Capitolo 30

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Pov's Caitlyn

Appena usciti dalla villa Daniel mi condusse sul retro vicino al capannone che distava sul mare. Il vento invernale era molto impetuoso e il rumore delle onde che venivano rotte sugli scogli aumentava il senso di inquietudine che mi stava assalendo.

Scavalcai una zucca di Halloween che avevo posizionato io e cercai di stare al passo di Daniel nonostante fossi più bassa di lui di qualche centimetro, mentre all'improvviso mi venne in mente che con Dylan era diverso perché era più alto di me di quindici centimetri buoni e gli arrivavo alle spalle e dovevo anche alzare la testa per guardarlo.

Ma cosa andavo a pensare?

Scacciai via quei pensieri e borbottai sospirando un'imprecazione quando un pezzo di ragnatela finta mi si attorcigliò attorno alla caviglia.

"Aspetta faccio io." Affermò Daniel vedendo come stavo muovendo il piede cercando di togliermelo. Si inginocchiò davanti a me e me lo districò dalle caviglie facendo cadere il pezzo di ragnatela in modo delicato.

Alzò lo sguardo standosene seduto sulla mia faccia e vidi i suoi occhi brillare nella notte.
I miei al contrario non potevano essere come i suoi, perché non provavano più nulla per lui. Ne amore, né attrazione.

Distolsi lo sguardo per prima e mi allontanai di un passo. Mi schiarì la voce e appoggiai le mani in grembo allacciandole tra di loro.
Daniel si alzò e sospirò passandosi una mano tra i capelli corti ramati.

"Possiamo parlare anche qui" Dissi alzando gli occhi su di lui. Lo vidi annuire e mordersi il labbro inferiore.

"Va bene sarò veloce. Volevo dirti che partirò e ritornerò in Australia insieme a mio fratello questa volta. E siccome l'ultima volta non è andata come volevo ci tenevo a dirti che mi dispiace per come ti ho trattata l'altro giorno al molo...insomma non volevo dirti quelle cose e poi non stava a me dirtele. Sei libera di scegliere tu stessa e so che non sei una ragazza sprovveduta Caityln...inoltre non volevo che tu avessi un'idea di me sbagliata perché dopo l'ultima volta so che c'è l'hai, e non so come fare per rimediare ma posso solo dirti che..."

"Daniel tu non mi devi dire nulla. E sì, all'inizio mi ha un po' infastidito il modo in cui ti sei comportato con me al molo, e per giunta le parole che mi avevi urlato su me e specialmente su Dylan insinuando cose non vere mi ha scombussolato e mi ha fatto arrabbiare, ma so alla fine non lo hai fatto apposta perché ti conosco e so che non le avresti mai dette. Ti sei fatto prendere dalla rabbia e quella ha preso il sopravvento su di te incasinandoti e per questo ti perdono. Sul serio, posso perdonarti e passarci sopra."

Sospirò e sorrise. "Caityln, ti ho mai detto che adoro questa parte di te comprensiva e autoritaria?" Affermò cambiando argomento e facendomi rimanere perplessa.

Mi morsi il labbro e lo fissai con la fronte aggrottata e lui mi si avvicinò di un passo.
"Adoro anche quando fai queste buffe smorfie sul volto quando non capisci qualcosa..." mi diede un buffetto sulla guancia e io gli scocciai un'occhiata divertita.

Daniel alzò gli angoli della bocca fino a formare un sorriso sornione e mi guardò con intensità.
Appoggiò una mano sulla mia guancia in modo delicato e fissò i suoi occhi nei miei come se non avesse visto cosa più bella.
Il suo sguardo trasudava amore.
Quell'amore che io non avevo per lui.
Non almeno nel senso in cui credeva.

Forse è meglio se glielo dica...
Prima che possa succedere qualcosa, anche solo una cazzata...

"Lo so, so che non mi ami. So che è passato tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti.
So che ti ho lasciata andare, spaventato dal forte sentimento che stava crescendo in me.
So che ti ho persa e che tu ora non provi più nulla per me, lo so Caityln. I tuoi occhi parlano per te.
Ho imparato a capirti, perché standoti vicina ho imparato a memoria tutte le tue emozioni. Per cui non mi devi mentire, non devi dirmi che provi qualcosa per me o per Dylan. Io non ho il diritto e non ne avevo neppure quel giorno al molo di urlarti contro. Perché tu sei libera di scegliere.
Sei libera di scegliere chi ami.
E anche se la cosa mi infastidisce, non posso più farci nulla perché ti ho lasciata andare...ti ho già persa..."

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora