Però io tutto rifarei, perché nessuno è come noi.
Federica Pov.
Quanto può essere detto con due semplice parole? Tutto.
Certe persone usano dirlo a caso, a qualsiasi essere umano vivente che gli passi accanto, io no.
Ho paura di amare e di essere amata, per questo ci ho messo tanto a dirlo a Riki, però io davvero per lui provo tanto.
Alcune emozioni e sensazioni non possono neanche essere rinchiuse in un 'ti amo', per il semplice fatto che i gesti valgono più delle parole.
È già arrivato venerdì e io sinceramente sto perdendo ogni speranza.
Non sono Mina e non riuscirò mai a parlare come fa lei.
"Ehi Fede... tutto bene?" mi chiese Riki.
"A grandi linee..." borbottai.
"Che succede?" chiese.
"Ho qualche problema con Grande grande grande, poi stavo pensando anche ad un'altra cosa." dissi.
"Dimmi..." disse accarezzandomi la testa.
"Prima cosa: dobbiamo preservarci Riki. Nessuno più dovrà sapere cosa proviamo io e te, smettiamo di essere così vicini in puntata. Non voglio rovinare la tua carriera o la mia, non voglio che nessuno ci faccia ancora del male e dirlo a tutti non sarebbe un bel modo per mantenere la privacy. Non smentiamo nulla, non confermiamo nulla. Anche per loro, se ci dovessero credere troppo..." sussurrai.
"Fede... io non so se ce la faccio..." disse mordendomi il labbro.
"Fidati, ce l'ho fatta io ad ignorarti per mesi. Ce la dobbiamo fare, poi quando siamo in casetta o in posti senza telecamere possiamo stare insieme." risposi.
"Lo vuoi davvero?" chiese guardandomi come fosse un cagnolino bastonato.
"No, ma non c'è altro modo. Abbiamo tante persone dalla nostra parte, ma ho paura che ce ne siano tante altre contro." dissi.
"Va bene." annuì.
"Mi dispiace." risposi carezzandogli il palmo della mano.
"Non dovrebbe succedere, se fossimo due normali ragazzi potremmo avere una vita normale. Potremmo fare quello che ci pare, senza tutto questo." disse digrignando i denti.
"Riki, noi non siamo persone normali. Abbiamo scelto di non esserlo, vuoi buttare via il tuo sogno per la nostra storia?" chiesi scuotendo la testa.
"No Fede, qua non si tratta di me o di noi. Stai parlando di te, vero?" mi chiese.
"Cosa? No." risposi.
"Invece sì, non l'hai ancora dimenticato. Sarà sempre con te e amerai sempre e solo lui. Ci ho provato sai, ho provato ad amarti come avrebbe fatto lui, a farti sentire a casa. Ho fallito, certe volte capita no? Bene, mi spiace di non esserci riuscito." disse iniziando a tremare.
"Che cosa stai dicendo Riki? Di cosa parli?!" chiesi prendendogli un braccio.
"Di Nico, del tuo Nico." disse.
"Riki..." sussurrai.
"No! No, no, no. È colpa mia, perché se fossi arrivato prima e se non fossi stato così cieco forse ora staresti bene." disse.
"Riccardo stai delirando, cazzo!" urlai per farlo smettere.
"Mi stai lasciando?" mi chiese.
"Ma allora sei proprio tardo! Sei tu che pensi che io voglia lasciarti, io questo non l'ho mai detto. Ho solo detto che dovremmo stare più lontani e non farci scoprire. Riki è la nostra occasione e voglio che tu la sfrutti al meglio, come me del resto. Lo vedi come ti sei ridotto? Pensi cose che non ti ho mai detto, guardami scemotto, siamo costantemente sotto pressione, ma non appena sarà il momento giusto affronteremo anche le conseguenze della nostra storia." respirai finalmente quando finii di parlare.
Rimase per un attimo interdetto, avevo detto molte parole a caso perché mi erano uscite quasi tutte di getto.
Certe volte mi chiedevo se fosse Riccardo Marcuzzo il ragazzo che delirava... e poi saremmo noi donne ad avere sbalzi d'umore per via del ciclo e del nostro 'legame' con la luna, si vede che nessuno ha mai analizzato a fondo cosa contiene il cervello maschile: che ci sia qualche strano battere che gli fa diventare più stupidi?
"Scusami." disse poco dopo.
"Ohi, va tutto bene. Ok?" dissi poggiando la mia fronte alla sua.
"Ok." rispose.
"Prima eri tu quella in crisi... mi sa che ti ho fregato la scena." abbozzò un sorriso.
"Già, ma non fa niente. Ora so cosa devo fare." risposi.
"Si?" chiese curioso.
"Sì, posso lasciarti qua o mi combini un macello?" chiesi.
"Posso farcela." rispose.
Annuii e lo baciai, mi diressi verso la sala 3 dove trovai Eli già pronta.
"Paper!" disse saltellando e abbracciandomi, ricambiai l'abbraccio.
"Oggi sono molto molto motivata, sono propositiva sulla riuscita della canzone di Mina." annunciai.
"Davvero? Cos'è cambiato da ieri?"mi chiese curiosa.
"La consapevolezza di conoscere una parte in più del playboy." ridacchiai.
"Bene bene, mi fa piacere." sorrise e ci mettemmo al lavoro.
Dalle ormai tant'è esibizioni da preparare non riuscii a raggiungere i due uomini di casa per pranzo, ma tornai in casetta solo alla sei dopo la lezione con Berries.
"Buonasera." dissi non appena entrai in casetta.
"Ciao Fede." mi salutò Andre seduto sul divano.
"Riccardo? Stamattina l'ho lasciato in condizioni non troppo stabili." dissi mettendola sul ridere.
"È in bagno, alle otto e mezza dobbiamo andare in studio per le prove generali." disse Andreas.
"Uhm... Fantastico!" esultai falsamente accasciandomi sulla poltrona.
Riccardo Pov.
Fede entrò in bagno portando con sé un buon profumo di cocco e fresco.
"Ma buonasera." dissi baciandole il collo.
"Devo fare la doccia, alle otto e mezza abbiamo le prove e poi c'è l'indovina giudice." disse iniziando a spogliarsi.
"È un invito ad entrare con te?" chiesi.
"Potrebbe... ma abbiamo troppo tempo, per cui..." ma non le diedi il tempo di finire che mi spogliai velocemente per entrare pochi secondi dopo con lei nel box della doccia.
"Non mi ascolti mai... Marcuzzo..." sussurrò.
Gemetti quando mi sfiorò con le sue delicate mani, la baciai e finimmo per fare l'amore senza alcun freno.
"Cosa faccio? Li lascio così oppure li piastro un po'?" chiese allo specchio.
"Lasciali così, al naturale." dissi infilandomi i boxer.
Al contrario suo, mi ero parzialmente vestito.
"Vado da Andreas e intanto vedo che c'è per cena. Mi tenti troppo messa così." borbottai dandole una pacca sul culo prima di uscire.
Emise un lieve gridolino e ricambiò il mio gesto, con la piccola differenza che lei lo fece per ripicca e per farmi male.
Feci una smorfia e rise, uscii dal bagno e mi ritrovai Maria davanti.
TO BE CONTINUE
Ciao a tutti!
Sono davvero stanca in questi giorni, vorrei tanto dormire di più e che la scuola finisse al più presto... aiutoooo!
Spero siate messe meglio di me ahah e spero anche vi sia piaciuto questo capitolo.
A presto (anche contro la stanchezza)
Vittoria💙
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Here we are || Rederica
Fanfiction[IN REVISIONE] Un cuore spezzato, tante cose non dette e una sola via per sfogarsi: la musica, questo è tutto ciò che importa a Federica, una ragazza appena diciottenne che cerca di inseguire il suo sogno. Tante ragazze, la faccia da playboy, ma è s...