I think you need to get to the gym more often.

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Penso che dovresti andare più spesso in palestra.

Lunedì, 29 Novembre
Undici settimane

Era passata esattamente una settimana da quando avevo pagato il medico per una visita, una settimana da quando mi era stato detto di essere incinto. Era ancora abbastanza strano pensarci e non ero sicuro di averlo accettato al cento per cento, ma nonostante la stranezza della situazione e nonostante non ci credessi ancora, mi ritrovavo ad appoggiare le mani nel mio stomaco ogni notte quando andavo a letto. Il malessere mattutino non era ancora passato, ma non era una sorpresa, e anche se mi ero abituato, lo odiavo ancora con ogni fibra del mio essere.

Il mio principale problema adesso, però, non era l'accettare di essere incinto o di come affrontare la nausea mattutina, stavo cercando di capire se volevo abortire o no, e se non l'avessi fatto, capire come avrei potuto dirlo a mamma, Owen e, soprattutto, Harry. Il ragazzo stava per diventare padre e non ne aveva idea. Non avevo bisogno di un test di paternità per sapere che il bambino era di Harry; era l'unica persona con cui avessi dormito, quindi l'unica persona con la quale abbia... beh, per essere volgare: l'unica persona che abbia eiaculato il suo sperma dentro di me. Non c'erano altri candidati. Come dirglielo d'altra parte... sarebbe già stato abbastanza difficile farlo se fossi stato una ragazza, ma oltre al fatto di doverlo convincere a credere che sarebbe diventato padre di un bambino concepito mentre era ubriaco, dovevo anche convincerlo a credere che io ero incinto. Me. Un ragazzo. Si, quella conversazione sarebbe stato molto divertente.

Avevo visto Harry di tanto in tanto a scuola - quando ero riuscito a smettere di vomitare abbastanza da poterci andare - ma non aveva mai guardato dalla mia parte ed era stato difficile per me parlargli. Avevo pensato una o due volte di inviargli un messaggio su Facebook e dirgli di incontrarci da qualche parte, ma poi mi ero reso conto che sarebbe sembrato un po' enigmatico. La mia idea migliore era stata quella di rintracciarlo durante il pranzo o nel corridoio quando si trovava accanto al suo armadietto, che avevo scoperto essere solo sei armadietti lontano dal mio, e chiedergli se avessi potuto parlare con lui di una cosa importante. Non che fosse meno imbarazzante. Era un giocatore di calcio popolare, mentre io ero un ragazzo senza amici di cui nessuno sapeva nemmeno il nome, oltre al fatto che non sembrava ricordare di aver mai parlato con me, o di avermi fottuto, probabilmente non aveva idea di chi fossi.

Non ero a scuola quel lunedì, non solo a causa del malessere mattutino, ma anche perché stavo aspettando la telefonata dall'ufficio del medico per scoprire i risultati degli esami del sangue. Se anche quelli avrebbero detto che fossi incinto, allora... non ci sarebbe stato nessun dubbio. Avevo visto l'immagine ad ultrasuoni, avevo sperimentato il malessere mattutino, avevo sentito la protuberanza sulla mia pancia e avevo fatto tre test di gravidanza, tutti positivi. L'unica cosa che era rimasta per cancellare ogni mia traccia di dubbio era quella telefonata.

Ecco perché io, alle due del pomeriggio, ero seduto nel mio letto con il computer portatile appoggiato sulle ginocchia, controllando il telefono ogni secondo. Ero seduto lì dalle dieci di quella mattina e le ore erano passate terribilmente lente. Un bicchiere d'acqua mezzo vuoto era appoggiato accanto a me sopra al mio comodino e avevo continuato a prendere piccoli sorsi solo per tenere le mani occupate. Proprio quando stavo per alzarmi dal letto per andare a cercare qualcosa da mangiare, il mio telefono squillò e quasi mi ci buttai sopra, facendo cadere un libro e il bicchiere d'acqua sul pavimento. Non prestai attenzione al display ma, invece presi il telefono e premetti sul pulsante "accetta la chiamata".

"Ciao?" dissi senza fiato.

"Salve, Signor Tomlinson, sono il Dottor Martin Wright, la sto chiamando per informarla riguardo i risultati dei suoi test," disse la voce familiare dall'altro lato della linea.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora