CAPITOLO 12

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Mi stavo davvero dirigendo verso casa sua?

Mi chiedevo se fossi impazzita tutto d'un tratto; eppure, non appena Lexi mi aveva detto la sua via, avevo già deciso. Inconsapevolmente, ma l'avevo fatto.

Parcheggiai la macchina di fianco a quella che doveva essere casa sua. Un'abitazione poco più piccola della mia con un bellissimo giardino più che curato sul davanti.

Scesi con le mani che mi tremavano e sperai con tutta me stessa che fosse in casa e che non mi cacciasse via. In fondo, lo conoscevo da pochissimo tempo e già ero lì.

Eppure, se non avessi saputo come stava non sarei più riuscita a mettere piede a scuola. E la cosa mi rendeva ancora più nervosa di prima.

Suonai per due volte il campanello e feci un passo indietro.

Da una parte speravo che ci fosse; mentre, dall'altra, speravo di poter tornare a casa senza farmi una figuraccia.

La porta si aprì e sussultai quando mi ritrovai davanti agli occhi una donna dall'aria stanca, ma con un bellissimo sorriso sul volto. Sembrava non aspettarsi nessuno. Come se non ricevesse mai visite e, probabilmente, era anche così.

<<Ciao>>, mi salutò lei con l'aria impacciata, guardando la macchina di mia madre parcheggiata nel loro vialetto d'ingresso.

Adoravo il fatto che me l'avesse imprestata. Insomma, non era bello farsela a piedi. Non con questo freddo, almeno.

<<Buongiorno...>>, sorrisi impacciatamente e ricontrollai il cognome sul campanello per accertarmi che fosse la casa giusta, <<cercavo William>>.

Rimase a bocca aperta e guardò dentro casa sua come ad accertarsi che fosse tutto apposto. Ancora non mi aveva aperto la porta; così, ero rimasta fuori.

<<Sono... una sua amica>>. Forse, avrei voluto puntualizzare.

Mi sorrise e annuì, ancora sconcertata, spalancandomi la porta e facendomi segno di seguirla.

<<Scusami, è che non riceviamo molte visite. Nemmeno William>>, mi sorrise e mi porse la mano.

Feci lo stesso ricambiando l'affetto.

Davvero non ricevevano molte visite? E gli amici di William non venivano a trovarlo?

<<Piacere, Stephanie>>.

Le strinsi la mano cercando di non fissarla troppo. Aveva gli stessi occhi di suo figlio: magnetici e di un color nocciola smagliante.

Era una bella donna; solo, il suo viso era solcato da occhiaie e alcune rughe ben evidenti.

Probabilmente, non se la passava molto bene.

Ripensai al discorso fatto da Lexi sulla loro vita privata e sbiancai. Li mancavano davvero dei soldi?

<<Piacere, Riley>>.

<<Oh, vieni pure>>, iniziò a camminare per il corridoio, superando il salotto.

Notai quanto l'arredamento fosse povero: pochi quadri, un piccolo divano, qualche mobile, un tavolino ed una piccola televisione. Tutto lì, niente di particolare.

<<Ti accompagno da William. Oggi è rimasto a casa. Sai, non si sentiva molto bene...>>, tossì e mi lanciò un'occhiata.

<<Non si sentiva...>>, deglutii, <<molto bene?>>.

Mi sorrise e alzò una mano, schiaffeggiando il vento: <<oh, vedrai da te>>.

Cosa voleva intendere con quella frase?

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