He's being a right jackass.

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È davvero un idiota.

Il mio appuntamento del 9 Febbraio non era stato niente di eccitante, ma tuttavia sembrava in qualche modo sbagliato stare lì senza Harry. Era stato con me negli ultimi due e quando mi ritrovai nell'ufficio senza di lui, realizzai quanto mi consolasse averlo vicino. Non che fossi a disagio senza di lui, ma sembrava che mancasse qualcosa di importante. L'esame non era durato più di mezz'ora e mi era stato detto che le quattro cavità cardiache funzionavano, le braccia e le gambe erano tutte intatte e che il bambino stava crescendo come avrebbe dovuto. Stavo cominciano a chiedermi se era giunto il momento di iniziare a fare qualche test per vedere se fosse possibile capire quale mutazione biologica avrebbe potuto avere il bambino durante la nascita, ma poi pensai che avrei potuto davvero soffrire di qualche problema emotivo se avessi fatto quelle domande, così decisi di aspettare finché Harry non fosse stato con me.

Solo dopo aver lasciato l'ufficio del medico capii di essere diventato un po'... dipendente da Harry. Il pensiero di passare tutto quello da solo per i quattro mesi a venire mi faceva sentire male e mentre camminavo nel marciapiede per tornare a casa, pensai che fosse un bene il fatto che Harry fosse un ragazzo così dolce. Alla festa avrei potuto incontrare uno molto più stupido invece di Harry, per cui, nonostante la situazione, dovevo considerarmi abbastanza fortunato ad avere una persona che mi sosteneva.

Fatta eccezione per un messaggio veloce che diceva 'nuovo appuntamento, martedì 8 marzo alle 9' e una risposta veloce 'ci sarò', non avevo mai sentito Harry dal giorno in cui si era presentato in camera mia. Abbastanza imbarazzato, capii che mi mancava dopo gli ultimi giorni, ma io, essendo io, scelsi di ignorarlo e continuai la mia vita facendo finta di non conoscere Harry. Ricordai cosa mi aveva detto sul fatto che fosse deprimente vedermi da solo tutto il tempo, così provai ad andare a mangiare in altri posti invece che nella mensa; non volevo che Harry si sentisse colpevole solo perché mangiavo il mio pranzo ogni giorno da solo. Naturalmente lo vedevo ogni tanto nei corridoi, ma quando camminavano l'uno accanto all'altro, fingeva di non conoscere la mia esistenza; con il suo braccio intorno a Lauren oppure fianco a fianco con Liam, Zayn o Niall, mi passava vicino senza guardarmi. Anche se avevo acconsentito quando disse che non potevamo interagire tra di noi a scuola, non pensavo intendesse che avremmo dovuto ignorarci completamente. A quanto pare questo era quello che intendeva, e alla fine mi abituai.

Venerdì, 18 Febbraio
Ventidue settimane e quattro giorni

"Per lunedì vorrei che faceste gli esercizi dal numero quarantacinque al cinquantatré," disse Ms. Henricksen guadagnandosi un coro di lamentele. Alzò la mano e la classe si calmò, "so che può sembrarvi una quantità inutile di esercizi, ma questa è matematica e richiede più lavoro rispetto alla maggior parte delle altre materie che state facendo."

Ero troppo stanco per preoccuparmi di lamentarmi o di trovare una scusa per evitare di fare i compiti, così mentre Ms. Henricksen era impegnata a sottolineare l'importanza di quegli esercizi, fissai la finestra e pregai che gli ultimi cinque minuti della lezione sparissero magicamente. Pensare che avevo ancora quattro ora prima che la giornata finisse era a dir poco sconfortante, e avevo uno stato d'animo a dir poco tremendo. Non ero arrabbiato o annoiato; ero triste, depresso e, nonostante fossi seduto in classe con circa trenta persone, ero solo, così dannatamente solo.

Dall'ultima volta che io ed Harry ci eravamo visti, circa dieci giorni prima, non avevo parlato veramente con nessuno. Ovviamente avevo parlato con mamma, Owen ed Eleanor, ma per ovvie ragioni non avevo potuto parlare con nessun'altro. In circostanze normali sarebbe stato del tutto normale vivere con la sensazione di solitudine, ma ora, con il bambino che continuava a calciare come a volermi ricordare di Harry e che volevo qualcuno che non avrei mai potuto avere, avevo bisogno di parlare con qualcuno. No, mi correggo, avevo bisogno di parlare con Harry, perché era l'unico a sapere tutto e a cui non avevo nascosto niente.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora