Sto per avere un bambino.
Venerdì, 18 Febbraio
Ventisei settimane e quattro giorniEro seduto in un tavolo della mensa a scuola, solo come al solito, con il mento appoggiato su una mano e quasi sul punto di addormentarmi. Il mio cervello stava cominciando a perdersi in pensieri insensati quando qualcuno mi toccò la spalla e tornai alla realtà.
"Huh?" dissi, la mia voce un po' rauca, mentre mi guardai attorno per qualche secondo prima di notare Liam, Zayn e Niall dietro di me.
"Stai bene?" chiese Niall. "Sembrava ti stessi per addormentare."
"Sto bene," dissi, offrendo un sorriso un po' forzato. "Sono solo stanco."
"C'è qualche problema se ci sediamo?" chiese Zayn, indicando le sedie vuote vicino a me.
"Certo che no," dissi, anche se rimasi un po' sorpreso, ma scelsi di non darlo a vedere.
Liam e Niall si sedettero sul lato opposto del tavolo mentre Zayn scelse la sedia proprio accanto alla mia. Poi cadde il silenzio mentre i tre mi guardavano con occhi curiosi e preoccupati. Dopo pochi secondi, sentendomi a disagio, tossii.
"C'è qualcosa che non va?" chiesi.
"Questo è quello che ci stavamo chiedendo noi," disse Liam, "non hai chiamato o mandato un messaggio a nessuno di noi per darci notizie sul bambino."
Abbassai il mio sguardo verso il tavolo. "Perché non ce ne sono," mormorai.
Erano passati tre giorni da quando il pugno di Harry si era scontrato con il mio stomaco ed erano tre giorni che non sentivo nessun calcio da parte del bambino. Mercoledì notte ero riuscito a dormire abbastanza bene, mi ero svegliato solo una volta dalla preoccupazione. Il mercoledì passò senza un solo movimento della vita dentro di me e durante la notte di giovedì, avevo passato quasi tre ore a parlare con la mia pancia, chiedendo al bambino di farmi capire se era vivo o no. Ma non era successo niente e quando finalmente mi addormentai quasi alle quattro del mattino, avevo sognato bambole coperte di sangue che mi fissavano con occhi assassini. Giovedì passò, ma tutto dentro la mia pancia rimase calmo come sempre. A parte tutto quello che mangiavo, perché passai l'intero pomeriggio e l'intera sera di fronte al gabinetto, rigettando qualsiasi cosa avevo dentro. Quando arrivò l'ora di andare a dormire e ancora non era successo niente, cominciai a piangere, e continuai per tutta la notte mentre accarezzavo la mia pancia gonfia e sussurravo disperati 'per favore'.
"Che significa...?" chiese Niall.
"Significa che non ci sono notizie," dissi il più facilmente possibile. "Nessuna brutta notizia e... nessuna bella notizia."
Zayn mi mandò uno sguardo disperato. "Nessuna buona notizia," ripeté. "Quindi non l'hai... sentito calciare o altro?"
Inghiottii per sbarazzarmi del nodo che mi era cresciuto in gola prima di guardare il tavolo e scuotere la testa. "No, niente," mormorai.
Nessuno disse niente per qualche secondo e alla fine alzai lo sguardo, solo per trovare tre coppie di occhi che mi guardavano.
"Devi andare a vedere un medico," disse Liam.
Scossi la testa. "Non posso."
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It Beats For Two - [Larry Stylinson - Italian Translation]
FanfictionAvere un'avventura di una notte da ubriachi fa schifo. Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo fa più schifo. Avere un'avventura di una notte da ubriachi mentre si è al liceo e si è un ragazzo è il massimo dello schifo. La...