il mio disastro sei tu, jamie mcguire

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Il Mio Disastro Sei Tu non è che la medesima storia del primo libro narrata però dal punto di vista del bad boy per eccellenza; Travis "Mad Dog" Maddox.

E tuttavia, in questo romanzo c'è molto, molto di più: la giostra tra i pensieri che animano il mondo di Travis, una maggiore presenza dei migliori amici Shepley e America, una conoscenza più approfondita dei fratelli Maddox, ma soprattutto il prologo strappalacrime e l'epilogo emotivamente devastante, fanno di questo libro quasi un romanzo diverso, molto più appassionate, divertente e completo del suo meraviglioso predecessore.

Entrare nella testa di Travis, vivere la storia con i suoi occhi ed immergersi nei suoi pensieri è stata un'esperienza travolgente.

Fin dalle primissime righe si viene catapultate nell'universo emotivo di questo ragazzo impulsivo e irruento, che, in seguito alla tragica e prematura morte della madre, è cresciuto nella convinzione che l'indifferenza e la rabbia siano più semplici da gestire e da controllare, che non si vuole concedere di provare sentimenti profondi e che vive una vita sempre al limite perchè è il modo più semplice per esorcizzare il dolore.

Travis vive seguendo la sua personale filosofia di "sfruttare gli avvoltoi" fino al giorno in cui nella sua vita non compare la piccola colomba dagli occhi grigi e dal cardigan rosa, Abby Abernathy, da lui stesso soprannominata Pigeon/Pidge (colomba, appunto).

Da quel momento, da quell'incontro in un sudicio scantinato, tutto cambia, ed anche se Travis rappresenta esattamente il tipo di ragazzo da cui Abby avrebbe dovuto essere protetta, per lui non esiste nient'altro, nulla ha più importanza, Abby è la donna per cui vale la pena combattere, è la ragazza che gli permette di essere all'altezza delle aspettative della madre. Insieme, Travis ad Abby, sono un composto combustibile, un'entità instabile sempre pronta ad esplodere e credetemi, vivere gli alti e bassi della loro storia, gli sbalzi umorali di Pidge, i suoi comportamenti infantili ed irrazionali attraverso gli occhi di Travis è stato uno strazio, emotivamente devastante.

Perché Travis, pur con la sua rabbia nelle vene, con i suoi atteggiamenti da bad boy e la sua fama da seduttore è fatalmente e irrimediabilmente innamorato di lei, la ama in modo incondizionato e totale, la ama anche se pensa di non esserne all'altezza, la ama anche se è consapevole che gli spezzerà il cuore, la ama a tal punto da essere disposto a lasciarla andare pur di non incasinarle la vita.

Dal momento in cui la conosce, Travis non è in grado di concepire una vita senza di lei, per la prima volta nella sua vita ha trovato una persona di cui gli importa veramente e l'estremo bisogno che ha di lei lo spinge a volte a comportarsi in modo irruento ed irrazionale.

I suoi eccessi d'ira però, così come le sue sbronze colossali non sono mai ingiustificati, Travis si massacra emotivamente e fisicamente, sfoga la sua frustrazione sugli altri e su sé stesso, ma lotta, lotta sempre, non smette mai di combattere per la sua Pidge, perché lui sa che le loro anime sono destinate ad appartenersi, lei è la sua migliore amica e la sola donna che lui abbia mai amato dopo la morte della madre.

Detto questo, esattamente e ancor più veramentemente a quanto mi era successo in "Uno Splendido Disastro", non so quante volte avrei voluto letteralmente sparare a quello stupido piccione di Abby... anche se alla fine si redime e finalmente si convince che Travis sia un uomo meraviglioso e unico nel suo genere, per tutto il tempo, con i suoi giochetti, le sue ripicche, le sue paranoie non fa che mortificare il povero Travis, non la smette di calpestargli il cuore riducendolo ad uno straccio, un uomo senza orgoglio, quasi uno zerbino, l'ombra di sé stesso.

Se avete mal sopportato Abby nel primo libro, in questo vi assicuro che l'istinto di strozzarla è sempre dietro l'angolo!! Alla fine però, l'antipatia per l'odioso volatile è ampiamente ricompensata da un finale deliziosamente strappalacrime nel quale ritroviamo Travis ed Abby ancora insieme dieci anni dopo al loro incontro.

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