Qualcosa fermò l'attacco sul nascere: delle liane si erano avvolte come serpi su quell'arto bloccandolo.
"Questo è uno degli incantesimi migliori di Selene, se fallissi non potrei più guardarla in faccia."
Una dozzina di liane, provenienti dall'ambiente circostante, avvolsero il corpo del mezzodemone, bloccandone ogni muscolo.
«Damian calmati, e vedrai che tra poco sarai libero dalla maledizione del Quaresh!»
Ma il ragazzo ormai aveva perso qualsiasi parvenza di umanità. Un urlo raccapricciante si levò dalla sua bocca, facendo tremare l'intera foresta. I muscoli si tesero in modo spasmodico, le gambe ripresero ad avanzare in direzione di Esmeralda, spezzando gli elastici rampicanti della Foresta dell'Illusione come piccoli fili di spago.
Quando sembrava tutto perduto, una scrosciante vampata di luce investì il corpo del ragazzo posseduto.
L'esplosione di energia proveniente dall'arcimaga della torre lo avvolse in un abbraccio sfavillante. Quella luce cercava di strappare dalla carne del debole corpo umano le parti corrotte dal demonio parassita che ne aveva preso il controllo.
Sotto lo sguardo di Alteria, le due anime presenti nel corpo si dimenavano, mescolandosi l'una con l'altra tra grida di dolore. L'incantesimo però sembrava non sortire l'effetto sperato, il Quaresh resisteva strenuamente alla separazione.
«Non me ne andrò da qui, questo corpo è mio!» gridò una voce che sembrava provenire dall'oltretomba.
Esmeralda espanse ulteriormente il suo potere in un'esplosione di lampi che fece tremare la terra, sollevando pietre e detriti a mezza altezza come se la forza di gravità avesse improvvisamente abbandonato quel luogo. Un'ondata più potente della precedente investì nuovamente il ragazzo, cercando di infrangere per sempre la resistenza dello spirito maligno.
Con un latrato che venne udito in tutta l'isola, il Quaresh si separò dal corpo di Damian, dissolvendosi in una colonna di luce che salì fino al cielo, spazzando via le nuvole soprastanti.
La maestra si inginocchiò al suolo a causa dello sforzo sostenuto, mentre Damian, finalmente tornato un normale essere umano, vacillò cadendo tra le braccia di Alteria.
«Grazie per aver percepito la richiesta d'aiuto proveniente dal mio cuore» disse, con un filo di voce.
«Damian...»
«Ero venuto alla Torre Scarlatta cercando il potere che avrebbe cambiato la mia esistenza, ma ho finito con l'esserne sopraffatto...»
Il ragazzo tossì, vomitando una grossa quantità di sangue.
«...Ma nonostante mi fossi trasformato in un mostro, tu hai fatto di tutto per salvarmi, hai perfino rischiato la tua vita per me, che ero solo uno stupido ragazzino intrappolato nel corpo di un demone.»
«Non sforzarti ora.»
Alteria percepiva l'ultimo spiraglio di vita che stava per abbandonare il corpo del ragazzo. Lo posò a terra e cercò di formulare tra le lacrime un incantesimo curativo. Damian sembrò rifiutare il suo aiuto, usando le ultime forze per stringere tra le sue mani quelle della ragazza.
«Ringrazio il destino per avermi fatto incontrare, nei miei ultimi istanti di vita, una persona come te» disse, prima di chiudere gli occhi per sempre.
«No Damian no...» balbettò Alteria, con la voce rotta dal pianto, sentendo il cuore che smetteva di battere.
«Mi dispiace» disse Esmeralda, ancora visibilmente affannata.
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LA TORRE SCARLATTA - Destini Intrecciati (Libro 1)
FantastikPRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA DELLA TORRE SCARLATTA (IN REVISIONE - STORIA COMPLETA) Esiste un posto dove gli esseri umani possono assurgere all'antico potere di maghi e stregoni, il cui mito è perso tra le sabbie del tempo. L'acquisire facoltà fuori d...