Capitolo 29

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Pov's Caityln

"Cosa hai detto?" Chiesi aggrottando le sopracciglia a Marlyn, la quale ora come se fosse uscita da una ipnosi mi guardò con un cipiglio in viso.

"Io? Niente ho detto solo che qua dentro c'è caldo...perché mi guardi così?" La mia faccia assunse un'espressione confusa ma mi misi a scuotere la testa e le sorrisi con fare rassicurante.

"No nulla, per un attimo avevo sentito uscire dalla tua bocca il nome di un mio amico se così si può dire...solo che tu non lo conosci quindi è impossible. Mi sarò sbagliata." Le dissi avvicinandomi a lei e la sentì irrigidirsi.

Non capì il motivo ma sentivo che questa ragazza aveva un qualcosa che non andava.
Non sapevo dire se in negativo o positivo...
Sospirai e cercai di lasciar perdere.
Taylor arrivò subito e mise un braccio attorno alle spalle della sua ragazza e le sussurrò qualcosa all'orecchio facendola sciogliere e quando la vidi sorridere e guardarlo come se non avesse visto ragazzo più bello distolsi lo sguardo e lo vagai in cerca di due occhi grigio azzurri che però non trovai da nessuna parte.

Merda. Così non andava. Proprio per niente.
Calmati Caityln...sei ad una festa, anzi l'ultima festa di Halloween del liceo, quindi non pensare a nulla e solo per oggi divertiti. Domani sarà un altro giorno e potrai preoccuparti, ma non oggi. Oggi non pensare, agisci!

Kaleb e Isabel non c'erano ma quando mi girai li trovai a ballare insieme. Lui ricambiò il mio sguardo e mi sorrise facendomi capire che andava tutto bene quando si accorse che avevo visto che Isabel era ubriaca. Ma non era da lei...
Non era da lei ubriacarsi in questo modo, come se ci fosse qualcosa che non andava.
Però perché non me ne avrebbe parlato? Io e lei ci diciamo tutto, non abbiamo segreti, e allora perché si comportava in questo modo?
E poi perché non mi ero accorta che c'era qualcosa che non andava in Isabel? Non era la mia migliore amica?
Ma cosa c'era che non andava in me tanto da non accorgermi che la persona più importante per me avesse dei pensieri nella testa di cui non mi voleva parlare?

"Caityln!" Mi girai sentendo pronunciare il mio nome alle mie spalle e quando vidi di chi si trattava mi irrigidì.

Due occhi neri come la pece mi stavano guardando seri, come a studiare la prossima mossa che farò.

"Daniel, anche tu qui?" Gli chiesi cercando di nascondere il mio nervosismo che stava salendo a mille. Sentivo il rumore del mio cuore anche con tutta la musica che c'era dentro questa villa e il vociare di tutte le persone qua dentro me lo accresceva ancora di più.
Calmati merda.
È solo il tuo ex...
Certo! L'ex che ti aveva lasciata cinque anni fa andandosene in Australia e sparendo dalla tua vista per poi ritornare come nulla fosse successo e romperti il cazzo accusando Dylan di essere uno stronzo e facendoti capire che ritornare con lui fosse una buona idea.
Ah e per non dimenticarti...dicendoti pure che era innamorato di te anche se non te lo aveva confessato in cinque anni.

Si okay va bene...hai reso l'idea.

Mi diedi uno schiaffo mentalmente e cercai di porre attenzione a Daniel che mi stava parlando.

"Come scusa?" Domandai cercando di prestare attenzione. Lui mi sorrise e mi guardò divertito.
Divertito! Oh signore...
Preferivo che fosse incazzato con me.

"Non mi stavi ascoltando vero?" Mi Domandò toccandomi con un braccio e io mi scansai percependo il gelo tra di noi.
Lo guardai male e lo avvisai con lo sguardo di non toccarmi. Lui intuendolo e non avendo ancora perso la capacità di leggermi nelle occhiate che riservavo alla gente annuì e si distanziò da me di due passi.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora