CAPITOLO 1

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Qui alla Norfolk Senior High School bisognava fare una scelta: William Garder o Brian Cooper.

Io, invece, ero come la Svizzera: neutrale.

Proprio per questo vagavo per i corridoi come una ragazza qualunque. Una delle poche che ancora non aveva scelto.

Persino Lexi, la mia migliore amica, aveva già capito chi sostenere. Cioè, più o meno.

Lei trovava tutti e due molto bravi e belli; ma, da un certo punto di vista, non era tenuta a fare una scelta in quanto la fidanzata ufficiale del cameramen delle gare: Trevor.

Da quanto ne sapevo aveva ventitré anni. Ma non mi ero mai interessata in quanto Lexi sembrava solamente divertirsi con i ragazzi; anche se, dovevo dire, la loro storia durava già da ben tre mesi.

E, tutto sommato, ero contenta per lei. Nonostante continuasse a ribadirmi di documentarmi su questi combattimenti, ancora non ne ero convinta.

Io ero contenta di essere semplicemente innamorata del capitano della squadra di football, Oliver, nonché mio vicino di casa e mio compagno di classe in alcuni corsi.

E poi c'erano loro, quelle che io e Lexi definivamo come le fan sfegatate di ogni persona con dei muscoli e un bel faccino: Connie e le sue arpie gemelle, Sarah e Janette.

Anche loro nel mio stesso corso di lingue, naturalmente.

Ed erano bellissime e sempre vestite impeccabilmente, al contrario mio. Io preferivo essere comoda più che alla moda.

Loro erano quelle che, apposta di ascoltare la lezione, preferivano mettersi lo smalto sulle unghie o sparlare per tutto il tempo di Brian e William.

Guardavano sempre i loro stupidi video!

Io, invece, me ne fregavo altamente. Dopotutto, erano solo delle gare.

Lexi mi aveva informata su un qualche tipo di lotta della quale già non mi ricordavo più il nome. Fatto sta che non avrei mai votato per due bodybuilder dal bel faccino che si prendevano a botte su youtube.

Piuttosto, sarei rimasta isolata per l'eternità.

<<Allora, Riley, sei riuscita a parlare con Oliver, stamattina?>>, mi domandò la mia migliore amica non appena scesi dal pullman.

Avrei potuto prendere la macchina; ma ancora non ne avevo una tutta mia e i miei genitori dovevano usare le loro per andare a lavoro.

Scossi la testa.

<<No, ma gli ho sorriso>>, mormorai sovrappensiero, <<e lui ha ricambiato>>. Probabilmente era solo troppo gentile e questo lo sapevo.

Sicuramente non pensava ad una come me: una nullità.

<<Già, immagino... dovresti segnartelo sul calendario subito dopo al "l'ho guardato e lui mi ha guardata">>, fece le virgolette con le dita e alzò gli occhi al cielo, <<pensi davvero che potrà mai succedere qualcosa se non farai nient'altro in più? Dovresti buttarti, Riley... dai retta a me>>.

Scossi la testa con decisione e tirai dritto, avanzando verso il corridoio principale che avrebbe portato alla nostra classe.

Al pensiero di essere ancora all'undicesimo anno mi venivano i brividi.

Solo più un anno e sarei stata fuori di lì.

Tutto ciò al contrario di William e Brian, entrambi al dodicesimo e ultimo anno.

<<E se io non volessi fare niente di più?>>, domandai scettica, <<insomma, anche se ci provassi sul serio non potrei mai piacergli per davvero!>>, sbuffai e andai a sistemare i vari libri dentro al mio armadietto, raggiungendo poi assieme a Lexi la classe di lingue.

Oliver era seduto al proprio posto e stava chiacchierando tranquillamente assieme a Connie e le sue oche gemelle.

Ci andammo a sedere nelle sedie libere in fondo con la testa bassa e, non appena buttai i libri sul banco, lo fissai sconvolta.

<<Vedi? È tutto inutile>>, borbottai scettica.

Lexi scosse la testa e mi batté una pacca sulla spalla.

<<Suvvia, non ti disperare... ti prometto che stasera ti farò svagare>>, mi guardò negli occhi e sorrise allusivamente, <<ti passeremo a prendere io e Trevor. Vedrai, ti divertirai>>.

<<Niente cose strane?>>, le feci promettere.

Annuì.

<<Prometto. Niente cose strane>>.

[***]

Era una pessima idea. Me lo sentivo.

Quando Lexi mi diceva che mi avrebbe fatta svagare, sarebbe stato di tutto meno che quello.

Indossai in fretta e furia i jeans e la maglietta con sopra una felpa dai toni del bordeaux. Lo stesso colore che rappresentava la mia scuola.

Mi pettinati i capelli di un bel castano tendente al rossiccio e mi truccai in maniera veloce, mettendo in risalto gli occhi verde acceso ereditati da mia madre.

Sorrisi e mi affacciai alla finestra per vedere Oliver.

Stava scrivendo al computer e indossava solamente una canotta bordeaux. Probabilmente, era appena tornato dagli allenamenti.

Non appena voltò la testa, tirai la tenda e sospirai. Se mai mi avesse vista mentre lo spiavo mi sarei fatta la figuraccia del secolo!

Proprio in quel momento sentii il cellulare vibrare e corsi fino al letto, rispondendo al messaggio.

Lexi era sotto e c'era anche Trevor con lei!

Corsi in salotto e m'infilai le all star usurate per gli anni insieme alla giacca, salutando al volo i miei genitori.

<<Ehi, ragazzina, dove vai?>>, domandò mia madre con i pugni sui fianchi. Sembrava wonder woman messa in quella posizione.

Resistetti all'impulso di sghignazzare e di dirglielo.

<<Esco con Lexi e il suo ragazzo>>.

Nel suo sguardo decifrai un'occhiata guardinga, indecisa se lasciarmi andare o meno.

<<Okay, ma fate attenzione>>.

Annuii borbottando un saluto frettoloso e corsi fuori prima che potesse aggiungere altro, sbattendo la porta ed entrando nell'auto.

<<Ciao, Lexi!>>, salutai la mia amica seduta nel posto davanti e, subito dopo, mi sporsi appena solamente per salutare il suo ragazzo, <<ciao, Trevor! Grazie del passaggio>>.

Lexi sorrise e pensai di sentirmi davvero a disagio con lui lì.

<<Oh, di nulla>>. Lui, al contrario, sembrava a suo agio.

<<Allora, dove andiamo?>>, cambiai argomento e guardai la strada davanti a me.

Lexi si scambiò un'occhiata veloce con Trevor e, per un attimo, rimase in silenzio.

<<Lexi vorrebbe che sia una sorpresa...>>, bofonchiò lui, <<però, ti darò un indizio. Vicino allo Skyview Park>>.

Risi appena.

<<Andiamo a farci un bagno notturno nello Skyview Lake?>>, domandai.

<<No, non proprio... ma potremmo farlo lo stesso, togliendo il fatto che siamo ad Ottobre>>, suggerì lui con un risolino divertito sul volto.

SPAZIO AUTRICE

Eccomi tornata con una nuova storia che spero vi piacerà! Io, sinceramente parlando, me ne sono innamorata perdutamente. Sia della storia in sé, sia dei personaggi e dei loro caratteri.

Ps. Per chi non lo sapesse le scuole americane sono suddivise in corsi, se non per tre materie obbligatorie: storia americana, matematica e inglese.
Gli anni, invece, sono solamente quattro: il nono, il decimo, l'undicesimo e il dodicesimo.
Mentre la patente si può prendere già ai sedici anni.

CONTENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora