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Once upon a time I was falling in love, now I'm only falling apart. Nothing I can do, a total eclipse of the heart.
Riccardo Pov.
"Eli, Fede non si fida ancora di me al cento per cento." dissi.
"Riki, sai che ci vuole tempo..." disse sorridendomi dolcemente.
"Lo so, ma voglio farglielo capire che non la lascerò quando usciremo, che le starò vicino anche da lontano. Devo fare qualcosa, non riesco a vederla così giù e non fare nulla." affermai.
"Cosa vorresti fare esattamente?" mi chiese Elisa.
"Di certo non posso baciarla davanti a tutti..." borbottai.
"Solitamente i grandi gesti sono apprezzati dalle ragazze normali..." suggerii.
"Ma non da lei, lei preferisce le piccole cose e mi sembra di farglielo capire ogni giorno." dissi.
"Dovrai continuare anche fuori. I vari instore che avete in città diverse saranno la vostra prova e devi starle vicino lì." mi disse Elisa.
"È che Federica è preziosa, pura, complicata e non voglio farle del male." dissi.
"Credo che entrambi non vogliate ferirvi a vicenda, siete due persone così testarde e orgogliose!" esclamò.
Risi e annuii, era vero.
"Non mi sembra vero. Tra pochi giorni sarà tutto finito e io inizio a sentirmi male." mormorai.
"Ma è bello ed è giusto così! Se mi cadete voi per primi, poi io come faccio?" disse.
"Oh Eli... mi mancherai!" dissi.
"Anche tu, anche voi!" disse.
***
Mi sdraiai sul divano, Andreas era seduto sulla poltrona e stavamo aspettando la cena.
Ero un po' arrabbiato con Fede perché oggi aveva tenuto il broncio per tutto il giorno e dovevamo stare insieme fino a che potevamo!
Mi tirò su il braccio per farmi i grattini, ma lo mollò e si tirò di scatto in piedi.
"Sebii!" urlò.
Rimasi per un secondo sotto shock come se il suo tocco mi avesse stregato.
"Riki! C'è seba, hai capito? Riki c'è seba!" mi urlò svegliandomi dal mio stato di trance.
Scossi la testa lentamente e mi alzai, la mia ragazza era abbracciata come un koala a Sebastian. Insomma, lui aveva anche la fidanzata, ma ero un maschio e pure io lo ero per cui non mi piaceva tutta questa dolcezza con persone che neanche erano entrate con noi in casetta. È vero che lei e Seba erano amici anche da prima, ma non mi aveva cagato per tutto il giorno... possibile che ora aveva un sorrisone?
"Ciao seba!" esclamai abbracciandolo, una volta che Fede si staccò da lui.
"Ma ci hai portato tu la cena?" chiese Andre guardando i sacchetti di un fast food in mano.
"Si, sono o non sono il ragazzo perfetto?"
rise.
"Bravo Sebi." disse Fede.
"Ahaha grazie!" rispose Sebastian.
"Dai, vieni che ti faccio fare il giro della casetta blu." disse Fede tirandolo per un braccio.
L'incenerii con lo sguardo, ma a quanto pare nessuno dei due se ne accorse... probabilmente Seba non sapeva nulla di noi due.
"Riki... smettila di fissarli come se ti stesse tradendo davanti ai tuoi occhi." sibilò Andreas ridacchiando.
"Eh? Cosa?" dissi.
"Da quando Fede è saltata in braccio a Sebastian, li stai fissando in un modo inquietante." disse.
"Perché è vero, ti ricordo che è la mia ragazza." borbottai.
"Ti ricordo che lui è fidanzato e non sa che tu e Fede state insieme... sempre se quello che state facendo sia stare insieme." disse.
"In che senso?!" esclamai.
"Vi state conoscendo, ma state insieme? Oppure vi state solo frequentando? Per Fede tra qualche giorno cosa significherà stare lontani? Ne avete parlato?" mi chiese Andreas.
"Beh... ne abbiamo parlato e so che ha paura di perdermi, ma anche io ne ho. Sì, gliel'ho detto che è la mia ragazza. Forse però non gliel'ho detto chiaramente... oppure pensa che quando usciremo me ne fregherò." iniziai a farmi i complessi mentali.
"Secondo me potreste iniziare a parlarne." disse.
Grugnì e mentre aspettammo il mitico ritorno del nuovo duo, apparecchiai la tavola, dopodiché cenammo.
"Avevo bisogno di cibo unto..." disse Andreas addentando una patatina prima immergendola nel ketchup.
"Beh, adesso che c'è Seba tu ritorni in camera tua." le dissi stuzzicandola.
"No." disse.
"Ma no dai." rise Sebastian prendendo le sue difese.
"Invece sì." ridacchiai.
"Vado in casetta bianca allora." disse.
"Ecco, brava." dissi.
Mi tirò una patatina in faccia e Sebastian ci guardò.
"Voi avete mai cucinato?" chiese Andre.
"No, voi?" chiese Seba.
"Sì... i popcorn e il riso... poi va beh." disse Andre.
"Fede è brava a cucinare." dissi senza pensarci.
"Solo perché ti piace..." si lasciò sfuggire Andreas.
Sebastian, che ormai doveva aver capito, ci guardo sorridendo e Fede girò la testa dall'altra parte imbarazzata.
Federica Pov.
Riccardo era giù, da quando era arrivato Seba gli aveva lanciato certe occhiatacce, che povero lui non se n'era accorto perché non sapeva.
La sera, sistemai il materasso per me per terra e mi addormentai.
Durante la notte sentii caldo, sbadigliai e aprii gli occhi.
"Riccardo..." borbottai, ecco la ragione del mio caldo.
Gli tirai una pedata per farlo spostare un po' ma niente, non si muoveva.
Mi alzai per guardare l'ora, erano le cinque.
"Mhm.. dove vai?" disse assonnato.
"Da nessuna parte, sono qua, stupido cretino che non ti fidi, geloso marcio." borbottai.
"Vuoi litigare adesso?" chiese.
"Ti tirerei un cartone adesso." sibilai.
"Non vivresti senza di me." disse quasi serio.
"Mai offendere il principino... spostati un po', fa caldo." dissi cercando di rimettermi a letto.
"Dovresti dormire su un letto vero, perché hai lasciato il tuo a Sebastian?" borbottò.
"Perché sono gentile." risposi dandogli le spalle.
"Fede, io e te stiamo insieme?" chiese.
"Che domande mi fai? Alle cinque di mattina poi..." dissi.
"Fede, io e te stiamo insieme?" ripeté.
"Non lo so. Non lo so neanche io, mi piacerebbe... ma mi rendo conto che è più arduo del previsto. Sarà un casino quando usciremo, le domande e tutto il resto. Sento già da ora la pressione." dissi.
"Te l'avevo detto che eri la mia ragazza." disse.
"Vuoi davvero parlarne ora?" chiesi.
"Quando ne parliamo? Siamo sempre impegnati e se non lo siamo, siamo con gli altri. Non ti sto usando e vorrei che tu lo capissi." disse.
Mi voltai verso di lui.
"Cosa vuoi sentirti dire Riki?" chiesi piano.
"Che ti fidi di me." rispose.
"Io mi fido di te, non mi fido di me e non è mai stato un problema di fiducia." dissi.
"E qual è il problema allora? Perché non ci credo che il nostro problema sia la pressione." scosse la testa.
"Forse dobbiamo aspettare, prenderci del tempo." dissi.
"Mi stai lasciando?" mormorò.
"No Riki, credimi quando ti dico che vorrei fosse più semplice, che vorrei essere una ragazza normale che esce con un ragazzo normalmente. Ma te l'ho già detto, abbiamo un dono..." spiegai.
"Vuoi la carriera e non l'amore?" chiese.
"Voglio tutti e due, ma adesso è tutto impossibile. Siamo costantemente seguiti da telecamere e per fare quello che vogliamo fare dobbiamo andare in doccia. Va bene che spesso taglieranno le scene, ma non ce la faccio più. Voglio avere un amore che si possa vivere senza restrizioni." sbottai.
Rimase zitto per un attimo, poi mi baciò con prepotenza e tanto tanto bisogno d'amore.
"Parliamone un'altra volta." disse e riprese a baciarmi cercando di non far rumore.
TO BE CONTINUE
Okay, sono un po' confusa... Che diavolo stanno facendo quei due?! Tra la diretta di ieri sera, l'intervista di Riki e il video che ha appena postato e una quasi conferma non ci capisco più una mazza.
Però sarò sincera, scrivendo questa storia è come se fossi entrata nei loro personaggi e devo dire che nonostante la curiosità, li posso capire.
Spero vi sia piaciuto il capitolo, a presto
Vittoria💙

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