Capitolo 12

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Pov's Caitlyn

La giornata iniziata con una scrollata alle sette di mattina proseguì molto bene. Dopo che la mamma aveva annunciato che sarebbe rimasta a casa due giorni di fila non potei fare a meno di sorridere felice.

Arrivammo a casa verso mezzogiorno dopo che siamo andate a fare la spesa e impiegammo circa un'ora a cucinare (tra cui io spiegavo a mia madre come farlo nel modo più semplice senza bruciare la cucina) e pochi minuti per guastarlo, visto che era delizioso.

La mamma aveva prenotato per sta sera un ristorante di lusso a cinque stelle come mi aveva promesso, perciò due ore prima di andarci mi preparai scegliendo con cura un abito elegante ma non troppo appariscente. In fondo, non dovevo fare colpo su nessuno, pensai.

Posi sul letto tre abiti diversi e li esaminai attentamente: il primo era di pizzo color porpora e lungo fino al ginocchio, non troppo scollato ma con una spaccatura al lato.
Il secondo era rosso di seta mentre il corpetto era interamente di pizzo nero con lo scollo a cuore lungo fino alle caviglie e attillato.
Infine il terzo era rosa cipria, tendente al bianco più che altro lungo fino al ginocchio e stretto in vita mentre cadeva largo e comodo dal bacino con dei brillantini sulle maniche a tre quarti.

Pensai, pensai e pensai, ma non seppi decidermi così chiamai mia madre che arrivò due minuti dopo con un accappatoio e tante forcine sui capelli. Mi guardò dal cipiglio della porta e comprese la situazione.

"Sei indecisa vedo." Si avvicinò al letto ed esaminò gli abiti.

"Non so quale mettermi..." sospirai contrariata.

Lei mi osservò e dopo qualche minuto disse:
"Nessuno di questi tre abiti ti starebbe bene Caitlyn."

La guardai accigliata e stizzita. "Ah si? E quindi che mi consigli di fare?"

Mi sorrise. "Ho io un abito molto bello adatto a te. Aspetta un secondo che te lo vado a prendere."

Corse via e mi accomodai sul letto aspettandola. Dopo qualche minuto si presentò in camera con una busta rossa.
La guardai incuriosita quando me lo porse.

"Te l'ho comprato apposta. Sono sicura che ti starà benissimo." Disse sorridendo.
Tirai fuori l'abito e rimasi ad osservarlo con occhi sgranati dalla meraviglia.
Era verde, ma non il verde prato o il verde vomito. No, questo era il verde dei miei occhi, brillante e non fosforescente come un evidenziatore. Era lungo fino a metà ginocchio e la parte superiore era aderente mentre cadeva morbido dalla vita in giù. In mezzo, sulla vita c'era un nastro verde scuro tendente al nero mentre la parte sottostante della gonna era in tulle e pizzo.

La provai quando mia madre lo disse e tutti i miei pensieri furono confermati. Aderiva perfettamente su di me, fasciava talmente tanto la vita che mi sembrava fatto su misura.
Accarezzai l'abito e guardai mia madre in piedi dietro di me con gratitudine.

"Sei bellissima tesoro." Mi accarezzò la schiena e io mi girai ad abbracciarla.

"Grazie...grazie mille mamma..." Risposi contro di lei. Mi posò un bacio sulla tempia e si staccò da me.

"Su...abbiamo un'ora per prepararci lo sai? Ti lascio sistemare i capelli." Detto questo mi lasciò e andò a prepararsi mentre io andai in bagno a truccarmi.

Mi misi un po' di mascara e l'eye-liner nero in una riga sottilissima. Accennai un po' di cipria rosa per evidenziare le guance e un rossetto color carne. Mi sorrisi allo specchio soddisfatta per non aver esagerato con il trucco e andai in camera a sistemarmi i capelli con la piastra facendo i boccoli sulle punte e lasciandoli sciolti. Presi delle scarpe con il tacco nere, non esagerate e sulle quali riuscivo a camminare e scesi giù con una piccola borsetta nera.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora