"La scienza non ci ha ancora insegnato se la pazzia sia o no più sublime dell'intelligenza"
Edgar Allan Poe
Quando arrivammo alla sua auto, Daniel la mise in moto e iniziò a sfrecciare per le strade di Palm Beach.<<Scusa, non avevi detto che volevi semplicemente parlarmi?>>
<<Esatto>> confermò lui senza staccare gli occhi dalla strada.
<<Allora perché mi stai portando dio solo sa dove?>>
<<Sei consapevole di essere leggermente melodrammatica? Mi è venuto in mente che c'è un posto decisamente migliore in cui potremmo parlare>>
Mi appoggiai rilassata allo schienale del sedile. Sapevo che ribattere sarebbe stato un inutile perdita di tempo. Se questa specie di rapimento serviva a chiudere definitivamente i rapporti con lui, avrei sopportato.
Arrivammo nel parco di Palm Beach, una distesa tranquilla di verde popolata per lo più da bambini.
Daniel mi invitò a scendere e mi condusse vicino ad una panchina dove in quel momento era seduta una ragazza intenta a parlare al telefono.<<È qui che ti ho vista per la prima volta>> mi confessò << Ho pensato che se questa dovesse essere la nostra ultima chiaccherata sarebbe carino farla nel posto in cui ti ho incontrata>>
<<Pensavo che ci fossimo conosciuti a scuola>>
<<Ci siamo PARLATI per la prima volta a scuola, ma in realtà io ti avevo vista seduta su quella panchina intenta a leggere un libro il giorno prima dell'inizio delle lezioni>>
<<Non lo sapevo>> dissi sinceramente sorpresa.
<<Sò essere un osservatore molto discreto>> percisò <<In tutti i casi non è questo il punto della questione. Ti ho portata quì per chiederti di perdonarmi. Mi sono comportato da sciocco,non rispettato la tua volontà e sò di averti ferita, ma credo che potremmo ricominciare. I miei sentimenti per te non si sono mai spenti>>
Il cuore iniziò a battermi all'impazzata. Avevo dimenticato come, anche lui, fosse estremamente abile nell'utilizzare le parole corrette al momento opportuno. La mia emozione probabilmente derivava dalla consapevolezza che quelle parole fossero indirizzate a me, fossero state pensate per me.
Ma, in realtà, sapevo che non provavo più nulla per Daniel.<< Al di là dei tuoi errori>> iniziai <<Penso che tra noi non potrebbe più funzionare. Siamo cambiati, sono cambiata e, se sapessi quello che è successo in questo periodo, non credo che diresti queste cose>>
<<A me non importa quello che è successo>> disse subito <<A me importa solo di te. Sai perfettamente che non sono una persona che supplica, quindi non ti pregherò di ritornare insieme a me, vorrei solo che sapessi che io ti amo>>
Io ti amo. Le tre parole che quando si è giovani si vorrebbero sentire ripetere in continuazione. In realtà molto spesso non ci si rende nemmeno conto di quante cose siano racchiuse in quella semplice affermazione.
In quel momento però quella frase era indirizzata soltanto a me, io e solo io ero quantomeno importante per un'altra persona.<< Dan>> dissi avvicinandomi a lui << Forse se non fosse successo quello che è successo tra noi le cose sarebbero andate diversamente >>
<<Ma la storia non si fa ne con i se ne con i ma, giusto?>>
<< Intendo dire che quando ero in Italia sono successe delle cose, delle cose irreversibili che mi hanno sconvolta e che cambieranno la mia vita per sempre>>
<<Io posso starti accanto>> si propose mentre sembrava che tentasse di trattenere le lacrime.
<<Niente...>> non feci in tempo a terminare la frase perché il mio cellulare iniziò a squillare.
"Pronto"
"Bea, ma dove cavolo sei finita? Ti ho cercata per tutto il bar ma non ti vedo"
"Non mi vedi perché non sono lì"
"E dove sei? C'è un mucchio di gente che vorrebbe salutarti"
"Adesso arrivo" gli assicurai per tentare di calmarlo "Tutto quel rumore mi ha fatto venire il mal di testa così sono uscita un attimo a fare una passeggiata. Sarò lì tra poco"
"Ok, a dopo"
<< Ti prego riportami al Johnson Bar>>
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9 MESI PER CRESCERE
Teen FictionLEGGI, NON TE NE PENTIRAI! Beatrice ha trascorso un'indimenticabile notte di passione con un ragazzo più grande di lei e ora è alle prese con le conseguenze di quella notte: è incinta. Non può contare su sua madre, il padre non l'ha conosciuto e non...