Capitolo 10.

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Finalmente mi sveglio...sento gli occhi gonfi e la testa come se stesse per esplodere da un momento all'altro.
Vedo che la finestra è leggermente aperta per far entrare la luce. Percepisco il fresco dell'aria condizionata. Mi siedo e noto che non sono nella mia camera, questa non è casa mia... le pareti sono azzurre, molto chiare, il letto è matrimoniale e ci sono delle lenzuola blu notte.
Mi volto e non sono neanche sola in questo letto. Riki dorme beatamente al mio fianco. Indosso una maglietta larga e sulla sedia davanti alla scrivania difronte a me è posato il vestito che indossavo ieri.
Resto così per un po' fino a quando non ricordo quello che è successo...ho bevuto troppo ieri sera, poi ricordo che mi ha portata in macchina e da lì vuoto totale.
Sicuro Carol sarà nella camera con Luca. Se Alessandro e Lorenzo ci avessero viste tornare a casa in questo stato sono sicura che sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale.
Il letto si muove e Riccardo si passa una mano sugli occhi per poi aprirli.

"Ti sei svegliata finalmente" dice con la voce ancora impastata dal sonno.
Annuisco perché davvero non ho neanche la forza per parlare.

"Resta qui, vado a prendere una pillola per il mal di testa..."
Si tira su ed è senza maglietta. Indossa solo i pantaloncini.
Sento le guance andare a fuoco per la vergogna...e se mi ha vista senza vestiti? Alla fine credo sia stato lui a cambiarmi ieri notte.
Che vergogna, vorrei sprofondare.
Torna con in mano un bicchiere d'acqua e la pillola. Finalmente tra un po' dovrei star meglio.
Lui torna a distendersi accanto a me, continuando a fissare il soffitto.
Io invece prendo tutto il coraggio che ho e inizio a parlare.

"Puoi dirmi cosa è successo ieri? Non-non ricordo" abbasso lo sguardo mentre parlo. Mi sento in imbarazzo e mi vergogno di me stessa per essermi affidata all'alcool per dimenticare.
"Ieri sera hai bevuto troppo, e quando siamo tornati in macchina ti sei addormentata. Così io e Luca abbiamo preferito portarvi qui, così ti ho messo questa maglietta per farti stare più comoda. Tutto qui"
Lo racconta con una tranquillità da far paura...
"Mi hai vista senza...senza...i vestiti?"
Che imbarazzo...sto morendo dalla vergogna.
"Ero brillo anche io, quindi tranquilla che non ho visto niente di niente"
Butto fuori l'aria che avevo nei polmoni, rendendomi conto solo adesso di aver trattenuto il fiato.
"Non avresti dovuto bere così tanto"
Adesso cosa fa? Il fratello protettivo? Che poi neanche mi conosce.
"Bevo quanto voglio" rispondo infastidita, forse perché in parte, ma solo in parte, ha ragione.
"Io lo dicevo per te" risponde alzandosi ad io annuisco. Si avvicina alla sua scrivania e apre un cassetto. Estrae non so Cosa, perché è di spalle a me. Si volta e mi porge una foto.
No...ancora foto....
Sono io che dormo, con il volto Tranquillo, illuminato da uno spiraglio di luce che passava dalla finestra.
Sotto c'è scritto "... e non la smetto"
Affiancate alle parole delle altre foto dovrebbe venir fuori "TI GUARDO ... e non la smetto".
"Tu sei fuori di testa!" Gli urlo in faccia.
"Cosa ho fatto di male?" Sentirlo così calmo mi fa innervosire ancora di più.
"Devi smetterla di scattarmi foto senza dirmi niente, di lasciarmi messaggi Così, da dover collegare, devi smetterla di comportarti un giorno in un modo e un altro giorno in un altro!!! Finirai col farmi impazzire"
Ride, ride alle mie parole.
Okay, è ufficiale, è uno come tanti, uno stupido di turno.
Mi alzo dal letto senza dir nulla e provo ad uscire dalla stanza, solo che lui in uno scatto fulmineo mi afferra il polso facendomi girare e avvicinare a lui, facendo aderire il mio petto contro il suo.
Porta una mano tra i miei lunghi capelli sciolti, per tenermi ferma, mentre mi abbraccia.
"Mi dispiace" sussurra ed io mi rilasso, poco, ma mi rilasso.
"Perché sei così?" Domando sempre Io, sussurrando.
"Non sono cattivo, non ti scatto foto per cattiveria, ma solo per farti capire delle cose"
"Cosa?" Voglio saperlo.
"Lo capirai da sola, davvero. Non scappare da me Dalila. Me lo prometti?"
Annuisco contro il suo petto e sento che aumenta la presa su di me.
Il suo cuore batte...batte...forte? Fortissimo? Credo proprio di sì.
Se lui vuole che io scopra cosa vuole dirmi lo farò, ma deve diventare qualcosa di naturale, non forzato come è stato queste volte.
Mi allontano da lui, apro la porta della stanza e lo sento sussultare.
"Vai già via?" Ha la faccia da bambino alla quale sono state appena sottratte le caramelle.
Scuoto la testa in segno di negazione.
"In realtà andavo in bagno.."
Annuisce e si avvicina a me.
"Io vado a preparare la colazione"
Chiudo la porta del bagno, che è davvero grande, tutto colorato, color pesca, e mi guardo allo specchio. Ho un aspetto orribile. Le occhiaie, i capelli arruffati. Un orrore. Il trucco che avevo ieri sera è completamente sbavato. Lavo il viso con un po' di sapone, per togliere tutto questo pasticcio.
Adesso ho un aspetto più decente.
Torno in cucina e trovo Riccardo ai fornelli, Carol e Luca seduti al tavolo.
"Buongiorno" dico ai due ragazzi.
"Buongiorno sorellina, dormito bene?" Mi guarda con occhi maliziosi, chissà a cosa starà pensando.
"Tu?" Faccio la stessa cosa io. Lei ride....ha dormito più che bene.
Mi siedo senza dire nulla fino a quando Riki non mi lascia davanti un bicchiere di latte macchiato con il caffè, come se sapesse con cosa faccio colazione.
Tutti iniziamo a parlare, fino a quando non suonano il campanello della porta di casa.
Luca apre e... sono i miei fratelli.

Ciao !!!
Allora? Cosa ne pensate? Comunque volevo avvisarvi che l'aggiornamento di sabato è rimandato a domenica, perché domani non ci sono tutto il giorno e non posso scrivere ❤❤❤
Vi voglio bene !!!!❤

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