I couldn't deny that it hurt a little.

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Non potevo negare di sentirmi un po' ferito.

Lunedì, 10 Gennaio
Diciassette settimane

"È un po' grande, lo so," disse Harry mentre mi guidava attraverso la casa. Forse aveva notato la mia espressione incredula mentre camminavamo di corridoio in corridoio in quello che sembrava essere un labirinto senza fine.

"S-si, solo un po'," dissi, la mia voce sbalordita, "quante persone vivono qui?"

"Adesso mamma, papà, i miei fratelli gemelli di due anni, Adrian e Connor. Ma mia sorella adottiva, Helen, e mio fratello adottivo, Carlos, abitavano qui. Sono entrambi al college ora, ma abbiamo comprato questa casa con l'intenzione di viverci in sette, ecco perché è così grande."

"Scusami, ma questa casa è abbastanza grande da poterci vivere quindici persone," dissi con una risata lieve.

"Probabilmente, si," concluse con un sorriso, "bene, la mia stanza è qui," aggiunse mentre si fermò davanti ad una porta di legno bianca e la aprì.

Il primo pensiero che mi colpì una volta entrato fu 'cazzo' perché la camera era enorme. Probabilmente era la dimensione della mia camera da letto, quella di Owen e il nostro bagno messi insieme, ma allora stesso tempo era davvero molto accogliente. La pareti erano dipinte di un confortevole beige e numerose fotografie erano appese alle pareti, alcune delle quali mostravano persone, alcune la natura e altre oggetti casuali. L'unica cosa che tutte le immagini avevano in comune era che erano state scattate per ragioni artistiche. Mi chiesi velocemente se fosse Harry il fotografo.

Un letto King Size era posto vicino al muro e numerosi cuscini, coperte e trapunte erano sparsi sopra facendolo sembrare incredibilmente confortevole, soprattutto in quel momento che mi sentivo esausto in ogni modo possibile.

"Vuoi sederti?" la voce di Harry interruppe il mio treno di pensieri e lo guardai. Stava gesticolando verso il suo letto e lo guardai in modo insicuro.

"T-tu vuoi che mi sieda nel tuo... letto?" chiesi incerto.

Lui scrollò le spalle, ma notai un sorriso un po' divertito sulle sue labbra. "Oppure puoi sederti sul divano, se vuoi," disse e indicò verso un divano di pelle nera posto sotto una finestra enorme, "ma stavi guardando il mio letto come se volessi fare sesso con lui, così ho pensato che ti sembrasse comodo. "

Sentii le guance diventare rosa a causa della sua scelta di parole. "Va bene, posso sedermi sul divano," dissi, anche se la mia mente mi urlava di lasciar riposare il mio corpo stanchissimo nella montagna di comodità che era il letto di Harry.

"Ma tu vuoi sederti nel letto, vero?" chiese, ora con un pizzico di presa in giro nella sua voce.

"Ho detto che va bene, mi siedo sul divano," dissi, il mio viso che si riscaldava ogni secondo che passava.

Sospirò con esasperazione, anche se stava ancora sorridendo, prima che improvvisamente si chinasse in avanti e afferrò il mio braccio.

"Cosa stai facendo?" chiesi mentre mi trascinava nel letto.

"Mettendo fine alla discussione più stupida e inutile che abbia mai affrontato," disse. Poi mi sorrise e prima di rendermi conto cosa stava succedendo, mi trovai sdraiato sul letto.

It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora