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Nessun segno.

Una settimana dopo l'incidente in camera mia, evitai Harry come la peste ed ero abbastanza sicuro che lui stesse facendo la stessa cosa con me. Se lo vedevo nei corridoi a scuola, mi voltavo e cambiavo direzione, se lo vedevo in mensa, andavo da un'altra parte a mangiare, se lo vedevo da qualche parte fuori dalla scuola, mi nascondevo nell'edificio o nell'albero più vicino. Sembravo incredibilmente infantile e immaturo, ma mi sentivo come se avessi il diritto di esserlo; Harry mi aveva masturbato, malgrado avesse una fidanzata - che sembrava essere sempre con lui - e dopo averlo fatto, era fuggito via dalla stanza mormorando una marea di 'non è mai successo', quindi cosa dovevo fare?

Non ne avevo idea così lo evitavo a tutti i costi.

L'unico problema era che volevo disperatamente risposte su quello che era successo e siccome l'ultimo periodo della mia vita l'avevo vissuto solo in funzione di Harry - da quando lo avevo conosciuto -, negli ultimi giorni avevo iniziato a sentire la sua mancanza. Fu particolarmente triste e deprimente andare ad un altro appuntamento medico senza di lui e quasi speravo si sarebbe presentato nonostante il nostro... beh, qualunque cosa fosse, ma naturalmente non lo fece. Ero lì da solo mentre la Dott.ssa Hayes eseguiva l'ecografia, mi faceva domande sulla mia salute e altre cose e quello mi sembrò completamente sbagliato. Volevo che Harry fosse con me, ma a causa dei miei dannati ormoni, non c'era. Okay, forse era stato lui ad iniziare, ma comunque.

Volevo cercarlo a scuola e chiedergli di parlare, ma ci volle un po' per raccogliere il coraggio e farlo.

Martedì, 15 Febbraio
Ventisei settimane e un giorno

Alla ventiseiesima settimana, mi sentivo più o meno come un ippopotamo più che come un essere umano, e sapevo che Owen, mia madre e Ian avevano iniziato a notarlo. Nessuno di loro aveva detto nulla, ma vedevo le loro occhiate quando pensavano che non stessi guardando; Owen sembrava sospettoso, mia mamma preoccupata e Ian confuso. Non che potessi incolpare nessuno di loro, indipendentemente da quante bugie dicevo non si poteva nascondere il fatto che il resto del mio corpo rimaneva snello mentre il mio stomaco cresceva ogni giorno di più, e appariva strano. Davvero strano. Dopo aver ricevuto parecchi sguardi durante le lezioni di ginnastica quando indossai una felpa enorme mentre correvo, chiaramente sentendo troppo caldo, e quando mi tuffai in piscina dopo che tutti lo fecero, decisi semplicemente che avrei saltato l'ora di educazione fisica fino a quando tutto non fosse finito. Sapevo che dovevo dire a mia madre ed Owen la verità entro le settimane successive, ma per quel momento, era ancora il mio segreto. Beh, un segreto che sapevano sei persone.

Nonostante non fosse molto d'aiuto, indossai due maglioni, un cappotto enorme e una sciarpa ancora più enorme quando andai a scuola quella mattina. Era solo il 15 febbraio e l'aria era ancora abbastanza fredda per indossare un altro tipo di abbigliamento, ma mentre camminavo lungo il marciapiede e sentivo gli uccelli canticchiare sugli alberi, mi morsi il labbro con preoccupazione. La primavera si stava lentamente avvicinando e quando la temperatura avrebbe raggiunto dieci, quindici, venti o venticinque gradi, non sarei più stato in grado di nascondere la mia condizione con l'aiuto dell'abbigliamento. Il resto della passeggiata cercai di trovare altri modi per coprirmi nei mesi successi, ma non me ne venne in mente nessuno e quindi aggiunsi un'altra preoccupazione alla pila che avevo ammucchiato nella mia testa.

Le due lezioni che avevo prima di pranzo, matematica e storia, passarono più lentamente rispetto al solito, e più di una volta fui sull'orlo di addormentarmi. Riuscii però a rimanere sveglio e quando la campana suonò dopo la lezione di storia per annunciare l'ora di pranzo, mi alzai con movimenti lenti e pesanti. Il mio piano era quello di cercare Harry durante i trenta minuti che avevo prima della lezione successiva, e mi diressi verso gli armadietti per vedere se potesse essere lì. Quando arrivai, vidi molte persone, ma nessuno di loro aveva capelli ricci ed un ampio e perfetto sorriso sul volto. Con un sospiro lasciai la zona armadietti per andare in mensa, sperando di trovarlo lì. Ma no. Nessun Harry era lì e notai che rimanevano solo venti minuti della mia pausa. Considerando che poteva essere sul campo di calcio, mi diressi fuori dalla mensa e attraversai i numerosi corridoi. Proprio mentre stavo entrando in un corridoio completamente vuoto e girai l'angolo, notai cinque persone che camminavano girati di spalle a circa venti metri di distanza da me. Anche in lontananza riconobbi i capelli biondi di Niall, i capelli castani di Liam, i capelli neri di Zayn, i riccioli di Harry e... i boccoli rosso fiammante di Lauren. Grande. Lauren era lì. Presi un respiro profondo prima di raggiungerli.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora