No one had told me that sweating was a side-effect of being pregnant.

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Nessuno mi aveva detto che la sudorazione era un effetto collaterale della gravidanza.

Dopo aver deciso di dare il bambino in adozione, una volta nato, trascorsi l'intero weekend a casa sul mio letto, pensando ai prossimi sei mesi della mia vita. Sarei diventato grosso e ciccione, la gente avrebbe guardato e giudicato, mia madre avrebbe gridato e pianto, Owen mi avrebbe preso in giro e avrebbe riso, Ian avrebbe urlato e Harry... Harry era tutta un'altra cosa. Il vantaggio era che non avrebbe dovuto assumersi alcuna responsabilità per il bambino, il che l'avrebbe reso felice, il problema era, beh, non c'era nessun problema. O almeno, io la pensavo così.

Rimasi a casa per tutta la settimana successiva, felice che il malessere mattutino stesse incominciando a scomparire. Quando mi svegliai la mattina di Sabato 18 Dicembre, rimasi a letto, senza la necessità di correre in bagno per la prima volta in quei due mesi. Mi fece piangere di sollievo - i miei frequenti attacchi di pianto dovevano ancora fermarsi -, ma poi mi ricordai cosa mi aveva detto la Dott.ssa Hayes riguardo il mal di schiena, il dolore all'inguine, il prurito ai piedi e ai palmi delle mani e le smagliature, e improvvisamente mi misi a piangere di nuovo per la disperazione.

Lunedì, 20 Dicembre
Quattordici settimane

Fu quando mi svegliai un Lunedì di fine Dicembre, il giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale e mi guardai allo specchio che mi resi conto che ero veramente incinto. Mi resi conto anche che dovevo davvero comprare dei vestiti nuovi e più grandi. Il mio stomaco era leggermente sporgente e nessuna delle magliette e dei maglioni che possedevo riuscivano a nasconderlo. Due settimane prima sarei potuto sembrare un po' in sovrappeso, ma non più. Non che la mia pancia fosse ancora così grande, ma era abbastanza rotonda e se indossavo l'indumento sbagliato, tutti avrebbe potuto vederlo. Dopo aver provato più o meno ogni camicia, maglietta e maglione presente nel mio armadio, scelsi una maglietta oversize che solitamente usavo come pigiama e decisi che avrei indossato la giacca tutto il giorno.

Quel piano si era rivelato una brutta idea.

Avevo raggiunto in tempo le mie prime due classi, che erano inglese e chimica, stavo sudando come un maiale e mi sentivo estremamente disgustoso. Nessuno mi aveva detto che la sudorazione era un effetto collaterale della gravidanza. Alla quarta ora la campanella suonò annunciando l'ora di pranzo, corsi fuori dalla classe e mi diressi al bagno più vicino. Avevo bisogno di uscire da quel dannato cappotto prima che mi sciogliessi e scomparissi dalla faccia della terra.

I corridoi erano affollati, come sempre, e mi imbattei in un bel po' di persone mentre camminavo, il mio cervello stava cominciando ad annebbiarsi e la mia vista era un po' sfocata, quindi quando girai l'angolo, finì direttamente sopra qualcuno.

"Scusami," dissi prima di guardare in alto per vedere chi fosse. I miei occhi si spalancarono e mi morsi il labbro. "Oh, io- io non volevo, mi dispiace, non avevo visto che fossi tu," balbettai.

Harry mi guardò e vidi i suoi occhi scivolare verso lo stomaco per un breve secondo. "Si, certo, come vuoi," disse.

Strinsi la mascella e guardai le tre persone che stavano dietro di lui; Liam era lì, così come il ragazzo dai capelli neri e il ragazzo biondo, dei quali non conoscevo i nomi. Tutti e tre mi stavano guardando con espressioni diverse. Liam mi guardò semplicemente pensieroso, il ragazzo biondo aveva le sopracciglia sollevate in modo scettico e con superiorità e il ragazzo con i capelli neri sembrava divertito. Così tutti sapevano. Harry glielo aveva detto. Adesso c'erano quattro atleti nella mia scuola che sapevano fossi un mostro abnorme, quattro atleti che lo avrebbero senza dubbio detto ai loro amici atleti, alle loro fidanzate, ai loro genitori e alla fine, l'intera città ne sarebbe venuta a conoscenza e sarei stato il soggetto delle loro risate per tutto il tempo che avrei vissuto lì. Sentii il mio viso diventare rosso, il mio battito cardiaco aumentare e la sensazione familiare di nausea cominciò a salirmi in gola.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora