"Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli"
W. ShakespeareRimasi per il resto della giornata a camminare per casa ignorando i messaggi e le chiamate dei miei amici.
Dovevano essere preoccupati perché non mi avevano vista a scuola ma non ero nelle condizioni di parlare con qualcuno.
Continuavo a parlare da sola come una psicopatica.<<Tesoro>> disse ad un certo punto mia madre che era tornata a casa per assistermi << Se fossi davvero innamorata di Daniel Carter non ti faresti tutti questi problemi. Ricordo come eri delusa dal suo comportamento quando te ne sei andata>>
<<Sì, mamma>> ammisi <<ma tu non lo hai visto prima. È cresciuto in questo periodo ed è bastato poco perché si riaccendesse qualcosa in me>>
La donna alzò le spalle.
Daniel non le era mai andato a genio. In città aveva la fama di essere semplicemente un ricco e viziato figlio di papà che gioca a far soffrire le ragazze.
Effettivamente quando l'ho conosciuto sembrava la classica persona non abituata, e sopratutto non disposta, a ricevere un no come risposta.
Poi però tutto era cambiato.Basta, mi scoppiava la testa.
Andai nella stanza degli strumenti musicali e iniziai a suonare il pianoforte lasciando che la musica mi avvolgesse. Avrei desiderato che le note mi rapissero e mi trasportassero in un modo lontano, dove non ci fossero problemi. ma in quel momento nemmeno la musica riusciva a calmarmi.<< Bea, c'è Megan alla porta>> disse mia madre
<<Arrivo>> risposi.
Non ero in vena di vedere nessuno ma forse la mia amica poteva avere bisogno di me e magari ascoltando i problemi degli altri sarei riuscita a distrarmi.
<<Ciao>> la salutai abbracciandola.
<<Ciao Bea, come stai? Brian mi ha detto che non sei stata bene...>>
<<Sì, in effetti mi sento un po' spossata e ho preferito rimanere a casa>>
<<Beh, speriamo che tu ti riprenda>> disse lei buttandosi sul divano << Ho sentito che hai iniziato a dare lezione di pianoforte>>
<<Sì, giusto per non restare tutto il tempo a fare niente>>
<<Beh, ma è questo il bello dell'estate: fare niente>>
Invidiavo la semplicità con cui Megan prendeva la vita. Per lei era tutto semplice e lineare. Non l'avevo mai vista davvero preoccupata.
<<Com'è andata poi con Daniel?>>
<<Ehm... è incredibile quanto rapidamente cambino le situazioni, sto pensando di dargli una seconda possibilità>>
<<Wow!>> esclamò lei <<Voi due siete una coppia davvero perfetta!>>
<<Forse>>
<<Mi ricorderò per sempre la prima volta in cui lui ti ha difesa davanti a tutta la scuola>>
Me lo ricordavo molto bene anche io.
QUATTRO ANNI PRIMA
Non riuscivo a credere che Daniel Carter mi stesse difendendo. Era stata una giornata terribile, avevo preso due insufficienze che avrebbero rovinato completamente la mia media scolastica. Non ero mai stata una cima a scuola ma con la mia media sarei riuscita almeno ad ottenere una piccola borsa di studio che mi avrebbe permesso di pagarmi i testi scolastici senza dover sempre chiedere aiuto a Margareth e Robert.
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9 MESI PER CRESCERE
Teen FictionLEGGI, NON TE NE PENTIRAI! Beatrice ha trascorso un'indimenticabile notte di passione con un ragazzo più grande di lei e ora è alle prese con le conseguenze di quella notte: è incinta. Non può contare su sua madre, il padre non l'ha conosciuto e non...