CAPITOLO 4

3.5K 129 11
                                    

Mi ritrovai sul palco con gli occhi di tutti puntati addosso.

Ripensai alle ragazze mezze svestite e capii perfettamente chi fossero: le ring girl. O, almeno, sapevo si chiamassero così.

Alzai di poco il cartello e tutti risero, facendomi arrossire.

Mi guardai attorno e, subito dopo, decisi di guardare il cartello: l'avevo preso al contrario!

Lo rigirai e lo alzai nuovamente sotto le urla arrabbiate degli spettatori.

<<Ma chi avete fatto salire?!>>, e ancora, <<fatela scendere!>>.

Le lacrime m'inzupparono gli occhi per la vergogna e senza rendermene conto puntai lo sguardo su Brian, sghignazzante, e, subito dopo, verso William. Lui, al contrario, era impassibile.

Probabilmente avrebbe anche lui voluto ridere se solo non fossi stata la migliore amica della fidanzata del suo cameramen.

Volevo sotterrarmi.

Lasciai cadere il cartello e scesi dal palco con le lacrime che scorrevano veloci.

Mentre passavo in mezzo alla gente, qualcuno mi spinse e altri mi risero in faccia.

Mi ero appena fatta una figuraccia tremenda.

Chissà cos'avrebbero detto di me, ora? Avevo fatto male a venire qui e avevo fatto male a dare retta a Lexi.

Uscii fuori tra le risa della gente e mi attaccai con la schiena contro al muro per prendere aria.

La gente urlò e pensai che il round fosse ormai iniziato.

Continuai a piangere e strinsi i denti.

<<Riley!>>. Sentii la voce di Lexi e, subito dopo, vidi i suoi capelli color cioccolato con un perfetto taglio a caschetto apparirmi davanti.

Mi abbracciò e mi accasciai sulla sua spalla tra i vari spasmi.

<<Ero venuta a cercarti; ma il presentatore mi ha spinta dentro al palco e mi sono ritrovata lì...>>, le rivelai tra le varie lacrime.

La mia amica mi strinse più forte e mi cullò, stampandomi un bacio tra i capelli.

<<Vieni, dai. Andiamo via>>, mi propose lei prendendomi per mano.

<<Come? Come facciamo a tornare a casa?>>, le domandai poi.

<<Trevor mi ha dato le chiavi della macchina. Possiamo rimanere lì finché non torna>>, mi spiegò.

Presi l'occasione al volo e la seguii.

Mai e poi mai sarei tornata in quel posto.

[***]

Non volevo scendere dal pullman. Avrei di gran lunga preferito darmi malata e tornare a casa a gambe levate.

Ancora pensavo a come mi avrebbero guardata.

Ormai ciò che avevo combinato doveva aver già fatto il giro della scuola; o, almeno, era più che probabile.

<<Ehi, Riley! Tutto okay?>>, mi domandò Lexi non appena ci incontrammo davanti al giardino della scuola.

Le sorrisi appena, controvoglia, e scrollai la testa vigorosamente.

<<Se vuoi che io sia sincera, allora, ti dirò di no>>, sospirai e mi guardai attorno con la sensazione che tutti mi stessero fissando, <<vorrei scomparire>>, biascicai facendomi trascinare dentro scuola.

<<Ma se nemmeno ti guardano!>>, protestò lei facendomi sentire molto meglio.

Continuai a guardarmi attorno e notai che ciò che aveva detto era vero. Nessuno mi fissava; anzi, la gente tirava avanti come se io non esistessi. Come sempre, d'altronde.

Aprimmo la porta dell'aula otto e, in quel momento, vidi Connie voltarsi e iniziare a ridacchiare.

Menomale che quella mattina non avevamo lingue o mi sarei ritrovata a dover anche sopportare il risolino divertito delle gemelle assieme alla faccia sconvolta di Oliver.

<<Ehi, ring girl dei poveri!>>, mi derise lei, <<mi hanno detto che ti sei divertita, ieri, a salire sul palco!>>. Detto questo si alzò e mi venne incontro.

Rimasi in silenzio pensando a ciò che stavano sentendo il resto dei miei compagni in quel momento.

<<Perché non ti fai i fatti tuoi, Connie?!>>, mi difese Lexi, prendendo le mie parti e spingendola via.

Lei rimase scandalizzata e fece un altro passo avanti, aggiustandosi la camicetta ormai stropicciata.

<<Tieni le mani a posto, sfigata!>>, ribatté lei facendo ridere qualcuno, <<e ringrazia solamente perché, se non stessi con Trevor, non saresti nessuno!>>.

Proprio in quel momento sentii qualcuno dietro di me tossire e vidi Connie rimanere ad occhi sgranati.

Mi voltai pensando fosse il professore, pronta a prendermi una bella sgridata; ma davanti a me, invece, c'era William in tutta la sua bellezza.

<<Posso parlarti un secondo?>>, domandò lui rivolgendosi a me.

Stava davvero parlando con la sottoscritta?

Annuii e decisi di seguirlo senza dire nient'altro, arrossendo.

Solamente Lexi fu capace di lanciarmi un'occhiata rassicurante.

Dopo pochi passi fummo nel corridoio e William ne approfittò per appoggiarsi con la schiena contro al muro. Per un attimo, mi parve pensieroso.

<<Riley, giusto?>>, domandò lui tutto d'un tratto.

SPAZIO AUTRICE

Sopra Lexi, nonché Vanessa Hudgens

CONTENDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora