12. Ritorni

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Be yourself.
Federica Pov.
Era stata una bella puntata fino a che non appresi che Cosimo sarebbe stato eliminato.
"Cosi, ti manco? Ti mancherò?" chiesi abbracciandolo forte.
"Mi manchi già." disse ridendo fra le lacrime.
"Non scomparire, okay?" chiesi retoricamente.
"Mai, sorellina." Rise.
"Non immagini il bene che ti voglio, mi mancherai." dissi.
"Pure voi, dai aiutatemi." disse staccandosi dall'abbraccio e sistemando le sue cose.
Dopo aver messo via tutto, Andreas lo chiamò da parte, sapevo già cosa gli avrebbe detto, non doveva mai mollare o scoraggiarsi.
Ero fiera di lui e di com'era cambiato in questi mesi, tutti noi eravamo cambiati.
"Ciao Cosi!" lo salutammo quando si lasciò alle spalle il cancello della casetta blu.
Ero diventata troppo fragile, piangevo spesso ormai.
"Io ragazzi vado, stasera non ce la faccio." E così dicendo Andre se ne andò dentro e si chiuse in camera.
"Dobbiamo fare qualcosa?" chiesi a Riki.
"No, gli passerà. Ha bisogno di stare da solo." rispose lui.
"Entriamo, andiamo a letto. Sono stanca e a pezzi." mormorai.
Ero un uragano, dentro di me c'erano tanti sentimenti contrastanti, Cosimo se n'era andato. Era solo uscito dalla casetta, ma mi sembrava di aver perso un'altra persona.
"Riki sto male." ammisi quando ormai eravamo sdraiati sul mio letto.
"Parlamene, dimmi cosa ti passa per la testa." rispose.
"Tante cose." sussurrai.
"Funziona parlarne sai? Tanto io non scappo." disse.
"Ho paura di perderti, tanta." dissi.
Serrò la mascella e vidi nel buio che mi stava guardando.
"Non nel senso che pensi tu, non ho paura che tu possa lasciarmi. Ho paura della morte, mi spaventa il fatto che un giorno il destino possa dividerci non per amore, ma per qualche incidente, catastrofe o..." ma non mi fece finire.
"Fede, io sono qui. Siamo qui, quello che succederà io non lo posso sapere. Però ti giuro che farò di tutto per non lasciarti mai da sola." disse.
Mi accoccolai di più tra le sue braccia.
"Credo di amarti Fede..." disse baciandomi la testa.
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi.
"Non dirlo va bene? Non sei pronta." disse.
Aveva ragione, non ero pronta a dirlo ad alta voce, ma sapevo che dentro di me era così: ricambiavo i suoi sentimenti fino all'ultimo.
Ci addormentammo presto.
La mattina seguente la sveglia suonò prima del solito, era lunedì e mi ricordai che dovevo fare la lavatrice e sistemare la casetta.
Mi alzai senza far rumore per non svegliare Riki, non appena guardai il cestino della biancheria sporca sia nel mio bagno che in quello dei ragazzi realizzai che mancavano i vestiti di Cosimo.
Sospirai, raccolsi i vestiti e li misi tutti dentro la lavatrice.
Dopo tanto tempo oggi avevo lezione con Rudy, ultimamente era impegnato con i casting di amici 17.
Feci colazione e poi uscii.
L'aria più calda di Maggio si stava facendo sentire.
"Buongiorno Fede." mi salutò non appena entrai in saletta.
"Ciao." salutai sorridendo.
"Allora? Come stai? Mi sono perso parecchie cose in queste settimane eh..." disse alludendo ad un solo argomento.
"Eh si..." dissi imbarazzata.
"Tanto con me si parla solo d'amore e cose belle... dimmi qualche dettaglio dai." disse ridendo.
"La prima volta che ci siamo baciati abbiamo costretto Giuliano a spegnere le telecamere. Fine." dissi sorridendo.
Scosse la testa ridendo.
"Dai va beh, ho capito... con tutto il tuo amore allora iniziamo a fare i vocalizzi che poi si prova Respect." disse.
Provai quella canzone e tante altre, all'alba delle undici e mezza mi congedò.
"Che Riccardo sia con te!" disse ridendo.
Rudy ci avrebbe preso in giro a vita.
In casetta non c'era nessuno, ad un certo punto arrivarono delle persone.
"C'è Riccardo?" chiesero.
"No, è a lezione con Elisa." risposi.
"Perfetto, grazie mille. Arrivederci." e se ne andarono subito.
Mi morsi il labbro, cosa volevano?
Riccardo Pov.
"Giulia?" alzai il sopracciglio confuso.
"Sì, vuole parlare con te e gliel'abbiamo concesso." mi dissero dei signori, probabilmente uomini della produzione.
Annuii e risposi che sarei arrivato, dovevo solo finire un'ultima cosa con Elisa.
"Cosa dovrei fare?" sbuffai non appena usciti.
"Non lo so Riki, quello che ti senti. Credo." mi rispose Eli.
"Eli io amo Federica. Cazzo, l'ho detto." sospirai.
"Sii sincero come lo sei stato con me." mi disse dandomi una pacca sulla spalla.
Uscii e trovai le stesse persone di prima ad aspettarmi, mi portarono in una parte degli studi Elios che non avevo mai visto.
"Riccardo!" disse Giulia correndomi incontro non appena mi vide.
"Ciao." le risposi.
"Mi sei mancato." disse provando a baciarmi, ma mi scostai.
"Ehi, tutto bene?" mi chiese guardandomi.
"Perché sei qui? Non ci eravamo detti di aspettare fuori?" le dissi duro.
"Io pensavo...che ti sarebbe piaciuta questa sorpresa." rispose confusa.
"Sono sorpreso, molto." affermai.
"È per questo che si chiamano sorprese, come stai?" mi chiese sorridendo.
"Giulia, dobbiamo parlare." dissi serio.
"È successo qualcosa?" mi chiese vedendomi così.
"Mi sono innamorato, seriamente." confessai.
"Eh? Non capisco." disse.
"Mi piace un'altra, o meglio... mi è sempre piaciuta un'altra." risposi cercando di essere più chiaro.
"Come? Chi?"disse.
"Non importa chi sia, importa il fatto che io e te non siamo mai stati insieme e vorrei tanto che tu non diffondessi cose false." chiarì.
"Certo che importa chi! Avevi detto che ci avremmo pensato quando saresti uscito!" urlò.
"Pensavo fosse stato un chiaro segno di lasciar perdere..." borbottai.
"Sei sempre stato così, una persona di merda. Tu usi e basta le ragazze, anche la poveretta che avrai scelto ora no?" sbraitò.
"Non sono stato abbastanza chiaro? La poveretta di cui parli è una persona davvero importante e la amo, ciò non cambierà." risposi.
"Dicevi che ti piacevo, era tutte bugie." disse.
"Sei una bella ragazza Giulia, ma sei ancora troppo immatura." dissi e mi voltai.
"Dove vai? Dobbiamo finire di parlare. Sono venuta qui dalla Toscana e tu che fai? Mi dici che non ti sono mai piaciuta?" scosse la testa arrabbiata.
"Mi spiace, spero troverai qualcuno per te." dissi e feci per andarmene ancora.
Mi trattenne con un braccio e mi baciò, non era come Fede. I suoi baci non mi facevano rabbrividire.
Mi staccai e la spinsi via.
"Non farlo mai più." le dissi mentre lei rideva.
Aveva il cellulare in mano e stava guardando una foto, precisamente quella che aveva scattato mentre mi stava baciando.
"Che cos'è? Eliminala subito." ringhiai.
"Ciao Riccardo, spero che tu e la tua piccola Paper stiate tanto male." e sorridendo se ne andò.
Serrai la mascella e tirai un pugno contro alla prima parete che avevo di fronte, chi cazzo era la produzione per aver fatto ritornare Giulia qua dentro.
Percorsi la stessa strada che avevo fatto all'andata e andai da Elisa.
"Riki... tutto bene?" mi chiese subito vedendo la mano rossa e il mio volto scosso.
"Sì...no." risposi.
"Cos'è successo?" chiese.
"Mi ha baciato, ha fatto una cazzo di foto e se n'è andata. Se osa postarla..." dissi arrabbiato.
"No, che stronza!" si lasciò scappare.
"Devo dirlo a Federica." esclamai.
"Si, dovresti." mi disse.
"Ci vediamo dopo Eli." le risposi uscendo di fretta della saletta.
Non pensavo Giulia arrivasse a tanto, Andreas me l'aveva sempre detto che non era una brava persona, ma mai avrei pensato a questo.
TO BE CONTINUE
spero vi piaccia!
Un abbraccio a tutti e buon inizio settimana🤦🏻‍♀️
A presto,
Vittoria.😘

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