Epilogo 1

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Wow...avevo scritto che avrei fatto un secondo libro con l'epilogo...ma alla fine eccomi qua che lo finisco in questo ahaha. Sono molto contraddittoria lo so, ma credo che fare un epilogo di circa venti capitoli sia eccessivo..e credo che sia meglio finirlo insieme al primo libro anziché farne un secondo:) hm...comunque questi capitoli saranno delle parti in più, nella quale ci saranno le vite dei protagonisti dopo quel famoso incidente ** ....e spero che come finale ci stia ^^ beh vi lascio leggere ora, a presto.
^^



Pov's Caitlyn

Qualche mese dopo...

Il cielo si stava schiarendo, la neve ormai si stava sciogliendo pian piano e con il passare dei giorni il freddo diminuiva, ma non ancora per vestirsi leggeri.

Sentì il suono delle onde che si infrangeva sugli scogli e il cinguettare degli uccelli in lontananza, mi strinsi nella sciarpa e mi coprii per bene con il cappotto.
La brezza mattutina era piacevole da sentire, ma non era ancora il momento di assaporare questa sensazione.
Faceva troppo freddo anche se la neve aveva portato via con se tutta la sporcizia.

Aprì gli occhi e guardai davanti a me. La lapide di pietra era lì, in bella vista, insieme a tutte le altre in questa collina.

Era di un colore più vivo delle altre, forse perché era recente pensai.

Sospirai e nuvola di aria di stirò intorno a me.
Rabbrividì quando una folata d'aria gelata mi attraversò, perciò mi strinsi più a fondo nel cappotto.

Spostai di nuovo i miei occhi sulla lapide e sorrisi tristemente.
Chi l'aveva mai predetto?
Pensavo che la vita fosse più clemente con le persone...e invece...

Sospirai e chiusi gli occhi.
Rividi le immagini di quel giorno come fossero ieri, non importava quanto tempo sarebbe passato, quell'episodio sarebbe stato impresso nella memoria di tutte le persone che erano presenti li, per questo divenni ancora più triste.
La perdita di una persona importante era sempre un episodio triste, specialmente se si era passato del tempo con essa.

Quel giorno, se non fosse stato per Kaleb, Kerena, la sorella di Dylan sarebbe morta.
E io lo avevo pensato sul serio...pensavo che quello sarebbe stato il suo ultimo sorriso.

Le mie gambe in quel momento non volevano muoversi, la mia mente sapeva che dovevo fare qualcosa, ma il mio corpo era troppo spaventato per farlo. Ero come paralizzata dalla testa ai piedi. Dylan, che era rimasto a terra, con tutte le sue forze si era alzato quando aveva visto che sua sorella era in pericolo, quando quella pistola era puntata alla sua tempia.

Aveva usato tutto il suo controllo per alzarsi e muoversi verso il padre, solo che il dito sul grilletto era più veloce e anche Kaleb lo era stato. Aveva reagito prima di tutti. Non ci aveva pensato due volte.

Aveva protetto Kerena spingendola via e prendendosi il colpo al posto suo.
Era in quel momento che Dylan, alla vista del suo migliore amico a terra in un mare di sangue aveva picchiato il padre sferrandogli dei pugni, e Kerena mossa dall'istinto aveva lanciato il coltellino che aveva in mano al fratello per andare a soccorrere Kaleb.

Da quel momento le mie immagini in testa erano confuse, sapevo di essermi alzata e di essere andata subito da Alec che stava cercando di rialzarsi nonostante la ferita alla gamba, di Kerena che cercava di fermare il sangue di Kaleb e di Dylan che, solo Dio sapeva cosa stava facendo, al padre.

Sapevo dell'arrivo dei pompieri e della polizia, quindi avevo pensato che la madre avesse chiamato i soccorsi, della casa che bruciava, della faccia pallida e spaventata di Dylan alla vista di Kaleb che veniva trasportato via in stato di emergenza...e poi cosa?
Poi non credo di ricordarmi nulla.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora