Non stai scappando, vero?
Giovedì, 14 Aprile
Trentaquattro settimane e tre giorni"Lou! Faremo tardi se non esci subito dal letto!"
Volevo morire. Seriamente, volevo davvero morire. Beh, forse non proprio, ma in quel momento mi sarebbe piaciuto veramente. Per ovvie ragioni, la notte scorsa non avevo preso sonno e la mia testa stava rielaborando le stesse parole più e più volte fino a sentirmi male.
'Ho una fidanzata e la amo, ma... se lei non ci fosse, tu... se lei non ci fosse, non saresti la mia ultima scelta, okay?'
Okay? Okay? Pensava che potesse dire cose del genere e poi sarebbe stato okay? Se pensava così, si sbagliava di grosso, perché era molto lontano dall'essere okay. Dopo aver trascorso più o meno gli ultimi tre mesi dicendo che era completamente etero, improvvisamente si era svegliato e mi aveva detto che l'idea di me e lui insieme non era impossibile? Chi diavolo pensava di essere per dire cose così? Come gli era venuto in mente? Non intendeva farlo o era un tentativo per confortarmi? Se così fosse, probabilmente sarei scoppiato in lacrime perché aveva detto che tra noi non era completamente impossibile. Avrei dovuto parlargli più tardi, ma in quel momento dovevo uscire dal letto e vestirmi se non volevo arrivare tardi alla prima lezione.
Quindici minuti e una colazione molto veloce più tardi, eravamo in viaggio verso la scuola. Harry non aveva detto molto da quando avevamo lasciato la casa, ma comunque era presto e probabilmente era un po' stressato considerando che mancavano solo cinque minuti per arrivare a scuola. Quando rimasero solo un paio di chilometri di distanza e ancora non aveva detto una parola, decisi di prendere le redini in mano; non c'era modo che avrei passato tutta l'intera giornata nel dubbio, non quando si trattava di quella questione.
"Harry?" dissi guardando il suo profilo.
"Hm?" rispose assente.
"Non abbiamo tempo di parlarne in questo momento," cominciai, "ma dovremmo cercare di chiarire... riguardo a quello che hai detto la scorsa notte-"
"Oh cazzo, dovevo chiamare Lauren," mi interruppe, non sembrava aver sentito quello che avevo appena detto. Senza degnarmi di uno sguardo - okay, va bene, stava guidando - prese il suo cellulare dal cruscotto.
Premette un paio di pulsanti sullo schermo poi alzò il dispositivo fino all'orecchio, lo guardai, sentendomi un po' confuso. Perché non si preoccupava di ascoltare quello che avevo da dirgli? Davvero doveva chiamare Lauren proprio in quel momento? Non poteva aspettare finché non gli avessi detto quello che dovevo dirgli?
Poi un pensiero mi colpì e avrei voluto sbattere la testa contro il finestrino. Era possibile che avesse deciso di far finta che la notte scorsa non fosse mai esistita? Era possibile che fosse quello il suo modo di affrontare tutto? Sentii la rabbia ribollire a quel pensiero e diressi il mio sguardo davanti a me incrociando le braccia sul petto, facendo una lieve smorfia di fastidio.
Quando arrivammo al parcheggio della scuola e lui fermò l'auto, ero infuriato, che poteva sembrare un po' ridicolo considerando che non sapevo se in realtà la mia teoria fosse corretta, e saltai fuori dalla macchina senza guardarlo.
"Mancano ancora un paio di minuti prima che inizi la lezione," sentii dire da Harry, suonando confuso.
"Come vuoi," risposi senza preoccuparmi di girarmi o addirittura fermarmi.
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It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]
FanfictionAvere un'avventura di una notte da ubriachi fa schifo. Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo fa più schifo. Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo e si è un ragazzo è il massimo dello schifo. La...