CAPITOLO 30

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<<Non so se pranzare con William o con Brian... e, sicuramente, entrambi me lo chiederanno>>, sbuffai non appena fui tornata dal mio armadietto, pronta per raggiungere la mensa.

Sapevo che non avrei saputo scegliere e, ora come ora, mi veniva solamente voglia di scappare nell'aula d'arte per mangiare nuovamente là dentro. Dopotutto, era stato davvero piacevole. E non sapevo se lo era stato più per l'aula o più per la compagnia di William.

<<Beh, io non so che dirti>>, Lexi alzò le mani verso l'alto, chiudendo l'armadietto e facendomi segno d'incamminarmi assieme a lei, <<troverai una soluzione. Questo, sempre che tu oggi non voglia pranzare da sola con me>>, alzò un sopracciglio, guardandomi ammiccando.

<<Oh, no... non potrei mai farti una cosa simile>>, scossi la testa, <<non posso permetterti di tornare a mangiare da sola con me. Ora tu hai Peter e non mi sembra giusto allontanarti da lui per i miei capricci>>.

<<Oh, ma quali capricci, Riley!>>, si fermò davanti a me, tenendomi ferma con una mano davanti al petto, <<siamo o non siamo amiche?>>, domandò poi con finta voce offesa.

Annuii.

<<E, poi, cos'è che ti ho sempre detto?>>, alzò gli occhi al cielo rispondendosi da sola, <<sei troppo pessimista! Dovresti imparare a trarne dei benefici dalle cose che ti sembrano brutte. Tipo questa, che proprio brutta non è>>.

<<Sentiamo... dimmi il lato bello della tua soluzione>>, sbattei le mani contro ai jeans, sbuffando.

<<Beh, vogliamo sapere se davvero quei tre tengono a noi? Bene, andiamo a sederci da sole e vediamo se ci raggiungono>>, optò lei alzando un dito per aria.

<<Oh, ora mi è chiaro...>>, borbottai sorridendo e riprendendo a camminare, <<cavolo, Lexi... sei un genio!>>, mi complimentai con lei subito dopo.

Annuì muovendo piano la mano nello stesso modo in cui avrebbe fatto Connie.

<<Sì, sì... lo so>>, sorrise, <<non c'è bisogno che tu me lo dica>>.

Entrammo in mensa constatando che nessuno di loro ci fosse ancora e, in men che non si dica, prendemmo il vassoio pronte per metterci in fila con gli altri.

Non feci nemmeno caso a quello che ci misero nel piatto, eccitata com'ero all'idea di poter avere la prova che William e Brian tenessero davvero a me.

<<Naturale?>>, domandai a Lexi aprendo il mini frigo.

<<Quello che vuoi, basta che ci muoviamo>>, borbottò velocemente.

Presi due bottigliette che lanciai dentro al vassoio, acchiappando il dolce e correndo al nostro vecchio tavolo ancora libero con la speranza che nessuno venisse a reclamarlo.

Era strano essere di nuovo lì; questa volta, però, sotto lo sguardo di tutti.

<<Non lo trovi un po'...?>>, tentai di finire la domanda nel mentre che scartavo la bustina delle posate; ma Lexi lo fece per me, stappando di colpo il tappo della bottiglietta.

<<Strano?>>, annuii, <<molto, devo dire. Ma va bene se so che presto avremo una prova del nove sulle loro vere intenzioni>>, borbottò agitandosi e nascondendosi dietro di me.

Mi dispiaceva il fatto di essere voltata di schiena e, in questo modo, di non poter vedere chi entrava e chi usciva. Quella era la parte più importante del piano.

<<Eccoli!>>, alzò la voce di qualche tono, mettendosi la forchetta in bocca e sorridendo come un'ebete.

<<Chi? William e Peter?>>, domandai cautamente e la mia amica annuì.

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