capitolo 8 - "giornata a san siro"

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Mi svegliai con dei raggi di sole sulla faccia, che entravano dalla finestra. Ero di buon umore ... oggi sarei dovuta uscire con Luciano. Andai nella cabina armadio e decisi di mettermi una felpa corta e grigia, dei pantaloni verdi militari con delle tasche e delle cerniere e le mie superstar verdi. Mi misi un po' di mascara e mi feci la piastra. Dopodiché scesi le scale e andai al piano di sotto dove mia mamma mi aveva preparato delle fette biscottate con della marmellata. Mangiai in fretta e andai di sopra per prendere il telefono. Intanto suonarono al campanello. Mia mamma aprì ed era Luciano. Mi chiamò e scesi le scale.
L: "Buongiorno"
I: "Giorno"
L: "Usciamo ?"
I: "Certo"
Uscimmo e appena ci chiudemmo la porta alle spalle mi mise un braccio intorno alla vita e mi diede un bacio sulla guancia. Arrossii.

"Ehehe ti piace"

"Si dai forse un po'"

L: "Ti posso portare in un posto ?"
I: "D'accordo"
Prendemmo la metropolitana e scendemmo alla fermata "San Siro". Io in quel momento stavo per piangere dall'emozione. Erano ormai sei mesi che non andavo a San Siro e l'idea che mi ci avesse portato Lu, era una gioia immensa.
I: "Oddio Lu, non dovevi !"
A quel punto, gli saltai addosso e lo abbracciai. Lui ricambiò l'abbraccio e mi diede un bacio sulla guancia.
L: "Ho scoperto che sei milanista e visto che lo sono pure io, ho deciso di portarti a San Siro".
I: "Ma non dovevi scomodarti così tanto !"
L :"Si invece"
Guardai l'ora e vidi che erano le undici e mezza.
L: "La partita Milan-Inter inizia a mezzogiorno e mezza quindi possiamo fare un giro"
Passeggiammo nel quartiere intorno allo stadio e quando mancava un quarto d'ora alla partita entrammo nello stadio. I nostri posti avevano una visuale mozzafiato. Feci qualche foto con il mio telefono e una o due con la Polaroid. Poi la partita iniziò e nel primo tempo Locatelli segnò un goal, e nel secondo tempo Bacca ne segnò un altro. La partita finì 2-1 perché all'ottantanovesimo Icardi fece un goal su punizione ... Uscimmo dallo stadio ed erano le tre.
L: "Ti va se andiamo a mangiare a qualcosa ? Io sto morendo"
I: "Va bene"
Prendemmo la metro e mi portò in una pizzeria lì vicino. Durante il pranzo parlammo del più e del meno e lui si offrì di pagare.
I: "Dai per favore, mi hai già offerto un sacco di roba, ora tocca a me !"
L: "No, se mi sono offerto di pagare io, te non devi tirare fuori il portafoglio"
Uscimmo dal ristorante e prendemmo la metro per tornare a casa. Mi accompagnò in casa e lo feci entrare. Eravamo in casa da soli perché mia mamma e mio papà erano andati a fare la spesa (come potete immaginare, dopo l'arrivo a Milano il frigo era vuoto e quindi ...). Gli mostrai la mia camera.
I: "Ecco questa è la mia camera"
L: "Ma che bella che è"
I: "Senti, ti devo confessare una cosa"
L: "Dimmi"
I: "Spero però, che questo non incida sulla nostra amicizia"
L: "Tranquilla ti prometto che non inciderà su niente"
E a quel punto mi abbracciò. Io quasi fra le lacrime per la nostalgia del mio paese, di tutti i miei amici e della mia vita, decisi di dirglielo.
I: "Ecco io ...

Ciao a tutti !!
Come promesso un capitolo più lungo del solito !! Mi raccomando mettete una stellina e secondo voi cosa dirà Giulia a Luciano ? Boh ... lo scoprirete solo leggendo !!
giuliatugnoli 🌈

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