Mi resi conto di quello che aveva appena detto e i miei occhi si spalancarono.
Rimanere a casa di Harry si era rivelato sorprendentemente facile e rilassante. I suoi genitori non facevano domande su niente, nemmeno dopo che furono passati un paio di giorni, ma ero abbastanza sicuro che Harry tenesse loro al corrente su tutto considerando il fatto che ricevevo parecchie occhiate comprensive da parte della madre e del padre che continuavano a dirmi 'rimani qui tutto il tempo di cui hai bisogno'. Ero eternamente grato ad entrambi e feci in modo di farglielo sapere, ma dopo quattro giorni e non avendo idea di cosa avrei dovuto fare, cominciai a sentirmi un po' colpevole. Stare in una casa in cui tecnicamente non sarei dovuto stare e senza essere in grado di aiutare a causa del fatto che fossi per metà disabile, mi fece sentire come un parassita.
Mercoledì, 13 Aprile
Trentaquattro settimane e due giorniUna mattina ci trovavamo in cucina, preparando una colazione veloce prima di andare a scuola. Harry era impegnato a guardare dentro il frigorifero, apparentemente in cerca di qualcosa da bere che non fosse latte se i mormorii di 'solo latte ovunque' che continuava a pronunciare erano di qualche indizio, mentre io lo guardavo dal bancone, preparando un paio di panini da portare per il pranzo.
"Ehi, Harry?" dissi improvvisamente.
"Hm?" rispose assente, ancora con la testa dentro al frigo.
"È... sono- voglio dire, è okay se sto qui?" chiesi, mordendomi leggermente il labbro.
Si mise dritto e si voltò a guardarmi con la fronte corrugata. "Perché me lo chiedi?"
Scrollai le spalle. "Non lo so, è solo... sai, occupo uno spazio in più e mangio il tuo cibo e non faccio davvero niente per aiutare, credo che sia sbagliato."
"Sono passati solo quattro giorni da quando sei arrivato," disse, guardandomi divertito, "e sei davvero poco costoso, non preoccuparti."
"Per ora," dissi, "dovrei almeno fare qualcosa per aiutare qui, specialmente perché non ho idea di quanto tempo ci vorrà prima di trovare un posto in cui vivere."
Sorrise un po' prima di chiudere lo sportello del frigo, avvicinarsi e mettermi entrambe le mani sulle spalle.
"Prima di tutto sei quasi all'ottavo mese di gravidanza e preferirei che tu non facessi niente se non ciò che è strettamente necessario," disse, "quindi non ti lascerò fare i lavori domestici o qualunque altra cosa tu abbia in mente di fare."
Dovetti ammettere che fare i lavori di casa suonava tutt'altro che allettante considerando che solo stare in piedi mi rendeva esausto e abbastanza affaticato.
"Sei sicuro?" dissi comunque, "potrei almeno aiutarti con-"
"No, Lou," mi interruppe con voce cantilenante, scuotendo la testa. "Starai seduto sul tuo culo carino fino a quando il bambino non sarà nato così che tu non finisca per fare male a te stesso o a lui. Mamma ha detto lo stesso."
"Cosa? Tua mamma ha detto che dovrei stare seduto sul mio culo carino?"
Sorrise sarcasticamente. "No, ma lei ha detto che sembri stanco e che quando le persone in gravidanza sembrano stanche, devono riposare."
"Ah, allora parli di me con tua mamma," dissi, sollevando le sopracciglia con aria scherzosa.
"Si, beh, ho dovuto consultarmi con qualcuno," disse. "E chi meglio di chi è rimasta incinta due volte?"
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It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]
أدب الهواةAvere un'avventura di una notte da ubriachi fa schifo. Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo fa più schifo. Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo e si è un ragazzo è il massimo dello schifo. La...