Capitolo 19

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Pov's Caitlyn

Due estranei.

Eravamo due estranei io e Dylan.

Passavamo l'uno accanto all'altro senza salutarci o farci un cenno e anche se adesso eravamo seduti entrambi nello stesso tavolo della mensa, nessuno dei due incrociava mai gli occhi dell'altro.

Io cercai in tutti i modi di partecipare alla conversazione molto attiva che si stava svolgendo a tavola, ma la presenza di Claire nel nostro gruppo non aiutava affatto, per non parlare delle parole che mi aveva detto mia madre prima di sparire in cucina ieri sera, mi rimbombavano ancora in testa.

"E quindi? Stiamo parlando di quattro giorni..."

"Si ma come farai a finirlo in tempo sentiamo?"

Alzai gli occhi e guardai i proprietari di quelle voci in faccia. Taylor e Isabel stavano parlando di qualcosa riguardo la scuola e un progetto ma non ci feci caso perché la mia attenzione all'improvviso si spostò su Claire che stava tenendo una mano sul braccio di Dylan.
Erano seduti uno di fianco all'altro mentre Taylor era a capotavola insieme a Jennifer. Isabel era alla mia destra mentre Kaleb era alla mia sinistra.
C'era anche Steve che si era unito a noi per parlare dell'organizzazione della sua festa e sedeva di fianco a Claire con le mani sul cellulare.

Riportai lo sguardo su Dylan e vidi che sorrideva in direzione della ragazza appostata di fianco a lui mentre parlavano piano. Ridevano e si sorridevano ma mi accorsi che gli occhi di Dylan avevano un qualcosa di strano. Incrociò il mio sguardo per un paio di secondi e all'improvviso tutto intorno a me tacque. Non sentì le voci dei miei amici che stavano parlando e nemmeno il vociare tutt'intorno a noi. C'erano solo i suoi occhi grigio azzurri che mi fissavano attenti, come a studiare la mia espressione. Vidi qualcosa, un guizzo nel suo sguardo che mi fece vacillare sul posto e strinsi gli occhi per imprimermi il sentimento che vi avevo visto ma quello scomparve in un attimo prima che Dylan togliesse l'attenzione da me e la concentrasse interamente su Claire.

Ed è lì che il mio cuore perse un battito.
Non capivo il perché, ma lui mi attirava come una calamita.
Avrei dato tutto l'oro del mondo per riavere i suoi occhi puntati di nuovo su di me.
Avrei dato di tutto per essere al posto di Claire in questo momento.

Ma la mia concentrazione cadde alla mia sinistra quando un braccio mi strinse la spalla.
Alzai gli occhi e incontrai quelli azzurri di Kaleb che mi fissavano.

"Caitlyn, tutto bene?" Mi sussurrò all'orecchio abbassandosi su di me.

Annuì. "Certo."

Lui ne sembrò poco convinto ma non poté dire niente altro perché suonò la campanella mettendo fine a qualunque conversazione. Anche a quella tra Claire e Dylan.
Io fui la prima a uscire salutando con un cenno appena accennato i mei amici prima di fiondarmi a lezione.

Mancavano solo altre tre estenuanti ore, poi potevo andare a casa.

Guardai il telefono e mi accorsi che Steve ci aveva dato appuntamento a casa sua per finire i lavori e io pensai di deviare per oggi visto che mi sentivo sovrappensiero anche solo per concentrarmi in un compito.
Ma alla fine delle ore quando mi diressi alla macchina mi dissi che non c'era motivo di pensare a Dylan e farsi strani problemi dato che non ci calcolavamo.
E poi, bastava che non lo incontrassi e il gioco era fatto.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora