17. Questione di prìncipi

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La cosa meravigliosa dell'innamorarsi è che uno impara tutto dell'altra persona e molto in fretta e se è vero amore uno comincia a vedere se stesso attraverso i suoi occhi e questo tira fuori il meglio di te. È quasi come se uno si innamorasse di se stesso.
Scherzi del cuore

Federica Pov.
Se qualcuno che mi conosceva bene, oggi avrebbe potuto dire che sprizzavo gioia da tutti i pori.
"Sei felice oggi Fede?" mi chiese Eli non appena entrai in sala 1.
"Eh a quanto pare sì." mostrai il mio sorriso e lei scoppiò a ridere.
"Allora sei felice per Riki?" chiese ridendo.
Annuii e lei sorrise.
"Quanto sono fiera dei miei piccoli puffi." disse tutta contenta.
Amavo Elisa, era la coach perfetta per me e per noi.
"Iniziamo da Grande grande grande?" mi chiese.
"Mina... buon inizio." dissi.
Dopo la lezione con Eli, mi disse che il giorno seguente la mattina sarei andata con lei a fare il book per l'album. Ero entusiasta, non vedevo letteralmente l'ora.
"Guarda Fedeee!" urlò Andreas dalla video box appena misi piede nel giardino.
"Cosa?" chiesi avvicinandomi.
"Il nostro premio." disse Riki baciandomi la fronte.
"No, che figo." dissi vedendo che ci avevano dato l'ingrediente per la cheesecake.
"Ecco, inchinatevi tutti davanti alla chef." esclamai mettendomi in testa il cappello con la F.
Andreas e Riki si infilarono i grembiuli e portammo tutti gli ingredienti in cucina.
"Marcuzzo, Müller, sbriciolate i biscotti." ordinai scherzando.
"Sisi, siamo più bravi di te." disse Andreas sbuffando e ridendo.
"Andre, lavora!" dissi.
Riki prese un pentolino e schiacciò i biscotti con quello, facendo un gran macello e spargendo le briciole dovunque.
"Ecco il mio... i miei ragazzi stanno sbriciolando i biscotti. Adesso vado a sciogliere il burro." farfugliai, ero certa che questa sarebbe andata in diretta e mi maledì per essermi quasi fatta scappare il nostro piccolo grande segreto.
Ad un certo punto Riki si andò a sdraiare sul letto.
Continuai a cucinare con Andre, poi lo lasciai da solo a pulire il nostro "disastro".
"No Fe, non mi lasciare da solo." disse ridendo.
Andai in camera da Riccardo.
"Ehi..." dissi mettendomi a letto con lui.
"Mhm." gemette non appena lo baciai.
"Stavo pensando che non dovremmo lasciare solo Andre in camera, trasferiamoci di là da lui per dormire. Poi tanto qua c'è casino..." Dissi indicando le cose sparse per la stanza che ormai era diventata solo mia.
"Certo, tu hai monopolizzato la stanza come tuo ripostiglio dei completini sexy, vestiti che non puoi mettere qua e altro." rise.
"Che simpaticone..." roteai gli occhi e gli tirai una gomitata.
"Fede senti, io stavo pensando ad una cosa. E questo mi tortura da prima..." borbottò.
"Ovvero?" chiesi.
"Perché non l'abbiamo fatto prima? Cioè... perché non ce ne siamo accorti prima? Lo sapevano tutti tranne noi due." disse.
"Certe cose non le capisci se sei troppo coinvolto." risposi e lui mi baciò dolcemente.
Mi spettinò i capelli e mi morde piano il labbro inferiore.
"Che bad boy." risi piano.
"Oh tesoro, te ne accorgerai." disse con fare malizioso.
"C'è qualcuno? Amore adesso vediamo..."disse la voce di Elisa, era con i suoi due figli.
"Merda..." mormorai alzandomi.
Si alzò pure lui, corsi in bagno e cercai di sistemarmi.
"Ci sei?" mi chiese Riki, io annuii e lo intimai ad uscire dalla stanza prima di me.
"Seba!" esclamò.
Uscii subito dopo di lui, quanto erano carini Emma e Sebastian.
"Sei tu la polpettina? O sei la polpettona?" chiesi accarezzando la guancia del dolce bimbo in braccio ad Eli.
"È timido quando non conosce nessuno." disse lei mettendolo giù.
"Voglio giocare con le macchinine con la squadra blu." disse poi indicando Riki e Andreas, che era spuntato dalla porta dell'altra camera.
"Tu sei Federica?" mi chiese Emma.
"Sì, tu sei Emma?" chiesi inginocchiandomi.
"Sì, giochiamo alle principesse?" mi chiese facendomi gli occhietti dolci.
"Si può fare, ma tu che principessa vuoi essere?" chiesi sorridendole.
"A me piace Elsa, quella del ghiaccio." rispose.
"Bella scelta, allora posso fare Mulan io?" chiesi.
"Mi piace, lei è forte ed è coraggiosa. Combatte contro tutti." disse.
"Sai Emma, anche Fede è come Mulan. Lei è davvero tosta." le disse Riki.
Lei fece un sorrisetto e prendendomi le mani mi trascinò in camera, mentre gli altri andarono in palestra.
"La mia mamma mi parla tanto di voi, di te. Dice che sei come una figlia... ma allora se sei sua figlia sei anche mia sorella?" mi chiese.
"Non è che io sia proprio sua figlia, è una cosa un po' astratta. Ehm... ad esempio le voglio tanto bene come se fosse una mamma." cercai di spiegare.
"E non vuoi essere mia sorella? Non ne ho una più grande, ho sono Sebi, poi lui è un maschio..." disse.
"Beh, se vuoi quando non sai che fare e vuoi divertirti o fare i compiti o altro puoi chiedere alla tua mamma di chiamare me." risposi.
"Bello, allora lo farò." sorrise.
"Allora voi due, che combinate?" ci chiese Eli.
"Le principesse." disse Emma.
Elisa rise e arrivò Riccardo con Sebastian in braccio.
"Sebi, lo sai che Federica è mia sorella!" disse Emma urlando.
Sia Elisa che Riki mi guardarono un po' interdetti e allora io spiegai cos'era successo.
"Ahhh, Emmina tesoro, Fede è troppo buona." disse Elisa ridendo.
Andammo anche io e Emma in palestra e iniziammo a giocare con la palla. Riki me la tirò in testa e allora iniziai a giocare con Sebi a tirarci la macchinina.
"Ma tu sei la fidanzata di Riccardo?" mi chiese tutto d'un tratto.
"Eh, sai Sebi è più complicato di così." risi.
"Lui ha detto che sei la sua ragazza e ha specificato sua." disse impacciato, sorrisi, probabilmente Sebastian non sapeva quel che aveva appena detto, io sì.
Riccardo Pov.
Vidi Sebastian ed Emma con Federica, era così brava con loro. Giocava, scherzava e quando gli coccolava loro si stringevano di più.
"Chiudi la bocca che sbavi." mi disse Andreas scherzando.
Risi alla sua battuta e seguii il suo consiglio. Vedendola così mi veniva voglia di metter su famiglia solamente per rivedere lei negli occhi dei miei figli.
"Riccardo, giochiamo?" mi chiese Emma tirandomi la palla.
Gliela rilanciai e poi lei la passò ad Andreas.
Ad un certo punto Andre prese in braccio Sebastian e lo appoggiò dentro il contenitore dei fonzies.
"Emma, vieni." dissi prima prendendo Fede e sistemandola ad un fianco.
"Eli facci una foto." disse allora Andre.
Eli scattò qualche foto ridendo e poi disse che dovevano tornare a casa.
"Ma mamma noi volevamo stare qua." sbuffò Sebi guardandola male.
"Appena la mamma può poi ti riporta qui, va bene Sebi?" disse Fede.
"No..." sbuffò.
"Guarda, vieni qui." dissi portandolo in camera.
"Ciao Sebi, sono un puffo... mi vuoi bene?" dissi usando il pupazzo che Elisa ci aveva regalato tempo fa.
"Si." rispose.
"Allora facciamo una cosa, tu curi Grande Puffo fino a che non ci rivediamo e ogni giorno ci parli... va bene?" Chiesi.
"Va bene." e con le sue piccole manine lo afferrò.
Lo riportai da Eli e mi sentì tirare una manica.
Distolsi lo sguardo da Fede che stava vestendo il piccolo Sebastian e diedi retta a Emma.
"Tu sei Shang?" mi chiese guardandomi seria.
"Eh? Shang?" chiesi non capendo di cosa stesse parlando.
"Quello di Mulan, tu sei Shang? Perché Federica è Mulan e tu sei il suo fidanzato." disse e io risi baciandole la guancia.
"Allora sì, sono Shang." risposi.
Uscimmo in giardino per salutarli e osservai Sebastian fissare il nostro albero.
"Che bellooo!" disse indicandolo.
"Sebi, però lo devi chiamare. Si chiama Pino." disse Andre.
"Piiiinoo!" urlò.
"Un piccolo Cosimo." esclamai.
Ci salutammo e poi Eli ci diede appuntamento al prossimo giorno per le nuove assegnazioni.
Era stata una giornata davvero bella, bella ma intensa.
La sera quando mi addormentai, impressi nella mia mente ogni tratto del suo viso, quanto l'amavo.
TO BE CONTINUE
spero vi sia piaciuto, sono riuscita ad aggiornare solo ora...
vi auguro un buon inizio settimana😘
A presto,
Vittoria💙

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