La figura del ragazzo davanti a me mi lascia a dir poco pietrificata, non mi aspettavo di trovare proprio lui qui, a quest'ora...okay, è il nostro posto, ma sapendo che è sempre super impegnato avrei immaginato fosse ovunque ma non qui.
Le braccia gli ricadono lungo i fianchi, come se avesse appena perso una battaglia.
Io come una codarda non ho più il coraggio di fare neanche un passo avanti, un passo verso di lui, tanto che la voce di Alex mi rimbomba ovattata nelle orecchie, come se fossi in uno stato di confusione assoluto e non riuscissi a capire più nulla.
Mi afferra per le spalle, e mi stampa un altro bacio sulle labbra, ed è proprio quello che mi fa ritornare sulla terra ferma, uscendo dal mio mondo fatto di pensieri e paranoie.
Solo che è proprio quel bacio la goccia che fa traboccare il vaso, complicando ulteriormente le cose...
Senza rendermene conto vedo Alex scaraventato lontano da me, steso per terra con Riccardo che tenta di bloccarlo, urlandogli di allontanarsi da me, addossandogli la colpa del nostro allontanamento.
Il pugno di Alex tocca il viso di Riki, iniziando una vera e propria rissa che non so come placare.
Il mio ex fidanzato con il mio nuovo ex fidanzato.
è una cosa abbastanza contorta ma infondo per me erano e sono solamente ex, due storie importanti della mia vita, che mi hanno lasciato un segno nel cuore.
Urlo.
Urlo per farli smettere. E ci riesco.
Come se fossero dei bambini, si rialzano, venendo verso di me con il volto livido e gonfio, e con il musetto da cane bastonato.
Che poi, forse, qualche lavata di testa se la meriterebbero tutti e due per non fare cazzate di questo genere.
Gli fisso, con aria arrabbiata, perchè sì, sono decisamente arrabbiata.
Incazzatissima con tutti e due, con Riki un po' di più. Lui ha iniziato questo casino, poteva evitare di allontanare bruscamente il ragazzo da me, che non sapeva nulla, e credo non lo avesse nemmeno riconosciuto in tutto questo buio e silenzio. Io ormai lo riconoscerei tra mille, anche ad occhi chiusi, o come in questo caso, solo vedendo la sagoma esposta alla flebile luce di un angolo di luna.
"Non so cosa vi sia passato per la mente, ma con me così non si va da nessuna parte. Io desidero solo tranquillità, e a quanto pare non ne riesco ad avere più da quando ho iniziato ad amare."
la mia voce rimbomba tra le mura, e si propaga verso l'infinito, oltre il paesaggio.
Nessuno ha intenzione di dire una parola, così prendo un bel respiro profondo e continuo a parlare io, perchè ora come ora solo io posso prendere in mano la situazione e gestirla in maniera adeguata.
"Tutto questo non era necessario, era inutile picchiarvi in questo modo, per me poi. Non sono un giocattolo, oppure un trofeo da conquistare. Non è una gara, nessuno vince o perde, ma a quanto pare per voi ora era così. O meglio, Alex in questa storia centra meno di tutti. Solo io e te, Riki, ne siamo più che coinvolti"
Abbassa lo sguardo, riflettendo forse sul suo modo di agire.
"Mi dispiace" dicono contemporaneamente tutti e due.
Sembrano pentiti davvero, però sono io ora quella confusa.
"Piccola per favore, ho sbagliato e ti chiedo scusa" dice Riki, mortificato seriamente.
faccio di non con la testa.
"Ho bisogno di pensare, vi prego"
Mi volto, lasciandoli lì, insieme, nonostante sia consapevole che potrebbero picchiarsi ancora, ma ora non mi importa.
Chiamo un taxi, torno a casa, e sul mio letto - lì dove mi sento sicura - inizio a piangere, riguardando le foto strappate per riuscire ad aggiustare il cuore... o almeno provarci a rimediare e trovare una soluzione.
STAI LEGGENDO
Chiudi gli occhi e scatta. |Riki|
FanfictionDalila, ragazza di 18 anni che vive a Bergamo. Sua sorella Carol improvvisamente porterà a casa il suo nuovo ragazzo, Luca. Dopo qualche giorno però lei si ritroverà in casa anche il fratello di Luca, Riccardo. Entrambe i ragazzi hanno solo una cosa...