alfredo, valentina d'urbano

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Se prima ho detto che il personaggio di Alfredo non è stato abbastanza sviluppato in " Il rumore dei tuoi passi ", qui l'autrice mi legge nella mente e scrivve tutto quello che ho immaginato nella storia precedente.

Bisogna innanzitutto precisare che Alfredo non è il seguito de Il rumore dei tuoi passi, né la stessa storia raccontata da lui (sì proprio lui), piuttosto è un prequel, uno spin-off, per usare i termini del genere. È la storia della breve infanzia di Alfredo, del suo arrivo alla Fortezza e di Bea bambina. Come se fosse destino, come se, per citare altro, ogni passo che lui ha fatto da quando è al mondo è stato un passo verso di lei (è un Nicolas Sparks rivisitato, ma questa è un’altra storia).
Lo stile non tradisce mai, intenso, molto introspettivo, carico di emozioni e ripercussioni, di tragico ma anche di romantico, di passioni. Alfredo viene un po’ spiegato, ma senza esplicitarlo, per quello che sarà poi, o per quello che è stato prima, nel romanzo intendo. Ci è stato regalato un suo ritratto, perché è di questo che si tratta infondo, di un regalo che la D’Urbano ci ha fatto, a tutti noi, anche a sé stessa perché alcuni personaggi se li ami non muoiono mai, ti aspettano per sempre.

Lo sapete poi cosa mi è piaciuto molto? Che ha voluto cogliere un lato inedito, che ha raccontato qualcosa di mai toccato prima, che ha fatto più che rievocare un personaggio, o farne un ritratto, lo ha anche resuscitato come un nuovo personaggio, diverso e uguale. Uguale in quel suo amore per Beatrice, solo che non lo sa ancore che è di amore che si tratta; uguale in quella sua forza, o piuttosto ferocia, che non sarà mai uguale a quella di Beatrice, ma complementare. Diverso perché forse tutto ciò che gli sta accadendo non lo ho ancora segnato così profondamente, e quelle mancanze che lui non riesce ad accettare, non si sono ancora trasformate in una ricerca di conforto in Beatrice.

Che altro posso dire…è un esperimento ben riuscito. Non uno di quei telefilm che se li prolunghi non saranno mai come alla prima stagione, ma è stato un ritorno con maestria e delicatezza. Se avete già letto il romanzo scommetto che avrete già letto anche questo racconto, altrimenti era solo perché non sapevate della sua esistenza, vero?? Se non avete letto il romanzo invece vi invidio. Perché potrete leggere prima questo racconto, avere un assaggio che prospetta molto molto di più.

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