CAPITOLO 37

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Sbiancai con la speranza di poter svenire per attirare l'attenzione su di me e fargli cambiare idea dopo ciò che avrebbe detto.

Certo, non era assolutamente colpa di Brian dal momento che ero stata io stessa quella consenziente al bacio, ricambiandolo pure, facendogli così capire che per me andava bene così. Ma per me non andava bene un bel niente; anzi, era tutto maledettamente storto.

Ancora non ci avevo pensato, ancora non avevo le idee ben chiare per decidere tra i due; eppure, questo avrebbe rovinato tutto. Tutto per colpa di uno stupido bacio e della mia mente che in quel momento non funzionava a dovere, probabilmente.

<<Cosa stai dicendo?>>, domandò William guardandogli lanciare la maglietta verso terra.

La guardai con il pensiero di raccoglierla giusto per fare qualcosa di diverso dal vedere la sua faccia al momento dell'atroce scoperta. E sapevo che ci sarebbe rimasto male. Molto male.

<<Io e Riley ci siamo baciati in auto, prima>>.

Mi si raggelò il sangue non appena William sgranò gli occhi, fissandomi subito dopo.

<<Sta mentendo, non è vero?>>, domandò con un risolino alla bocca.

Avrei voluto rispondere di sì, che stava scherzando. Volevo negare il tutto, scuotere la testa e dire che niente di tutto ciò era vero; ma non potevo. Un errore per un altro errore perché, sì, avevo fatto un grandissimo errore.

Già da qui potevo sentire il suo cuore cadere in mille pezzi fino a sbriciolarsi quasi del tutto.

Abbassai lo sguardo guardandomi le scarpe e subito tentai di non pensare a come si dovesse sentire in quel momento.

<<No, non ci credo...>>, balbettò e subito fui costretta ad alzare la testa per poter guardare che non facesse niente d'insensato, <<Brian!>>, tuonò con i pugni serrati, andandogli in contro e sferrandogli un pugno in piena faccia che lo fece voltare verso destra.

Guardai Brian in una smorfia di dolore e, quando si rialzò con la mano contro lo zigomo, ridacchiò contento.

<<Ecco, è proprio questo il William che voglio io!>>, lo incoraggiò andandogli in contro e facendogli segno con la mano di continuare dentro al ring.

Quest'ultimo, però, rimase fermo a fissarmi e, senza pensarci due volte, scossi la testa come a spiegargli che non era quella la mia intenzione.

L'avevo perso: glielo leggevo negli occhi ormai stanchi.

<<Finalmente sono riuscita a toccarla anch'io, contento?>>, domandò ridacchiando continuando ad invogliarlo alla lotta.

Aprì le mani verso l'esterno guardando la folla.

<<Chi vuole una bella gara?>>, domandò urlando a tutto il pubblico che sfondò in un boato di gioia.

Feci un passo in avanti con l'intento di bloccarli prima che si ammazzassero; ma non appena mi avvicinai troppo, William gli diede un calcio dietro alla gamba che lo fece cadere a terra come un sacco di patate.

<<Ti avevo detto sul ring, Will! Se vuoi combattere sono queste le regole!>>, gli ricordò Brian da terra come se nulla fosse, <<se vuoi sfogarti e batterti con me allora​ fallo da là su>>.

Fu in quel momento che William gli sputò addosso sotto lo stupore di tutti.
<<Non me ne frega un cazzo delle tue regole, Cooper!>>, ringhiò chiamandolo per la prima volta con il cognome, <<alzati e combatti da uomo>>.

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