28. Tra equivoci e difficoltà

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E cambieremo il mondo, ma cambierà davvero.
Federica Pov.
La cosa più bella è svegliarsi tra le braccia della persona che ami.
Mi mossi piano nel letto, eravamo tornati alle origini e quel letto singolo era stretto.
Feci per alzarmi, ma Riccardo mi tirò per il polso e mi fece risdraiare vicino a lui.
"Non me lo dai il buongiorno?" chiese.
Lo baciai sulla guancia ridendo e me ne andai.
C'era un pensiero che mi preoccupava da qualche ora e non mi andava proprio giù.
Presi tutti i vestiti da lavare e stavolta feci molta attenzione a digitare i tasti giusti.
Poi uscii un attimo fuori per prendere una boccata d'aria, dove incontrai Andreas.
"Buongiorno." dissi sorpresa di vederlo già lì fuori con un foglio e una penna in mano.
"Ciao Fe, vieni qua. Aiutami." disse.
"E io che pensavo ad un attimo di pace..." scherzai.
Rise e mi passò il foglio bianco.
"Cosa ti serve?" chiesi.
"Devo scegliere i pezzi da ballare per la finale, è che sono così tanti e vorrei metterlo tutti." disse.
"Mhm... beh... telefono azzurro era una bellissima coreografia, poi anche quella dei social e dottor Jekyill e mister Hyde." risposi.
"Quelle mi piacevano un sacco... secondo te dovrei mettere Paolo e Francesca?" chiese.
Non gli risposi subito, ero così concentrata a fissare il cielo blu e limpido e a pensare.
"Fede?" mi richiamò.
"Uh... sì?" dissi.
"Sei un po' sulle nuvole oggi. Qualcosa in particolare o solo adrenalina da finale?" chiese.
"Solo adrenalina da finale." mormorai.
"Cosa mi avevi chiesto?" aggiunsi per non ricevere più domande.
"Paolo e Francesca... lo metto?" chiese scrutandomi con gli occhi il viso per scorgere qualche cosa fuori posto.
"No. Era bello, ma no. Ce ne sono di più particolari." risposi.
"Va bene... perché sei uscita fuori?" mi domandò.
"Perché avevo caldo e mi andava di stare un po' con Andreas Müller." risi.
"Okay, messaggio ricevuto. Non ne vuoi parlare." disse scuotendo la testa.
Annuii, non appena fossi andata a lezione con Eli, ne avrei parlato con lei.
"Fede, devi andare in sala uno." disse Riki apparendo sulla soglia della casetta.
"Ah... sì... vado." farfugliai, gli lasciai un piccolo bacio sulle labbra e me ne andai.
***
"Ma non avete proprio usato nulla?" mi chiese Eli agitata.
"No... in un primo momento non ci ho pensato, poi va beh mi era anche appena finito il ciclo. Giusto per non correre rischi potresti andarmela a prendere?" le chiesi.
"Sì, vado e te la porto oggi pomeriggio. Con anche un pacco di preservativi!" esclamò.
"Grazie mille Eli." sospirai.
"Fede, ma Riccardo..." disse.
"No, in realtà pensavo di non dirglielo proprio. Tanto le ipotesi che io sia incinta sono pari a zero. Ma per esserne sicura al mille per mille..." risposi.
"Ma certo! Mio Dio Fede, almeno tu. Stai attenta... comunque parlane con lui..." disse.
"Perché? Cioè, ho diciott'anni e lui venticinque e... dici che vorrebbe un figlio?" chiesi.
"Beh... non so. L'età più o meno giusta ce l'ha..." disse.
"Non ne abbiamo mai parlato, neanche un accenno. Io non voglio un figlio, non ora, non subito." risposi.
"Eh ci credo! Fede diglielo." mi consigliò.
"Va bene... parlando di cose più pratiche e normali, volevo chiederti un aiuto su quali canzoni cantare sabato e quali no." dissi.
"Certo, hai già un'idea?" chiese.
"Fallin', i miei inediti, Young and Beautiful..." dissi.
"Ci stanno, sono fiera di te." mi disse.
"Eli, ti voglio davvero bene." esclamai.
"Anche io, sei tanto brava Paper." disse.
Sorrisi e l'abbracciai.
Riccardo Pov.
"È strana stamattina... vero?" chiesi grattandomi la testa.
"Un pochino, vedrai che le passerà." disse non troppo convinto.
"Non ne sembri molto convinto..." dissi.
"Boh, è che era davvero preoccupata. Le hai fatto qualcosa?" mi chiese.
"Ti pare? Non ho fatto nulla, giuro." dissi.
"Era turbata, completamente in un altro mondo. Che pensi ancora a Nico?" disse Andre.
"Non credo, o meglio, Nico è una costante. Se era davvero preoccupata per qualcosa dev'essere successo di recente, tipo ieri o oggi. Però a parte essere in finale, non mi sembra ci sia nient'altro." dissi.
"Non lo so Riki, puoi provare a parlarle dopo." mi consigliò.
"Lo farò. Spero solo non si richiuda in se stessa." sbuffai.
Andai a lezione con Perris e provammo qualche canzone che avevo già deciso di cantare alla finale.
Tra queste c'era Caruso, la più difficile, ma quella di cui ero più orgoglioso.
Non sapevo se alla finale avrei finalmente potuto dire a tutti che Federica era mia e che stavamo insieme, oppure se avremmo continuato a far finta di nulla per un po'. Era certo però che sarebbe stata una serata piena di emozioni.
***
"C'è nessuno?" chiesi entrando in casetta.
"Riki, eccoti." disse Fede scattando in piedi dal divano.
Okay, era decisamente strano.
"Ehi, ciao." le dissi sorridendo.
"Dobbiamo parlare." dicemmo nello stesso esatto momento.
"Okay, Riki dimmi prima tu." mi sorrise mordendosi il labbro.
"Qualsiasi cosa io abbia fatto, ti giuro che non l'ho fatta intenzionalmente. Se sei arrabbiata con me, ti prego dimmelo e risolveremo insieme, se stai pensando a cose brutte dimmelo e ti tirerò su il morale. Ma non stare muta, parla." dissi velocemente senza prendere neanche fiato.
"O-okay...ehm, ecco giusto di una questione ti volevo parlare." disse.
"Sai che puoi dirmi tutto." affermai.
"Ecco... io non voglio un baiejdno..." biascicò.
"Eh?? Cos'hai detto alla fine che non ho capito?" chiesi alzando il sopracciglio.
"Riki...io non voglio avere un fihaoj." disse e non capii ancora una volta l'ultima parte della frase.
"Non capisco cosa tu stia dicendo, non vuoi avere cosa?" chiesi.
"Non voglio avere un bambino!"disse forse troppo ad alta voce.
La guardai per un attimo e poi scoppiai a ridere.
"Ma che cazz...? Io ho detto una cosa importante e tu ridi!" esclamò sbuffando.
"Fede, perché lo pensi?" chiesi ritornando serio, più o meno.
"Perché non abbiamo mai usato precauzioni e tu hai anche una certa età. Non che sia vecchio... ma..." eccola la mia piccola Paper che iniziava a parlare a caso.
"Grazie per avermi dato dell'anziano... non ti negherò che ci ho pensato più volte di mettere su famiglia, con te. Però non ora, mio Dio Fede sei appena diventata maggiorenne, anche se mi eccita terribilmente non voglio farti diventare una super mamma adesso. Quando sarà il momento metteremo su una bella squadra di cantanti, sempre che tu intendessi di non voler un bel bambino dagli occhi blu solo per ora." dissi.
Tirò un lungo sospiro di sollievo che mi fece ridere e mi tirò una pacca sul petto.
"Certo che intendevo quello. Voglio avere una bella famiglia, solo non sono pronta in questo momento. Non dovrebbe essere successo nulla, ma per sicurezza Elisa mi porterà la pillola del giorno dopo e dei preservativi per te!" esclamò.
"Ma se è una femmina la possiamo chiamare Elisa?" chiesi ridendo.
"Stupido! Stupido, idiota!" disse saltandomi addosso e facendomi cadere sul divano.
"Spera per te che non nasca nessun bambino con la tua intelligenza, altrimenti giuro che lo diseredo." scherzò lei giocando con i miei capelli.
"Ahaha sai che stavo pensando che è bello il nome Rederica." dissi.
"Ovvio, perché è quasi tutto il mio nome." disse sogghignando.
Scossi la testa e le baciai il collo.
"Sei una papera." le dissi ridacchiando.
"Riki, Fede!" disse Andreas entrando velocemente in casetta con la faccia bianca e gli occhi che tra un po' gli uscivano fuori dalle orbite.
"Andre, che succede?" chiese Fede alzandosi e andando verso di lui.
Le lacrime precedettero le parole, iniziò a tremare, quello che successe poi fu abbastanza confusionario.
Ad ogni cosa bella, ne accadrà sempre un'altra brutta.
TO BE CONTINUE
Spero vi sia piaciuto il capitolo, cercherò di aggiornare entro domani pomeriggio per non lasciarvi troppo sulle spine.
Sono felice per la vittoria di Andre, se la merita. Anche se Amici è finito continuerò la storia, anche perché ho in mente tanti sviluppi per Fede e Riki. È tutto oggi che sono attaccata al telefono in cerca di qualche loro cenno al fatidico 'sì siamo insieme', girano voci che si siano baciati ieri sera... chissà, spero tanto in una loro conferma o che dicano qualcosa... speriamo in bene.
A presto
Vittoria💙

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