A cake sounds nice.

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Una torta suona bene.

Sabato, 16 Aprile
Trentaquattro settimane e cinque giorni

Girai per il quartiere per oltre un'ora, ignorando il dolore alle caviglie e il mal di schiena e cercando di fermare il turbine di emozioni e pensieri che avevo nella testa. La mia rabbia della scorsa sera era già scomparsa, il che mi spinse ad arrabbiarmi per non essere in grado di arrabbiarmi.

Almeno c'era un grande uso della parola 'arrabbiarmi'.

Mi sentivo anche confuso riguardo alla conversione tra Harry e Anne che avevo sentito quella mattina perché le parole che erano uscite dalle loro bocche mi avevano quasi fatto capire... beh, tipo che a Harry... piacessi, ma lui era - come Liam e Zayn avevano cercato di dirmi più di una volta - spaventato. Se fosse stato così allora... okay, sarebbe stato fantastico. Non per il fatto che fosse spaventato, ovvio, ma che gli piacessi. D'altronde, conoscendo Harry, c'era una grande possibilità che non lo avrebbe mai ammesso, nonostante il fatto che sua madre l'avesse minacciato di buttarlo fuori di casa se non avesse messo le carte in tavola. C'era anche la possibilità che fosse tutto uno scherzo e che la conversazione che avevo sentito quella mattina fosse solo frutto della mia acuta immaginazione. Non che quella teoria avesse molto senso, ma comunque, niente aveva senso al momento, quindi perché no?

Con quei pensieri in testa piuttosto inquietanti, iniziai ad incamminarmi verso casa. Ci vollero pochi minuti prima di arrivare e rimasi fuori dalla porta con la mano sulla maniglia per almeno cinque minuti, pensando a cosa inutili, tipo angurie e carta da parati che avevo creato quando avevo cinque anni. Alla fine roteai gli occhi e mi diedi uno schiaffo mentale prima di aprire la porta ed entrare.

Forse era un po' ridicolo, il modo in cui ero nervoso per il fatto di dover avere una semplice conversazione con un ragazzo che conoscevo da oltre sei mesi. Poi di nuovo, il discorso non sarebbe stato semplice, sarebbe stato tutt'altro che semplice. 'Imbarazzante' era una parola chiave. 'Lunga' era un'altra. 'Cruciale' era una terza parola chiave, perché da quello che avevo sentito dire ad Harry da Anne riguardo questa conversazione, avremmo dovuto includere anche la discussione 'cosa fare con il bambino'. Era quello il momento in cui avremmo dovuto prendere una decisione finale? Avevo una strana sensazione che tutto quello non sarebbe finito bene, soprattutto non se Harry fosse stato ancora irremovibile sul fatto di voler tenere il bambino perché... beh, ero ancora più propenso a darlo in adozione. Il solo pensiero mi fece venire un grumo di tristezza in gola, ma mi forzai di farlo tornare indietro mentre percorrevo tutta la casa alla ricerca di Harry.

Non era in cucina, dove invece c'erano Anne, Connor e Adrian, seduti intorno al tavolo con fogli e pastelli. Non si trovava nemmeno nel salotto, così pensai fosse nella sua camera da letto.

Bussai tre volte quando raggiunsi la sua porta e aspettai. E aspettai. E aspettai. Quando furono passati almeno venti secondi e non avevo sentito nemmeno un suono, provai ancora. Neanche quella volta. Corrugai la fronte, confuso. Non era andato da nessuna parte, vero? Aveva detto che voleva parlarmi e gli avevo detto che sarei tornato a casa il prima possibile. Provai a bussare ancora una volta, ma nuovamente non ottenni risposta. Pensando si fosse addormentato per qualche motivo e che non rispondeva per quello, aprii la porta esitante ed entrai nella stanza.

Esattamente 2.5 secondi dopo rimpiansi quella decisione.

Non che quello che vidi di fronte a me in quel momento fosse qualcosa su cui non avessi fantasticato in quei mesi, ma ritrovarmelo inaspettatamente davanti agli occhi era un po' inquietante. Era seduto sulla sedia di fronte alla sua scrivania, dandomi visione del suo profilo, gli occhi erano chiusi e aveva le cuffie. La parte più insolita però, erano i suoi pantaloni sbottonati, i suoi boxer abbassati e la sua mano aveva una presa ferma intorno al suo cazzo molto duro e bello. La parte ancora più sorprendente era che il porno che stava guardando sul suo portatile non era sicuramente qualcosa che un ragazzo etero avrebbe dovuto guardare.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora