canzone consigliata: lonely - billie eilish
ormai sono passati abbastanza giorni da quando ho lasciato Milano ed ora abito a New York, e devo dire che va benissimo qua nella Grande Mela.
ho cominciato scuola e mi sono fatta qualche amica, esco sempre di più con il gruppo di amici di Juan, ma in compenso, Jace non mi parla più.
dalla sera che siamo andati a fare un giro a Time Square e abbiamo parlato un po', non mi rivolge più la parola. non so cosa gli possa esser preso, ma da quel giorno non lo sento più.
adesso sono in giro con due uniche amiche che ho conosciuto a New York dal mio arrivo, ovvero Beatrice e Mia, e siamo a fare shopping in giro per la città.
Beatrice: "sinceramente non vedo il motivo di questo suo silenzio, però penso che tu debba parlarci"
Mia: "per me si è innamorato e si vergogna a parlarti" ammise quest'ultima con un'espressione divertita sul viso.
Io: "Mia !!" esclamai.
non è possibile che io piaccia a Jace. insomma sono qua solo da un mese e non penso che una persona possa innamorarsi in così poco tempo, conoscendomi così poco poi.
la sua assenza si è fatta abbastanza sentire. oltre a Juan, che era tuttora presente, Jace era stata una delle persone più importanti dal mio arrivo, e mi aveva aiutato un sacco ad ambientarmi.
l'unica cosa a cui potevo pensare e soprattutto sperare, era che avesse un motivo valido per non parlarmi, perché proprio non capivo il motivo di questo suo comportamento.
in questo periodo un altro enorme vuoto non colmato era quello di luciano. ogni giorno mi mancava sempre di più, più dell'aria e di ogni qualsiasi componente atmosferico che mi teneva in vita.
ovviamente non gli avevo più scritto oppure anche solo chiamato per sapere come andava ... stavo cercando di tagliare i ponti il più possibile con lui, tutto per cercare di soffrire meno, invano.
Mia: "ma dai e che male c'è ?? per me stareste molto bene insie ..." disse la mia amica, ma si fermò prontamente guardando alle mie spalle.
Io: "insieme ?? penso proprio che saremmo una delle peggiori coppie del pianeta, visto che Jace mi odia e nemmeno mi rivolge la parola ... e poi per di più a me non interessa una persona egocentrica come lui, cosa che si può determinare dal nostro primo incontro" ammisi guardando le facce sconvolte delle mie due amiche.
x: "chi è che dovrei odiare ?" chiese una voce dietro di me, facendomi raggelare il sangue nelle vene.
ecco come si spiegavano le facce delle mie amiche. dietro di me c'era proprio lui, colui che per settimane mi aveva evitato palesemente, per non so quale scusa.
mi voltai e lo vidi. mi faceva uno strano effetto rivederlo dopo tutto questo tempo, e lui sembrava pure abbastanza divertito dalle espressioni delle mie amiche, tanto che rideva sotto i baffi.
presi quel poco di coraggio che mi rimase e aprii bocca, nonostante non mi stesse neanche degnando di uno sguardo:
Io: "parlavamo di me, e di come tu mi possa odiare così tanto da nemmeno considerarmi più" dissi lasciandolo senza parole.
abbassò lo sguardo su di me e con sguardo leggermente confuso mi chiese:
Jace: "davvero tu pensi che io ti odi ?"
Io: "certo che lo penso !! è quello che mi stai dimostrando da praticamente un mese !!"
Bea: "scusate, non vorrei interrompere la vostra discussione, ma mi sono appena ricordata che ..." disse la mia amica prendendo una pausa per riflettere "ho un'impegno super importante a cui non posso proprio mancare ... assieme anche a Mia" disse indicando la mia amica
Mia: "ma di cosa stai parlando, non mi pare di aver alcun impegno ..."
Bea: "zitta Mia, seguimi che il tempo passa e scorre veloce" disse la mia amica trascinando la coetanea per una manica, lasciando me e Jace soli.
appena le mie amiche furono ad una debita distanza per scambiare qualche parola con il ragazzo in piedi di fronte a me senza che venissimo disturbati, lo guardai storto con una rabbia enorme.
Io: "speravi di rincontrarmi presto? no perché a quanto pare, a me non sembrava"
Jace: "cosa te lo fa pensare?"
Io: "forse il fatto che tu mi abbia palesemente ignorato nell'ultimo mese e abbia fatto di tutto per evitare la mia presenza" dissi tutto ad un fiato.
Jace: "senti, so che può sembrare strano, ma ho avuto parecchio da fare e ho preferito non avvicinarmi troppo a te, perché avevo paura di ferirti, dato che ti sei trasferita da poco dall'Italia" mi confessò
Io: "wow, compimenti. bellissima dimostrazione di amicizia, bravo" lo canzonai con un applauso
Jace: "ehi, non montarti troppo la testa eh. sappi che ci siamo appena conosciuti"
ecco che succedeva di nuovo. qualcuno mi stava respingendo, rendendo il mio cuore sempre più fragile e facendomi cadere a pezzi.
Io: "si, hai ragione, scusami. ho dato troppa confidenza ad una persona che potevo considerare amica, ma a quanto pare mi sbagliavo"
mi voltai e camminai velocemente verso la prima stazione della metro nelle vicinanze, per correre a casa il più presto possibile.
mi lasciai Jace alle spalle, rimasto a fissarmi andare via senza alcun dubbio di ciò che gli si era appena presentato davanti agli occhi.
arrivata in metro presi il primo treno della Red Line e, salita sul mezzo, mi sedetti vicino ad una signora stramba.
tirai fuori il telefono e, nonostante in Italia fossero le tre di notte con il fusorario, chiamai l'unica persona che avevo bisogno di sentire in quel momento.
dopo tre squilli rispose al telefono e riconobbi subito la sua voce familiare.
Lu: "Giulia ... quanto tempo" rispose lui con una voce mezza stupita e mezza addormentata.
Io: "ciao Lu" dissi con la voce mezza strozzata dal pianto.
Lu: "piccola no ti prego non piangere ... non stare così male. cos'è successo? vuoi raccontarmelo?"
Io: "Lu mi manchi un sacco, non riesco a sopportare la distanza che c'è fra noi ... ho assolutamente bisogno di abbracciarti e di vederti"
Lu: "anche io ho bisogno di averti qua nelle mie braccia. qui, ora, in questo preciso istante"
Io: "mi manchi tantissimo Lu ... non so se riuscirò ancora a sopportare tutto questo dolore" cercai di dire, singhiozzando sempre di più.
Lu: "no per favore, non piangere. così mi fai stare solo peggio. lo sai che pure io ci sto male, giorno per giorno. ogni momento è vuoto senza averti al mio fianco, senza poterti baciare ogni volta che lo desidero"
Io: "Lu ti prego, ho bisogno di te"
Lu: "anche io piccola, ho bisogno di te più di quanto credi ..."
*spazio autrice*
sono tornata amici 🤫 scusatemi per la lunghissima assenza, ma ora dopo innumerevoli giorni, ho sentito la necessità di continuare a scrivere e sono appunto qua per portare avanti la storia di Giulia e Luciano. fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, ci sentiamo presto 💘giuliatugnoli
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Il suo sorriso
FanfictionGiulia è una semplice ragazza di 14 anni. Deve seguire i suoi genitori che per lavoro hanno ottenuto un trasferimento nella prestigiosa città di Milano. La vita nella nuova città all'inizio le sembra triste e senza molti scopi. Poi per caso in una s...