Capitolo 39.

580 53 19
                                    

POV Riki.

Non doveva scoprirlo così.

Ho fatto una cazzata. Andreas ha fatto una grandissima cazzata colossale.

È appena salita su quel taxi per tornare a casa ed io non l'ho fermata.

Sono un codardo.

Il bacio che ci siamo dati è stato diverso. Più triste. Più maliconico. Ho paura di sbagliarmi, anzi, spero di sbagliarmi, ma sembrava un bacio d'addio.

Torno da Andre che è ancora seduto al tavolino, mortificato per quello che aveva detto.

"Dov'è?" Domanda alludendo a Dali.
"È andata via in taxi"

Lui guarda in basso e sospira dispiaciuto.

"Amico mi dispiace. Non pensavo che non sapesse nulla"

Alzo le spalle perché non ho altro da aggiungere.

Gli faccio cenno di seguirmi. Voglio parlare ancora con lei. Di persona però.
Al cellulare non risponderà mai.

Saliamo su un taxi e in poco tempo arrivo a casa sua. Luca è già tornato a casa, la sua macchina non è qui.

Busso il campanello ed è Carol ad aprirmi.
Anche lei ha lo sguardo triste.

"È tornata vero?" Domando speranzoso. Non si sa mai cosa possa fare una ragazza dal cuore spezzato.

"È in camera sua" sussurra.

Lascio Andreas con lei a parlare, mentre io mi dirigo fuori la porta della sua camera.
Busso ma nessuno risponde.

Riesco a sentire urla soffocate dai singhiozzi, cosa che cadono ovunque...
Sento lei, tutta la sua tristezza che invade anche me facendomi quasi piangere.

Insisto a battere i pugni contro la porta.

"Dali ti prego aprimi" sussurro più a me stesso che a lei nella speranza che tutte le mie speranze di rivederla si avverino.

Adesso solo silenzio. Non sento più nulla. Credo che finalmente si sia accorta che sono solo per lei.

Vorrei tanto che aprisse questa porta, voglio abbracciarla. Voglio sentire il suo profumo, voglio averla tra le braccia come il primo giorno, non riesco più a sopportare tutto questo.
Ho sbagliato tutto.
Non ho fatto in tempo a dirle che volevo diventasse la mia ragazza, volevo poterla sentire mia, mia mia e solo mia.
Poterla abbracciare sempre, ogni volta che voglio senza chiederle il permesso di potermi avvicinare a lei.
Sentire le sue labbra sulle mie, fino a quando il cervello non andrà in fumo e avrà assimilato il suo sapore.

Sento dei passi. Chissà cosa sta facendo...cosà starà pensando.

La mia piccola.

Anche per me è strano dirlo, però è così, è la mia piccola Dali. La amo come forse non ho amato nessun' altra.

Abbasso sguardo e vedo uscire dalla porta una fotografia.

Una mia fotografia. Non ricordo quando me l'ha scattata ma è fantastica.

Ha scritto sotto una frase...

"Le cose belle finiscono sempre"

Continuo a rigirarla tra le mani, a osservarla.
Anche questa profuma di lei.

È a dir poco assurdo.
Prendo un respiro profondo e inizio a parlare anche se forse potrei pentirmi di averlo chiesto se inizio ad immaginare la sua risposta.

"Le cose belle finiscono sempre solo che siamo noi a volere che finiscano. È quello che vuoi?"

Mi batte forte il cuore e mi tremano le mani...sempre e solo silenzio.

Ciao ❤❤❤
Ecco un altro pov di Riki.
Scusate se il capitolo è corto ma poi capirete il perchè..non potevo aggiungere altro.
Fatemi sapere nei commenti ❤
Al prossimo capitolo❤

Ps. Abbiamo superato i 7k 🎉

Chiudi gli occhi e scatta. |Riki|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora