Capitolo 22

89 7 2
                                    

!!!!!!ILLUSORY DREAM ORA DISPONIBILE ONLINE COMPLETA! LA TROVATE NELLA MIA PAGINA!!!!!!






Pov's Caitlyn

Nonostante una parte di me fosse confusa l'altra era esitante. Esitante di continuare la discussione che sarebbe avvenuta da lì a pochi minuti. Non ne ero pronta mi convinsi.
Non ce la facevo a rievocare tutti i dolori del passato. Non riuscivo a parlarne ad alta voce, non quando un paio di anni fa avevo fatto in modo di dimenticarmi di tutto.
Daniel lo dovrebbe sapere. Non dovrebbe farmi questo.

Lui si girò e mi guardò. Uno sguardo carico di aspettative e rimorso.
Vagai con gli occhi intorno a me e mi strinsi le braccia al corpo.
Il sole stava calando, e stava lasciando spazio al buio.
Sentivo le onde del mare infrangersi sugli scogli e l'odore di terra bagnata visto che fino a qualche ora fa aveva piovuto.
Eravamo al molo.
Ma non il posto in cui ero abituata ad andare quando stavo male o dovevo pensare, no. Questo era una parte del molo più vicino alla spiaggia di Eastbourne e quindi più vicino al cimitero. Se facevo qualche metro a piedi ci arrivavo. Vedevo le lunghe colonne e le lapidi fino da qui.

"Daniel...cosa siamo venuti a fare qua?" Gli dissi fissando i miei occhi nei suoi.

"Dovevamo parlare. E qual è il posto più adatto a farlo se non questo?" Mi guardò e si mise seduto su una roccia piatta.
Il vento gli scompigliò i capelli ramati e il piercing al lobo brillò catturando la luce del sole.

"Non penso che rievocare tutto sia una buona idea." Affermai sedendomi accanto a lui.

Daniel sospirò. "Ma non possiamo nemmeno lasciar perdere. Dobbiamo chiarire una volta per tutte perché sennò sento che vivrei nel rimorso per non averti raccontato la verità." Il suo sguardo mi passò da parte a parte e io mi sentì a disagio.

Annuì e mi morsi il labbro. "Allora dimmi. Ti ascolto."

"Okay...ma dovrò cominciare dall'inizio." La sua voce diventò roca.
"La prima volta che ci siamo incontrati eri una ragazza molto fragile e molto timida. Me lo ricordo ancora." Sorrise.

"Mi ricordo che mi avevi attratto subito con la tua innocenza e il tuo atteggiamento e non potevo fare a meno di pensare che dovevi essere mia. Soltanto mia." Mi guardò e io arrossì. "Così quando ci siamo avvicinati come amici, non mi bastavi. Volevo ancora di più da te. A quel tempo ero un ragazzino e tu avevi appena incominciato il liceo. Eri smarrita e io ti avevo aiutato a ritrovare la strada. Ti avevo aiutato e ne sono stato molto felice perché anche solo un tuo sorriso mi rendeva pieno di felicità. Per questo quando ti ho fatto quella fatidica domanda e tu mi avevi detto di sì, sono scoppiato di gioia. Ero al settimo cielo perché la ragazza dei miei sogni stava con me. Era tutta mia. Non potevo che esserne felice."
Si passò una mano fra i capelli spettinandoli e mi vennero in mente tutte le volte che l'avevo fatto io.
Distolsi lo sguardo e guardai la sabbia.

"Ma poi quando mio fratello si mise nei guai e lo espulsero e quando i miei genitori incominciarono a litigare decisi che dovevo cambiare perché stavo iniziando a provare per te delle emozioni mai provate fino ad ora." Mi fissò e il suo sguardo si addolcì.
"Nonostante la mia vita stesse andando a rotoli, tu c'eri sempre stata per me e questo alla fine mi ha fatto desistere dallo scoppiare.
Sei stata tu, Caitlyn, che con la tua voce e i tuoi gesti hai fatto aprire un varco di luce nel mio cuore. Nonostante il tuo mondo fosse stato distrutto da quel brutto incidente di tuo padre hai voluto aiutare me a non crollare.
Così avevo capito che il mio sentimento per te era molto più profondo di quello che mi aspettassi. Ero innamorato di te. Follemente e sapevo che avrei fatto di tutto per renderti felice."

Io ammutolì e lo guardai a bocca aperta.
"Tu...tu...eri innamorato...di me?" Boccheggiai.

Lui mi sorrise dolcemente. "Si. Ero innamorato di te. E non dovresti esserne sorpresa, perché chiunque potrebbe esserlo. Anche solo i tuoi gesti o la tua voce porterebbero alla follia un ragazzo." Ridacchiò cercando di fare una battuta ma a me salirono le lacrime agli occhi. Le ricacciai indietro e mi imposi di non piangere. Non qui. Non davanti a Daniel.
Ne va del mio orgoglio.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora