capitolo 42 - "è il mio tutto, il mio respiro"

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I: "Cosa ?!" dico quasi senza voce
Sono letteralmente senza parole ... no, lei non può andarsene e farmi questo ... non può ... lei è il mio tutto, il mio respiro, la mia luce, il mio sentiero ... non posso vivere senza di lei.
G: "Hai sentito bene ..." mi risponde per poi scoppiare a piangere.
La abbraccio e ricomincio a pensare a tutti i nostri momenti passati insieme ... quando l'ho vista per la prima volta, durante quella diretta di Instagram che oltretutto stava guardando pure lei; quando l'ho portata a San Siro e abbiamo passato tutta la giornata insieme; quando le ho portato le sue amiche in Duomo, il giorno stesso del suo primo bacio ... era abbastanza imbarazzata perché non aveva mai baciato nessuno ed io ho avuto questo privilegio ...
A quel ricordo sorrido, ma intanto mi accorgo di avere il viso rigato di lacrime ... poi lei mi guarda stranita.
G: "A cosa stai pensando ?"
I: "Al nostro primo bacio ... te lo ricordi ?"
G: "Si ..." e sorride pure lei.
I: "Ti ricordi della piscina e di quando ti ho salvato 😏"
G: "Solo per colpa di quella Volpina ahaha si ... di Amsterdam ?"
I: "Come dimenticarlo ... dell'Emilia invece ??" gli chiedo cercando di non ferirla per quel cretino di Marco ... non abbiamo ancora fatto pace e non credo di volerla fare più ... è stato veramente stronzo, solo io posso toccare Giulia, lei è MIA.
G: "Si ... e di Noi ti ricordi ?"
I: "Di Noi ? Del nostro infinito ?"
G: "Del nostro tutto"
A questo punto mi sta mancando troppo, così la prendo e la bacio, facendola sdraiare sotto di me. Lei ovviamente non fa resistenza ma sento le mie guance inumidirsi per le lacrime di Giulia ... povero tesoro, non meriti di piangere per Noi ... per quello che abbiamo passato, per il nostro Noi.
Scostai un pochino la testa e, sempre da sopra di lei, le chiedo:
I: "Quando parti ... ?"
G: "Sembra fra un mese ..."
Cristo, ma è pochissimo tempo 😩 ... ti prego fa che passi lentamente.
I: "Dov'è tuo padre ?"
G: "Perché ?!" mi chiede stranita
I: "Ci voglio parlare"
G: "Nello studio"
Detto questo mi alzo ed entro in casa. Vado direttamente nello studio di suo padre senza bussare e mi siedo davanti a due clienti presenti nella stanza.
I: "Mi scusi, ma io e lei dobbiamo parlare"
Pa: "Ciao Luciano, non possiamo rimandare a dopo ?"
I: "No non possiamo" e intanto vedo entrare Giulia nella stanza.

Dai rega ... non vi voglio così male ... vero ?!
giuliatugnoli 🐟

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