo scontro a tutti i costi.
Il cavaliere non era per nulla intenzionato a raccogliere quella richiesta.
«Così sia, vorrà dire che con te dovrò fare sul serio. Ti punirò blasfemo, nel nome della Grande Madre!»
Pherkad assunse una posizione a croce, con le gambe unite e le braccia tese all'altezza delle spalle. I suoi chakram rotearono lungo gli indici a velocità sempre crescente, fino a vorticare tanto da diventare due brillanti anelli luminosi.
Le armi sparirono, producendo solo un acuto sibilo.
Il suono delle lame, che rimbalzavano rapide tra le pareti della caverna, fu l'unica cosa i presenti udirono, prima delle urla di dolore provenienti dallo stregone. I due anelli metallici lo colpirono alle spalle penetrandogli a velocità supersonica la carne della schiena. Alexandros cadde a terra in ginocchio, mentre i chakram tornavano nelle mani del padrone.
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LA TORRE SCARLATTA - Destini Intrecciati (Libro 1)
FantasyPRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA DELLA TORRE SCARLATTA (IN REVISIONE - STORIA COMPLETA) Esiste un posto dove gli esseri umani possono assurgere all'antico potere di maghi e stregoni, il cui mito è perso tra le sabbie del tempo. L'acquisire facoltà fuori d...