4.Confessioni

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Take me back to the stars.
Federica Pov.
La sveglia suonava incessante,  sarei dovuta andare a spegnerla, ma la voglia mi mancava... come tutte le mattine d'altronde.
Sbadigliando mi tirai giù dal letto, spensi quell'odioso rumore e andai diretta in bagno.
Mi lavai la faccia con acqua rigorosamente fredda gelata, cercando di svegliarmi.
Erano le nove e mezza, neanche troppo tardi, andai poi a fare colazione.
Un po' di succo e delle gallette, la mia colazione preferita.
"Buongiorno." sbadigliò Cosimo.
"Anche a te, succo?" chiesi prima di metterlo via.
"Si grazie, che sonno." sbadigliò un'altra volta.
"Ahaha, Cosi sei troppo bello." risi.
"Che simpatica che sei stamattina." fece una smorfia e bevve tutto d'un sorso il succo nel bicchiere, poi si buttò sul divano.
"Ciao a tutti!" esclamò Elisa entrando improvvisamente in casetta.
"Ciao Eli." dicemmo quasi insieme io e Cosimo.
"Come state? Soddisfatti?" chiese riferendosi a ieri sera.
"Bene dai, vuoi un caffè? Un tè? Un succo?" chiesi.
"Uhm, si grazie. Un caffè, c'è anche della marmellata da spalmare sulle gallette?" chiese poi.
"Certo, ecco qua." le dissi prendendole il barattolo di confettura alle fragole e un coltello.
Poi le preparai il caffè.
"Mamma mia, non so se oggi riesco a riprendere!" ridacchiò Cosimo.
"Questa settimana c'è un pezzo figo per te, duetto con direttore artistico..." annunciò Elisa elettrizzata.
"Seriamente? No dai che bello!" esultò lui elevando le braccia in aria.
"Rainbow, l'hai già sentita?" chiese.
"Sì, che bella!" disse ancora.
Risi, era buffo.
"Buongiorno, ciao Eli." disse Andreas apparendo dietro di noi.
"Ciao Andre." lo salutai.
"Veronica dovrebbe arrivare tra un'ora per te e Natalia per te Cosimo." disse Elisa.
"Ah fantastico, allora devo muovermi." disse Andreas.
Elisa sorrise e iniziò a mangiare.
"Tu stai con me oggi Fede, mentre se si sveglia Riccardo possiamo dirgli che oggi pomeriggio ha lezione con me e stamattina niente." disse.
Annuii.
"Dai allora gli lasciamo un biglietto, giusto per non svegliarlo." proposi.
Lasciammo un post it a Riki, dopodiché sia io che Andreas che Cosimo andammo a fare lezione.
"Allora per questa settimana vorrei farti iniziare a provare The Scientist, con me." disse.
"Che figata, ti giuro che me lo sono sognata. Insieme al piano..." esclamai.
"Seriamente? L'ho pensato anche io all'inizio con il piano... poi però ho pensato, tu al piano e io alla chitarra. Può andare bene?" chiese.
"Ma certo, sono sicura verrà bene." dissi.
Iniziammo a provare, dividemmo le parti, alcune parti erano abbastanza confuse, ma nonostante tutto era davvero bello.
Riccardo Pov.
Mi svegliai scaldato dai pochi raggi del sole che attraversavano la finestra.
Mi stropicciai gli occhi, avevo appiccicato in fronte un post-it... alzai il sopracciglio.
"Lezione con Elisa alle 14.00, buon risveglio!
-Squadra blu :)"
Sorrisi, era la calligrafia di Fede. Ieri sera si era aperta con me, mi aveva raccontato qualcosa di suo, di prezioso e ne ero davvero molto molto felice.
Era come se mi stessi innamorando, ma sapevo benissimo di non essere quello giusto.
Giocavo con le ragazze, un bel passatempo, lei era diversa e non potevo certamente ferirla. Aveva già sofferto abbastanza, non si meritava altro dolore, specie da parte mia.
Decisi di farmi una doccia e poi mi misi sul divano a guardare un po' di televisione.
Verso le undici rientrò Andreas.
"Alla buon ora!" esclamò ridendo.
"Ciao Andre." sorrisi.
"Allora dormito bene?" chiese.
"Una meraviglia, soprattutto dopo..." ma mi fermai, non potevo dirlo.
"Dopo?" chiese.
"Mhm... niente niente." non dovevo tradire la sua fiducia.
"Sicuro? Sei strano in questi giorni..." borbottò.
"Non sono strano." ribattei.
"Strano in un senso quasi buono... se non ti conoscessi abbastanza direi che sei innamorato!" rise.
"Innamorato? Chi io?" chiesi sentendomi un po' in colpa e iniziando a ridere.
"Sì, ma non lo sei. Giusto?" chiese sedendosi di fianco a me.
"Giusto." tentennai.
"Giulia ti piace?" chiese sorprendendomi.
"No, non come fidanzata. È un'amica e basta." risposi sicuro di quel che stavo dicendo.
"Capisco, devo dir la verità a me non è mai piaciuta... mi è sempre sembrata troppo arrogante, non era giusta per te." cercò di spiegare.
"Non è arrogante, può sembrarlo. È ancora piccola e in un certo senso i suoi modi di fare possono far pensare ad una persona che sia così." risposi.
"Già... Fede ha la sua stessa età però." obbiettò.
"Fede è un caso speciale, è come se non avesse diciotto anni. È come se avesse vissuto due vite, è molto più matura rispetto ai suoi anni." dissi.
"Te credo, è una persona spettacolare."disse.
"Lo è..." sussurrai.
"Sai un po' mi manca Vittoria..." disse.
"Ti piaceva vero?" chiesi.
"C'era qualcosa, ma eravamo troppo poco per essere una coppia e troppo per essere solo amici. Ci capivamo con uno sguardo, ma non avrebbe funzionato." spiegò.
"Non puoi dirlo se non ci hai mai provato." gli dissi.
"Posso dirlo perché noi siamo uguali, non avrebbe potuto funzionare, fidati." affermò.
"Mi spiace Andre, la penso in modo diverso io..." dissi.
"Tranquillo." rispose.
"Posso chiederti una cosa?" gli chiesi.
"Certo, dimmi." rispose.
"Come si capisce? Come si capisce se uno è innamorato davvero o è solo una cotta?" chiesi.
"Lo capisci, lo senti." rispose e poi mi scrutò.
"Sei davvero innamorato?" mormorò poi.
"Io... non lo so." risposi.
"È Fede..." disse sospirando e abbozzando un sorrisetto.
"Cosa?" chiesi strabuzzando gli occhi.
"Ma certo! È Fede." ridisse.
"Andre... io..." farfugliai.
"Riki, non devi avere paura. Puoi dirmelo sai, se ti fa stare meglio. Anche se non ne sei sicuro..." iniziò a dire, ma lo fermai.
"Credo di sì, credo mi piaccia." annuii.
TO BE CONTINUE
Spero vi piaccia... sono riuscita a mantenere la promessa, domani parto quindi non riuscirò ad aggiornare fino a mercoledì.
A presto, buone vacanze😘

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