Capitolo 33

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Pov's Dylan

Posai i piatti dentro la lavastoviglie mentre dietro di me Caityln sparecchiava il resto.

Cosa voleva sentirsi dire? Che ero preoccupato per lei? Che per lei io avevo lasciato Claire da sola?
Voleva sentirsi dire che ero frustato perché non sapevo più quali erano i miei sentimenti?

Sospirai. Ieri sera era messa davvero male.
Mi vennero in mente le parole che avevo detto a Claire pur di lasciarla per trovare Caityln e mi diedi del cretino da solo. Io non ero questo...non lo ero mai stato, non ero mai stato così meschino da prendere in giro le ragazze...
Certo, mi divertivo con loro quando volevo ma non le avevo mai prese in giro come avevo fatto con Claire, non avevo mai promesso nulla e solo l'idea mi faceva vomitare.

Mi girai e vidi Caityln andare a buttare il resto nella spazzatura e posare i suoi piatti nel lavello accanto a me. Appena mi passò affiancò il suo profumo mi inondò le narici e mi stordì.
Che buon odore...non era come le altre ragazze che si mettevano un quintale di profumo o addirittura ci facevano il bagno con esso. No. Lei aveva un profumo di pulito, di lei...non aveva nulla di troppo forte se non l'odore che aveva usato nel lavare i suoi vestiti. Sapeva di fresco.

Si girò e i suoi occhi restarono un attimo spaesati. Eravamo vicinissimi tanto che c'erano solo pochi centimetri che ci separavano.
Non incontrai mai i suoi occhi verdi ma li vidi scrutarmi di sottecchi.
Ora dovevo dirle qualcosa?

"Allora, come ti senti adesso?" Le chiesi.

La vidi mordersi il labbro e quel gesto attivò subito i miei ormoni.
Calma.
Anche se tutto di questa ragazza mi faceva impazzire.
Sia in senso negativo che positivo.

"Bene, ora va meglio..." Disse alzando gli occhi e incontrando i miei. "Posso chiederti una cosa?"

Io annuì. "Possiamo andare a trovare Taylor? Ci andrei da sola ma non so dove sia la mia macchina...e poi non so dove siamo quindi..." Affermò incerta.

La guardai alzando le sopracciglia. "Certo che possiamo. E poi anche se avessi avuto la macchina qua ti ci avrei accompagnato io dato che la sbornia di ieri non ti è del tutto passata secondo me."

La vidi accennare ad un sorriso e io impassibile me ne andai a prendere giacca e chiavi.

Dieci minuti dopo eravamo diretti a casa di Taylor e Caityln restò in silenzio per un po'. La vidi di sottecchi giocare con le sue dita e vagare con lo sguardo fuori.

La sentì sospirare e poi con la sua voce flebile mi fece una domanda del tutto inaspettata.

"Dylan...ieri in che condizioni mi avevi trovata?" Le ultime parole le disse sussurrando e io dentro mi gelai anche se cercai di rimanere impassibile.

"Perché una domanda del genere?" Domandai col fiato corto stringendo il volante.

Non parlò subito ma le sue parole dopo un po' uscirono balbettanti.
"Voglio...forse...cercare di capire cosa sia successo..."

Girai ad una curva e cambiai la marcia ad un incrocio pensando.
Cosa avrei potuto dirle?

Che l'avevo trovata nel caos più assoluto?
La faccia di Claire e le sue parole mi tornarono in mente in un baleno e il sangue mi si ghiacciò.

"Dove credi di andare?" Alzò la voce lei prendendomi per un gomito per farsi sentire nel caos della festa.

Eravamo fuori nel giardino e c'erano tutti dietro il bosco. Da poco avevamo scoperto che Taylor era stato picchiato e che aveva pure una ragazza. Per non parlare di Caityln che era scomparsa. Claire era invadente in quel momento e sinceramente mi stava addosso da troppo perciò alla fine sbottai.

Il brivido del rischio "illusioni e delusioni" [ Completato ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora