So, all in all, things were actually... okay.

9.6K 460 157
                                    

Quindi, nel complesso, le cosa andavano effettivamente... bene.

Dopo il lungo e grande discorso tra me ed Harry, i giorni successivi passarono in relativo silenzio. Mi sarei aspettato che le cose sarebbero cambiate drasticamente una volta che entrambi fossimo venuti a conoscenza dei sentimenti reciproci, ma alla fine, niente era veramente cambiato. Di tanto in tanto ci scambiavamo degli sguardi un po' più profondi rispetto alle settimane precedenti e i sorrisi che ci scambiavamo potevano contenere parole non dette, ma oltre quello tutto era come sempre. Mi ero chiesto se Harry avesse raccontato ad Anne ciò che era successo tra noi, ma a giudicare dal sorriso che increspava le sue labbra durante la cena il giorno dopo, arrivai alla conclusione che si, lo sapeva. Non che mi disturbasse, ma era strano per me che un adulto conoscesse aspetti personali della mia vita privata.

Entrambi andammo al mio controllo quel lunedì ma non successe niente fuori dall'ordinario - a parte il fatto che il mio peso alla trentacinquesima settimana fosse di settantanove chili e che fossi quasi scoppiato a piangere prima che la dottoressa mi assicurasse che tutto il peso, o almeno la maggior parte di esso, sarebbe scomparso una voleva che il bambino sarebbe nato. La questione sui diversi modi del parto non era stata discussa, ma venne fuori e decidemmo di fissare un altro controllo la settimana dopo - il 25 Aprile alle 17 - e che ne avremmo parlato.

Io e Harry avevano trascorso qualche serata nel suo letto, coccolandoci a vicenda e guardando film sul suo portatile. Era fantastico passare del tempo con lui senza alcun dramma o problemi vari, ma non potei negare che passare oltre tre ore pressato al ragazzo di cui potevo o non potevo essere innamorato senza poter effettivamente fare niente oltre alle coccole, mi lasciava terribilmente frustrato. Frustrato e con il disperato bisogno di... niente. Considerato che il vibratore che Harry mi aveva comprato era ancora nascosto all'interno del mio armadio a casa di mia madre, ero costretto a risolvere da me, e, beh, a causa delle dimensioni della mia pancia, non ero in grado di raggiungere con le dita ciò che volevo raggiungere. Ma malgrado la frustrazione sessuale che le nostre serate-film mi causavano, non c'era modo che volessi smettere di farle, e così scelsi le sessioni di coccole seguite poi da una rapida masturbazione non appena la porta della mia stanza veniva chiusa.

Giovedì, 21 Aprile
Trentacinque settimane e tre giorni

Quel giovedì fu orribile. Quella fu la conclusione che feci quando entrai in casa e gettai la mia borsa sul pavimento nell'ingresso. La giornata era iniziata con me esausto e continuava ad essere così; il fatto che Harry mi avesse detto che non poteva portarmi a casa perché doveva uscire con Lauren subito dopo la scuola non aiutò molto. E così avevo dovuto prendere l'autobus, che peggiorò ancora di più la situazione. Quindi quel giovedì fu orribile; ma comunque, tutti i giorni lo erano, tranne il sabato e la domenica. A più di trentacinque settimane di gravidanza ero... beh, ero grande. Mi sentivo grande già da qualche mese, ma in quel momento ero solo... enorme. Mi sentivo più grande di quanto in realtà fossi, il che era un sollievo, ma quando mi guardai allo specchio fu dolorosamente ovvio che il mio corpo non era esattamente così piccolo come lo era mesi prima.

Lasciai uscire una smorfia infastidita prima di spostare lo sguardo lontano dallo specchio, abbandonai le scarpe e mi diressi verso la cucina dove sentii i suoi familiari di pentole e padelle. Quando attraversai la porta, la prima cosa che vidi fu Anne vicino ai fornelli con gli occhi diretti verso la padella, dove stavano cuocendo delle bistecche. Ma poi feci vagare il mio sguardo nella stanza, più per abitudine che per altro, e subito desiderai di tornare tre minuti indietro nel tempo in modo da non entrare in cucina.

Harry era seduto accanto al tavolo e seduta in grembo con le labbra attaccate alla sua guancia, c'era Lauren. Non ero abbastanza sicuro di cosa fare, perché per quanto ne sapessi, Lauren non aveva idea che io vivessi lì e, beh, stare in piedi in mezzo alla cucina senza intenzione di voler andare via probabilmente era un po' sospetto.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora