Capitolo 4.

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Domenica. Uno dei giorni della settimana in cui si dovrebbe stare rilassati per poi uscire con gli amici e divertirsi...

Invece sono qui, nella mia stanza alla ricerca della tranquillità che non c'è.

Alessandro e Lorenzo stanno ancora litigando per la storia di Luca e di suo fratello. Iniziano con i loro complessi di gelosia per le loro ragazze e cose così.

Camilla ovviamente cerca di tranquillizzare Lorenzo, mentre Sara tranquillizza Alessandro. Con scarsi risultati, ma almeno qualcosa cercano di fare.

E adesso silenzio. Tiro un sospiro di sollievo e mi lancio sul letto finalmente.

Ma la cosa dura poco, perché subito fanno irruzione nella stanza mia sorella con Camilla e Sara, sommerse di vestiti, piastre per capelli, trucchi e scarpe.

Okay questo è inquietante. Sono così disperata che le altre persone devono trovarmi un fidanzato?

Forse sì, lo sono. Ma ho sempre avuto l'idea che quando deve arrivare arriverà senza bussare alla porta di casa mia.

"Iniziamo!" esclamano tutte contemporaneamente.

La situazione qui ci sta sfuggendo di mano.

"Frena" urlo io e tutte si bloccano.

"Ma non dovevano venire a cena?"

So già la risposta che avrò, ma la speranza che non sia così c'è sempre.

"Abbiamo anticipato al pranzo così possiamo passare più tempo tutti insieme" risponde Carol con sguardo alquanto malizioso.

Ecco appunto...la risposta era quella che avevo pensato.

Ormai non posso fare altro che abbandonarmi nelle loro mani, anche perché forse in questo modo si calmeranno prima.

Dopo due lunghe ore sono pronta... ho lottato contro di loro per non indossare un vestito sfarzoso, si sono limitate ad un paio di shorts di jeans a vita alta e un top in pizzo rosa chiarissimo.

Hanno insistito per arricciare i miei capelli, e ci sono riuscite, e per truccarmi in una maniera che io definisco eccessiva.

Se mi guardo allo specchio a stento mi riconosco. Non sembro più io, completamente differente.

È quasi ora del loro arrivo e finalmente hanno lasciato libera la mia stanza perché dovevano finire di cucinare.

Continuo a fissarmi, e dato che questo è un evento più unico che raro – non sono una che si trucca molto – prendo la mia polaroid e scatto una foto davanti lo specchio.

La mia prima foto così, quel Riccardo mi ha fatto rendere conto che dopotutto non è sbagliato fotografare se stessi.

Com'è possibile che una persona senza neanche parlare possa trasmetterti qualcosa? Sembra una cosa assurda, ma lui ci è riuscito benissimo nonostante la sua stranezza nel fare questa cosa.

Metto tutto in ordine e sento il campanello suonare. Il cuore mi batte fortissimo, mi sento agitata, nervosa, ansiosa, felice, non so neanche se la felicità esista davvero.

Sento voci provenire dall'altra stanza, solo una porta mi separa da lui.

Mi guardo per l'ultima volta cercando di farmi coraggio. Prendo un bel respiro profondo solo per cercare di nascondere il fatto che io so già chi sia lui.

Afferro il cellulare che per mia fortuna avevo messo in carica - almeno in questo modo se la situazione diventa imbarazzante potrò fingere di scrivere un messaggio – ed esco.

Attraverso il piccolo corridoio che porta al salone ed eccolo lì, di spalle, girato verso uno dei miei fratelli.

"Riccardo, ti presento Dalila" annuncia Luca.

Lui si volta e sgrana gli occhi, sussulta alla mia vista.

Io abbasso lo sguardo perché in questo momento davvero non riesco a reggerlo come ho fatto ieri.

"C-ciao" dice lui mentre cerca di schiarirsi la voce con piccoli colpi di tosse.

"Ciao" rispondo io cercando di accennare un piccolo sorriso solo per non dare sospetti sulla nostra conoscenza, se così si può definire.

"State bene?" chiede Alessandro ridendo.

Io annuisco e lui anche.

Faccio finta di nulla mentre sento il suo sguardo bruciare sul mio corpo.

Ed ecco che finalmente si sono incontrati...e non è ancora finita qui...
Volevo avvisarvi che aggiornerò questa storia ogni lunedì, giovedì e sabato come ho sempre fatto per le altre storie; ovviamente ci sarà anche qualche capitolo extra nei giorni in cui non è previsto l'aggiornamento.
Vi voglio bene e spero che la storia vi stia piacendo

Chiudi gli occhi e scatta. |Riki|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora