CAPITOLO 5

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Annuii appena decidendo di aprir bocca.

Probabilmente era qui per dirmene quattro. Gli avevo rovinato lo spettacolo per colpa di una mia distrazione. Ne aveva tutto il diritto.

<<Sì, sono io. Ci ha presentato ieri Trevor>>, gli ricordai tanto per aggiungere qualcosa e non farmi prendere dal panico.

Mi studiò e cercai di non pensare a come fossi vestita quel giorno.

Si prese il mento tra le mani e strizzò gli occhi in una maniera indecifrabile.

<<Mi dispiace molto per quello che è successo ieri>>, sussurrò lui tutto d'un tratto, facendomi quasi cadere a terra per l'emozione e lo stupore.

<<Ti... dispiace?>>, ripetei pensando di non aver sentito bene.

Annuì.

<<Certo. Nessuno aveva il diritto di riderti in faccia e nemmeno di dirti quelle cose>>, scrollò la testa e mi sorrise, <<ma si può sapere com'eri finita lassù? Sicuramente non eri una candidata per fare la ring girl>>.

Sorrisi appena e mi portai una ciocca di capelli dietro all'orecchio.

Stavo parlando con William. Io, Riley Thorne, la Svizzera, stava parlando con William Garder!

Ancora non potevo crederci!

<<Beh, è stato un malinteso. Vedi... stavo cercando Lexi, la mia amica, e... sono finita dietro al tendone. Poi è arrivato il presentatore, mi ha dato il cartello e mi ha spinta sul palco>>, spiegai frettolosamente con la speranza che non ridesse.

Rimase sbigottito.

<<Beh, credo che non dovresti cimentartici più. Non fa per te>>, scosse la testa e fece una smorfia, sorridendo.

Non lo diceva con cattiveria; anzi, era... dolce, credo.

Rimasi senza parole e sorrisi appena, ricordandomi di dover mantenere viva la conversazione.

<<Alla fine ieri sera hai vinto?>>, gli domandai con un luccichio negli occhi.

Scosse la testa passandosi una mano tra i capelli leggermente lunghi. Eppure, gli donavano.

<<No. Sai, credo che tu mi abbia distratto>>, rise appena e mi squadrò per notare la mia reazione.

Arrossii violentemente.

<<Io?>>, domandai sconvolta.

Annuì.

<<Sì, ma non preoccuparti. Faremo presto un'altra gara>>, mi sorrise, <<ci verrai, vero?>>.

Rimasi sbigottita e ci pensai bene su.

Dovevo tornarci? Mi ero promessa di non farlo...

<<Non so quanto questa possa essere un buona idea...>>, indugiai.

Mi si avvicinò e mi sorrise.

<<Dai, ti prego. Vieni e ti prometto che ti divertirai>>, mi pregò.

Lo guardai negli occhi. Come potevo resistergli ancora?

Annuii, scettica.

<<Okay, okay. Verrò>>, sorrisi, <<ma niente più ring girl>>.

Ricambiò il sorriso e fece un passo indietro.

<<Affare fatto>>.

[***]

<<Direi che adesso non sei più la Svizzera>>, sghignazzò Lexi prendendomi in giro.

Quando ero rientrata in classe avevo visto Connie con il muso lungo e Lexi con un sorriso a trentadue denti.

Scossi la testa.

<<Credo di no; ma queste lotte in gabbia non mi convincono comunque>>, le rivelai.

<<Ma da William ti sei fatta convincere!>>, rise appena e le lanciai un'occhiataccia, <<beh, effettivamente, anch'io mi farei convincere facilmente da uno così!>>.

Alzai le spalle e abbassai la testa non appena il professore ci guardò.

Per la prima volta non stavo pensando a Oliver nemmeno per un secondo. Anzi, la mia testa era invasa dagli occhi di William e dal suo sorriso.

<<Secondo me gli piaci!>>, sobbalzò sulla sedia e sbatté la penna contro al banco, contenta.

Scossi la testa.

<<Una invisibile come me? Impossibile...>>, sghignazzai.

<<E, allora, per quale motivo ti ha invitata?>>, domandò lei, scettica, cercando di convincermi della sua motivazione.

Alzai le spalle.

<<Non saprei. Magari vuole solamente un po' di tifo in più>>.

Rise.

<<Detto da una che non urla nemmeno se l'accoltellano...>>.

Le tirai una gomitata alla quale si lamentò.

<<Quando sarà la prossima gara?>>, domandai poi, cambiando argomento.

Alzò le spalle e prese in mano il cellulare, messaggiando.

<<Glielo chiedo a Trevor e appena saprò qualcosa te lo dirò>>.

<<Andiamo insieme, vero?>>, domandai poi.

Colta alla sprovvista, sorrise.

<<Certo che ci andremo assieme!>>, posò il cellulare, <<e questa volta non ti mollerò nemmeno un secondo>>.

SPAZIO AUTRICE

Sopra William, nonché Francisco Lachowski.

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