Nella modesta stanza dalle pareti antracite l'aria era satura di elettricità statica. Nella penombra in cui era avvolto quell'ambiente, una giovane ragazza eseguiva una sequela di movimenti morbidi, ma allo stesso tempo fermi e decisi. Come in una danza senza alcuna melodia Alteria volteggiava leggiadra, mentre intorno a sé si radunavano deboli raggi di luce colorata. Il suo corpo ne veniva avviluppato, ogni spasmo dei suoi muscoli, ogni suo respiro era dedicato al richiamo di questi innati poteri. Il sottile strato di polvere depositato sul pavimento metallico reagiva ad ogni suo passo, contorcendosi in piccole spirali che si elevavano verso il soffitto. La mente, sgombra da qualsiasi preoccupazione terrena, era in grado di ascendere ad una comprensione superiore delle cose, di penetrare un diverso piano di esistenza dove attingere a forze non accessibili ai normali essere umani. Era da quel luogo che aveva origine la magia, dove gli stregoni potevano trarre i loro poteri sovrannaturali.
La sua concentrazione fu interrotta dall'espressione di stupore dell'altro ospite presente nella sala.
«Riesci già a richiamare un tale potere magico?» esclamò Dass sbigottito.
«Faccio il possibile» sorrise lei.
La ragazza si era buttata anima e corpo nello studio della magia e nello sviluppo delle sue capacità. Così facendo, era riuscita a distogliere l'attenzione dalla ricerca del suo amore perduto, che con gli attuali mezzi che aveva a disposizione, non gli aveva permesso di scoprire nulla di concreto. Aveva però appreso che il comando della Torre Scarlatta, aveva mobilitato parecchi stregoni alla ricerca dell'arcimago scomparso, e che forse sarebbe bastato attendere pazientemente per ricavare delle informazioni sull'ubicazione di Alexandros. Nel frattempo avrebbe continuato a incrementare i propri poteri da maga, che secondo la sua maestra e gli altri esperti della torre erano di gran lunga sopra la media.
«Per adesso basta così, anche perché mi attendono fuori dalla torre.»
La giovane si ricompose, e prese da uno sgabello il suo scialle, per indossarlo prima di recarsi all'esterno.
«Dove vai, Alteria?»
«La maestra Esmeralda mi ha fatto convocare nella Foresta dell'Illusione.»
«Wow! Vai da Esmeralda» enfatizzò Dass, con un pizzico di invidia.
Dopo lo scontro con il ragazzo posseduto dal Quaresh, Alteria si era fatta un certo nome tra gli stregoni della Torre Scarlatta. Soprattutto, ad attrarre l'attenzione dei colleghi, era il rapporto di empatia che aveva costruito con il più potente arcimago donna della gilda. Infatti da tempo Esmeralda non dava confidenza a nessuno e se ne stava alla larga dalla torre, tranne quando doveva partecipare agli incontri formali con gli altri arcimaghi.
«Mi ha fatto recapitare un messaggio dicendo che mi vuole incontrare con una certa urgenza.»
«Deve esser stato uno spettacolo vedere Esmeralda all'opera.»
La ragazza prima sorrise, ma subito dopo si rabbuiò in volto: «Purtroppo però, non siamo riusciti a salvare quel ragazzo di nome Damian.»
Nonostante l'arcimaga le avesse più volte ribadito che si trattava di un fallimento annunciato in partenza, Alteria non riusciva a farsene una ragione. Dass si rese conto di esser stato indelicato a mostrare entusiasmo nei confronti di un episodio che la ragazza ricordava mal volentieri, anche se nell'occasione aveva guadagnato il rispetto di tutti gli altri suoi colleghi.
«Scu-scusa» disse lui, cercando di uscire al meglio da quella situazione.
«No, scusami tu» sorrise sincera lei «la maestra Esmeralda è straordinaria hai perfettamente ragione. Averla vista in azione è stato qualcosa di grandioso, che mi ha spronata a dare ancora di più, per migliorare le mie capacità.»
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LA TORRE SCARLATTA - Destini Intrecciati (Libro 1)
FantasyPRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA DELLA TORRE SCARLATTA (IN REVISIONE - STORIA COMPLETA) Esiste un posto dove gli esseri umani possono assurgere all'antico potere di maghi e stregoni, il cui mito è perso tra le sabbie del tempo. L'acquisire facoltà fuori d...