Capitolo 4

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Pov's Caitlyn

Triiin, triin,triiin, aprì un occhio e allungai la mano verso quel suono assordante, solo che non trovai nulla di fianco a me. Tastai anche dall'altra parte ma nulla, e quel suono continuava. Aprì gli occhi e mi alzai sui gomiti strizzando gli occhi.
Dove diavolo era il telefono?
Sbadigliai e scesi giù dal letto, mentre il telefono dopo aver squillato si interruppe. Mi stiracchiai e guardai l'orologio. Avevo dormito per molte ore e non avevo nemmeno cenato.

Il sole stava sorgendo perciò decisi di farmi una doccia e di cambiarmi. Appena aprì la porta per uscire dalla stanza il telefono cominciò a squillare di nuovo. Ma che diavolo?

Controllai ovunque e alla fine lo trovai sotto al letto, senza chiedermi come ci fosse finito lì dentro guardai chi mi stava chiamando e risposi.

"Dove diavolo eri finita? Ti stavo chiamando da un'ora! Caitlyn! Ti sei dimenticata che ieri dovevamo uscire per andare a prendere un regalo per Bryan? Lo so che eri stanca ma potevi dirmelo. Lo sai che..." la interruppi

"Ehi,ehi, calma. Mi sono appena svegliata e mi dispiace. Ma ieri dopo scuola sono praticamente crollata sul letto e non ho nemmeno cenato, e adesso ho una fame da lupi" dissi scendendo le scale verso la cucina.

Sentì Isabel sbuffare dall'altro capo e il rumore di porte che sbattono.

"Va bene, scusa ma mi sono preoccupata. Non rispondevi al telefono da ieri pomeriggio e ho pensato che ti fosse successo qualcosa." Affermò sbadigliando.

Sorrisi "Ti ringrazio per la tua preoccupazione ma non ho sentito il telefono tutto qui. Prima l'ho trovato sotto al letto e non ho idea di come ci fosse finito."

"Hmm, magari ti è caduto nel sonno cara "

"Forse" misi in viva voce e preparai la colazione.

Isabel sbadigliò. Erano le sei del mattino e nonostante fosse settembre il cielo si stava schiarendo lasciando spazio al sole.

"Come mai sei sveglia? Sembri stanca pure tu Isabel, è meglio se ti riposi un po', almeno hai un'altra ora" le dissi, lei mugugnò qualcosa e sbadigliò rumorosamente.

"Stai bene?" Domandò

"Si io sto bene, sto preparando la colazione. Tanto non riuscirò a dormire ancora."

"Okay.... allora vado a dormire un po' prima di prepararmi per andare a scuola" sorrisi e la salutai.

Mi misi seduta e vidi un biglietto di mia madre.
SONO USCITA PRESTO PERCHÉ MI HANNO CHIAMATO PER UN URGENZA. DEVI FARE LA SPESA OGGI POMERIGGIO, TI LASCIO I SOLDI SUL TAVOLO. CI VEDIAMO STA SERA.
Sospirai e feci colazione. Avevo un'altra ora prima di andare a scuola, perciò feci con calma.
Misi in ordine la mia stanza, e preparai la lavatrice.

***

Parcheggiai nel primo posto libero che trovai, ero arrivata presto perciò trovai un sacco di spazi vuoti. All'entrata vidi Alec seduto su una panchina in un angolo sotto ad un albero.
Mi avvicinai a lui e lo salutai.

"Caitlyn" sorrise in modo caloroso.
"Come stai? Ieri non ti ho più vista" chiese non appena mi appoggiai di fianco a lui.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora