Capitolo 1.

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La giornata non è iniziata malissimo oggi, stranamente non si sentono rumori, e la cosa è a dir poco sospetta sapendo che qui anche quando dormono riescono a litigare e urlare. Come se avessi in casa due bambini capricciosi.

Guardo la sveglia sul mio comodino e sono solo le 8:30 del mattino.

Siamo a fine Luglio e il caldo è a dir poco asfissiante, per questo sono rimasta chiusa nella mia bella e tranquilla, soprattutto tranquilla, cameretta con tanto di aria condizionata che Alessandro in camera sua non ha.

Ha tentato più volte di fregarmi la stanza, ma non ci è mai riuscito.

Questo è forse l'unico posto in cui posso avere un po' di privacy, per quanto possibile.

Ho un letto matrimoniale tutto per me al centro della grande stanza, a destra del letto c'è un comodino di legno molto chiaro, mentre sulla sinistra, accanto alla finestra, c'è la mia scrivania, dove ho il computer e tutte le mie fotografie.

Le pareti sono dipinte di color glicine, dove sono appese diverse fotografie con i miei genitori, quando eravamo ancora una vera famiglia.

Questa è ancora la disposizione della camera che scelse mia madre, con gli stessi mobili, gli stessi colori.

Io ho solamente appeso una serie di fotografie sulla parete dietro il letto, così da poterle ammirare ogni volta che entro qui.

Ho un grande armadio, una cassettiera e tantissimi vestiti, la cui metà forse avrà ancora il cartellino.

Afferro il cellulare che avevo lasciato il carica ieri sera accanto a me, lo accendo e nessun messaggio.

Sono stata scaricata da un ragazzo circa un mese fa e ogni giorno ho sempre la speranza che ritorni da me, invece nulla. Ha preferito tradirmi con la mia migliore amica. Quindi adesso posso definirmi completamente sola.

Decido di mettere fine alle mi paranoie mentali e di andare a prepararmi una abbondante colazione rigenerate a base di caffè macchiato, cornetto al cioccolato e tanti biscotti.

Oggi ne ho davvero bisogno.

Esco dalla stanza ancora in pigiama e trovo le fidanzate dei miei fratelli a parlare sottovoce davanti la porta del bagno, con addosso le magliette dei rispettivi fidanzati che lasciano intravedere cosa hanno sotto.

Ecco perché sono così silenziosi stamattina.

Alzo gli occhi al cielo e faccio finta di essere troppo assonnata per vederle ridacchiare su quello che le è successo. E poi sono troppo prese dalle chiacchiere per accorgersi della mia presenza alle loro spalle.

Entro in cucina dove Carol mi ha già preparato tutto.

"Buongiorno sorellina, dormito bene?"

Anche lei è strana oggi, in 18 anni questa è la prima volta che mi chiama sorellina, è la prima volta che prepara la colazione sorridente senza lamentarsi di essere sfruttata essendo la ragazza più grande, è tutto una scoperta.

"Stai male per caso?" domando io ironicamente e cogliendomi di sorpresa scoppia in una fragorosa risata.

"Sto alla grande, oggi abbiamo ospiti. Verrà Luca a pranzo"

Ecco svelato il segreto.

Non l'ho neanche visto ma so già che sarà una di quelle persone che troverò gironzolare per casa ogni giorno.

"Sono contenta"

Lei annuisce e continua a fare quello che stava facendo.

Okay, sono felice che si sia fidanzata, a differenza di Alessandro e Lorenzo lei non ha mai portato nessun ragazzo a casa, anzi, credo che questo sia il primo vero fidanzato per lei, le altre si possono identificare come banali storielle tra adolescenti.

Poi lei quando trova l'amore cambia completamente, qui tutti si trasformano, a differenza mia, io resto sempre uguale, anzi, dopo ogni delusione divento sempre più forte con il tempo, perché cerco di non ripetere più gli stessi errori.

Finisco di mangiare e ritorno in camera, devo ancora sistemare delle fotografie che ho fatto l'altra sera.

"Mi raccomando, alle 12 in punto dovete essere già tuti pronti, Luca è puntuale e non dovete farvi trovare in pigiama, chiaro?"

Strilla come sempre dalla cucina.

Tutti in coro rispondiamo di sì.

Però io voglio rilassarmi ancora un po'.

Accendo lo stereo e faccio partire la musica, non mi importa cosa, l'importante è che mi dia la carica per affrontare questa lunga, anzi, lunghissima giornata.

Prendo la mia polaroid dalla scrivania, e ovviamente le cartucce sono finite.

È sabato mattina e i negozi dovrebbero essere aperti.

Velocemente mi cambio i vestiti, indossando un pantaloncino di jeans e un top. Prendo la borsa con i soldi ed esco.

"Dove vai signorina?" ed ecco che sono stata sgamata da Carol, che mi viene incontro con un mestolo in mano e il grembiule sporco di pomodoro e farina intorno alla vita.

"Ho finito gli scatti della polaroid, torno subito"

"Se non torni in tempo-"

Non la ascolto neanche, sono già fuori la porta.

Vado al negozio più vicino e prendo altri 40 scatti, così credo di star bene circa un paio di mesi.

Lorenzo lavora dal lunedì al venerdì e ogni settimana mi dà come una paghetta per poter uscire a mangiare fuori con i miei amici. Ma dato che non ho amici conservo quei soldi per le fotografie.

Carol lavora qualche volta la sera come cameriera, mentre Alessandro... Alessandro non fa nulla con la scusa di dovermi controllare mentre sono a casa.

Io appena l'estate sarà finita cercherò un lavoro.

Prendo il telefono per vedere se ho delle chiamate, e mi accorgo che effettivamente ci sono, e sono anche tante.

Sono le 12.30, Carol questa volta si incazzerà sul serio.

Corro verso casa, non mi ero accorta di aver passato tanto tempo a passeggiare guardando vetrine dei negozi.

È la prima volta che corro così, oggi è una giornata piena di novità.

Arrivo a casa immediatamente, apro la porta con le mie chiavi, cercando di non fare rumore, ma ovviamente mi ritrovo una schiera di persona che mi aspettano davanti la porta.

"Ti avevo detto di tornare per le 12" mi rimprovera Carol fulminandomi con lo sguardo non potendo urlare per la presenza di Luca.

"Il negozio qui dietro era chiuso e sono andata lontano"

"Sei irrecuperabile, tu e le tue fotografie"

Ed ecco che interviene Luca.

"Dai tesoro non fa niente, anche io ho un fratello che ha una passione come la sua, posso capirla perfettamente, non preoccuparti"

Si volta verso di me facendomi l'occhiolino ed io ricambio con un sorriso.

Devo dire che questo ragazzo mi è già simpatico.

E poi se suo fratello è carino tanto quanto lui potrei anche farci un pensierino.

Se mia sorella potesse ascoltare i mie pensieri sul suo ragazzo e su quello che tecnicamente dovrebbe essere suo cognato mi caccerebbe di casa sul serio.

Ciao a tutti  ❤❤❤
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