Capitolo 8...parte 2

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I giorni continuano a passare...vuoti...senza nulla di nuovo o di entusiasmante. La situazione non intende cambiare. Arrivano costantemente messaggi da Riki e da Alex. Ma a nessuno dei due intendo rispondere fino a quando non avrò capito cosa provo e cosa voglio nella mia vita.
Può apparire semplice...ma ritrovarsi in queste circostanze è abbastanza duro e complicato.  Non so più cosa sto facendo...se è tutto giusto oppure tutto estremamente sbagliato.
Vorrei che qualcuno bussasse alla mia porta con in mano una lettera, nella quale trovare la risposta a tutte le mie domande e dubbi. Ma purtroppo non siamo in un film o in un libro incantato, quindi nulla di tutto questo accadrà mai nella mia miserabile vita da ragazza contesa.
Okay, sembrerei pazza a rifiutare una persona come Riccardo, un ragazzo desiderato da migliaia di ragazze. Ma non è questione di fama...è questione di cuore. E il mio cuore è ancora abbastanza scosso da tutto quello che ho passato.

Decido di dedicarmi alla cucina, ai dolci soprattutto.  Dicono che il cioccolato aiuta a far tornare la felicità.  Quindi meglio fare anche questo tentativo pur di non pensare a ciò che mi circonda.

Dai biscotti alle ciambelle, se continuo di questo passo posso aprirmi una pasticceria all'ingresso di casa mia.

Carol è a lavoro, e non tornerà prima di un paio di ore insieme a Luca. Ho tutto il tempo per sistemare la casa. Sembra dia appena esplosa una bomba di farina.

Lavo tutto, per poi togliere i vestiti imbrattati e dirigermi in bagno non curandomi di essere solamente in intimo, dato che sono sola.

Aproil getto della doccia, e mi ci posiziono sotto lasciando che l'acqua scorra sul mio corpo, lavando via il cibo e soprattuttoi pensieri.

Per quanto possa fingeredi stare bene, nel profondo provo solo dolore. Dolore emotivo che non si può spiegare.

Credo siano passati una ventina di minuti, quando sento qualcuno provare ad aprire la porta del bagno che fortunatamente ho chiuso a chiave.
Forse mia sorella è rientrata prima.

Tampono l'asciugamano tra i capelli dopo averli diatricati con la mia spazzola viola.  Ne avvolgo una più grande intorno al corpo, per poi uscire dalla cappa di vapore che si è creata qui dentro.

Il mio cuore perde un battito.
Riki è appoggiato allo stipite della porta proprik difronte a me. Difronte ad una me senza nulla al di sotto di questo asciugamano.

Tento di far uscire qualche parola ma senza ottenetr risultati...

Senza dire nulla...si precipita su di me...afferra il mio viso tra le sue mani...e mi bacia con prepotenza...lasciando così cadere l'unico "indumento" che avevo sul mio corpo.

Chiudi gli occhi e scatta. |Riki|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora