QUANDO USCIRAI DALLA MIA MENTE?

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"Che l'amore è tutto, è tutto ciò che sappiamo dell'amore"
Emily Dickinson

<<Ehm... tra me e lui le cose sono un po' complicate>> dissi a disagio.

<< Ah, quindi voi non siete mai stati... insomma una coppia?>>

<<Tra noi è scattato qualcosa, c'era una forte complicità, condividevano la passione per la musica però eravamo anche molto diversi>>

Parlare del nostro rapporto con Brian mi metteva leggermente a disagio perché non sapevo come descriverglielo. Siamo così tanto abituati a dare un nome ai rapporti interpersonali ( amicizia, amore...)ma non avrei saputo come chiamare quello tra me e Alessandro.

Così, senza nemmeno rendermene conto, finii per raccontargli della nostra prima uscita insieme.

7 MESI PRIMA

Quel pomeriggio avevo appena terminato uno spettacolo che era stato organizzato per fini benefici. Io ero stata invitata a suonare il pianoforte proprio da Alessandro che, quel giorno, si occupava anche della direzione dell'orchestra.

<<Non sapevo che fossi anche un direttore d'orchestra>> gli dissi al termine del concerto quando la folla intorno a lui iniziava a diminuire.

<<Ho voluto mettermi alla prova>> mi confidò sempre con quel suo sorriso dolce << Come siamo andati?>>

<<Sei stato molto bravo nella direzione >> risposi <<Non deve essere semplice sapere il momento esatto di attacco di ogni singolo strumento>>

<<Richiede molto studio e attenzione>> confermò << Comunque è andata. Facciamo un giretto per la città?>>

<<Certo!>> accettai con entusiasmo.

Durante quel pomeriggio mi resi conto di quanto quel ragazzo fosse fosse acculturato: mi mostrò i principali edifici della città, spiegandomi la loro storia con estrema naturalezza, unendo ai fatti storici le leggende e le dicerie.

<<Credo che molte abbiano un fondo di verità>> mi confessò  << Sarà perché spesso sono molto più interessanti di quello che si studia sui libri>>

Quando ormai il sole cominciava a calare arrivammo in Piazza Santa Croce, dove era appunto situata la Basilica di Santa Croce.

<<Lo stile di questa basilica è gotico>> mi spiegò Alessandro << Quì sono stati sepolti alcune delle figure di spicco della cultura italiana tra cui Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli e Ugo Foscolo>>

<<Scusa, ma non ci dovrebbe essere anche Dante? Lui era fiorentino>>

Lui mi guardò divertito << In realtà sì, c'è la sua tomba ma è vuota. Sicuramente avrai studiato a scuola del rapporto conflittuale che Dante aveva con la città che rappresentava la sua casa ma che al tempo stesso lo aveva cacciato. A causa di questo comportamento dei suoi concittadini, il poeta giurò che non avrebbe mai più fatto ritorno nella città natia, ne da vivo ne da morto. I suoi resti si trovano nella Basilica di San Francesco a Ravenna>>

Io lo ascoltavo ammaliata, più parlava più mi rendevo conto della mia ignoranza. Come faceva a ricordarsi tutte le quelle informazioni? Io ricordavo a mala pena quello che avevo studiato all'inizio dell'anno scolastico.

<<Scusa>> disse lui leggermente imbarazzato  <<A volte mi faccio prendere dalle manie di professore annoiando le persone>>

<<No, è bello ascoltarti>> gli assicurai.

Andammo a cena in un locale, leggermente spostato dal centro e parlammo per tutta la sera di musica e di scuola.

<<Alcuni studenti credono che mi considerino quasi come un fratello maggiore, qualcuno mi ha addirittura chiesto di andare a giocare con lui a calcio>>

<<E tu hai accettato?>>

<<Sì>> confessò lasciando trasparire un leggero imbarazzo  <<Ma poi ne ho approfittato per parlare delle olimpiadi e dell'Antica Grecia>>

<<Ah, allora era quello il tuo obiettivo finale>> dissi ridendo.

<<La verità è che quando qualcuno mi chiede di aiutarlo non riesco a dire di no. È per questo che devo sempre far fronte a tantissimi impegni, vorrei non deludere mai nessuno>>

<<, ma sei sempre una persona Alessandro, non puoi sdoppiarti>>

<<Non ancora. Comunque anche se credo non ci sia bisogno che te lo ripeta, voglio specificare che se hai dei problemi con la scuola, ti servono delle ripetizioni...non farti problemi a chiedere>>

<<Grazie, sei molto gentile>>

<<È iniziato tutto così>> dissi infine a Brian mentre rientravamo in casa <<All'inizio parlavamo solamente di musica e scuola... poi piano piano abbiamo iniziato ad aprirci l'uno con l'altro>>

<<Non sembra una cattiva persona>> ammise mio fratello <<Anche se non so quanto di quello che dici sia frutto del tuo amore per lui>>

<<In che senso?>>

<<Non so, da una parte mi racconti di questi splendidi momenti tra te e lui, dall'altra però non hai voluto dirgli che eri incinta? Perché? Da come lo descrivi non credo che si sarebbe tirato indietro>>

<<Io... non voglio obbligare nessuno a fare il padre>>

<<Sì,ma...>>

Fummo interrotti dal suono del campanello di casa.
Quando andai ad aprire mi ritrovai davanti l'unica persona che non volevo vedere in quel momento.

9 MESI PER CRESCEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora