"Odio e amo.
Ti chiederai forse perché io lo faccia.
Non so.
Ma sento che accade e mi tormento"
Catullo<<Alessandro>> balbettai guardandolo come se fosse un fantasma <<Che cosa ci fai quì?>>
<<Sono venuto a trovarti>> rispose abbozzando un sorriso <<Credo che noi due abbiamo molte cose di cui parlare. Posso entrare?>>
<<Oh, ehm... va bene, accomodati>> lo invitai titubante.
Come poteva essere lì?
Era ovvio che per fare un viaggio oltreoceano fosse stato informato della mia gravidanza.
Il punto era: che cosa avremmo fatto?
Il solo rivedere i suoi occhi azzurri mi fece ricordare le emozioni che provavo quando allegri si posavano su di me.
Ora però che ci trovavamo a migliaia di chilometri dall'Italia sembrava tutto diverso.<<Posso offrirti qualcosa da bere?>>
<<No, sono a posto grazie>>
Gli feci cenno di accomodarsi sul divano e restammo per qualche minuto a fissarci.
Io non sapevo che cosa dire, lui invece credo che sapesse lo sapesse benissimo, ma evidentemente aspettava che io rompessi il ghiaccio.<< Inizia a farsi vedere>> disse infine <<La pancia, intendo>>
<<Oh, sì>> sussurrai.
Ora sembrava quasi dispiaciuto, in difficoltà come se di fronte a quelle vite non sapesse più come comportarsi.
<< I bambini che aspetti sono miei, vero?>> disse divaricando le gambe e congiungendo le mani quasi come se pregasse di ottenere una risposta negativa.
Per un attimo pensai di dirgli di no.
Non è vero che la verità è sempre la soluzione migliore e, nel mio caso,una piccola bugia avrebbe risolto tutto.<<Sì>> dissi infine senza guardarlo in faccia.
<<Perché non me l'hai detto?>> il suo tono di voce era dannatamente calmo.
<<Io... Non lo sò, non ne ho avuto il coraggio>>
Lui mi osservò attentamente.
Sapevo che stava tentando di dare un senso a quello che era successo, ma non ci riusciva.
Non ci riusciva per il semplice fatto che lui non si sarebbe mai comportato in quel modo.<<Perché? Avremmo potuto affrontare la cosa insieme>>
<<Ma ti rendi conto di come eri in Italia?!>> ero io quella che rischiava di perdere totalmente il controllo <<Sempre acclamato, sempre circondato da una folla di gente mentre io ero la ragazzina timida che se ne stava in disparte. Tu avevi una famiglia perfetta, una madre sempre disponibile mentre io vivevo con un genitore che non si può nemmeno definire tale>>
<<E quindi?>> ribatté lui, ora il suo tono di voce tradiva l'irritazione <<Ti prego, non dire che ti sentivi inadatta. Quando io e te passavamo del tempo insieme io stavo davvero bene ma non posso cambiare quello che sono.
Non ho chiesto io di avere questo carattere che attira le persone e nemmeno la voce che ho ma ,siccome li considero entrambi dei talenti, ho intenzione di farli fruttare>><<Mi sembra che tu sia simpatico solo con chi vuoi. Dopo che abbiamo fatto sesso io non ho ricevuto nemmeno una chiamata, quando ci siamo rivisti mi hai praticamente ignorata o trattata alla stregua di una semisconosciuta>> sibilai.
Nel sentire quelle parole lui sussultò.
<<Io francamente non sapevo che cosa fare in quei momenti>> confessò <<Non sapevo se la notte che avevamo passato insieme era stata uno sbaglio o se poteva essere l'inizio di qualcosa di più profondo. In tutti i casi, in quelle situazioni, è vero, ho sbagliato e ti chiedo scusa, ma ora dobbiamo affrontare le conseguenze delle nostre azioni>>
Non mi aspettavo che mi chiedesse scusa.
Mi aspettavo che dicesse di tutto ma assolutamente quella parola.
In cuor mio sapevo che anche io dovevo scusarmi, eppure non riuscivo assolutamente a pronunciare quella parola.<<Io da te Alessandro non voglio niente>>
<<La potresti smettere un secondo di pensare solo a te stessa? Quando ti ho conosciuta mi sei piaciuta perché sembravi una ragazza con una forte sensibilità e molto più matura rispetto alla tua età. Ma ora, onestamente, mi sembri una ragazzina che nasconde la testa sotto la sabbia>>
<<Io ho cercato di trovare la soluzione migliore per tutti>>
<<No>> ribatté fermo <<Tu hai cercato di trovare la soluzione migliore per te stessa>>
<<Alessandro, tu fino ad adesso mi hai fatto tante domande ora ti chiedo una cosa io: tu mi ami?>>
Ero riuscita a spiazzarlo definitivamente.
Per un attimo sperai che dicesse di sì.
In caso di una sua risposta affermativa che cosa avrei fatto?
Avrei lasciato Daniel?
Potevo fare una cosa del genere dopo tutto quello che aveva fatto per me.<<Io credevo di sì, ma dopo tutto quello che hai fatto provo solo una grande rabbia nei tuoi confronti>>
Quelle parole furono come un pugno nello stomaco.
<<Ecco, non possiamo crescere insieme dei bambini se ci odiamo>>
<<Ascolta, io ho avuto un pessimo rapporto con mio padre che solo ultimamente sono riuscito a riallacciare i rapporti quindi non ho e non avevo nessuna intenzione di lasciarti crescere da sola quello che abbiamo fatto insieme>>
<<Io...>>
<<Tu avresti dovuto parlarne con me>> mi interruppe <<Invece di scappare>>
<<Quindi ora che cosa faremo?>>
<<Non lo so. Non posso obbligarti a ritornare in Italia ma ho intenzione di essere presente nella vita di mio figlio>>
Mi venne quasi da sorridere.
Non sapeva nemmeno che erano due.
Ora che lo vedevo lì mi rendevo conto di quanto fossi stata stupida.
Se solo avessi avuto il coraggio di parlargli subito forse sarebbe stato tutto diverso.
Ora lui non si sarebbe più fidato di me.<<Ho intenzione di rimanere quì per tre settimane. Spero che in questo arco di tempo riusciremo a trovare un accorto altrimenti credo che dovremo rivolgerci alle autorità>>
Il solo sentire parlare di autorità mi fece rabbrividire.
Se avessimo iniziato un processo avremmo distrutto qualsiasi legame che si era creato tra di noi... No, era meglio trovare una soluzione al più presto.<<Bene>> dissi tentando di ricompormi <<In questi giorni ti chiamerò e ti farò la mia proposta >>
<<Va bene, attendo la tua chiamata allora>>
Detto questo uscì di casa senza voltarsi.
Non ci salutammo nemmeno.#QUESTA NON È UNA NOTA
Hey!!!
Magica ricomparsa nella vita della nostra Bea! Chi avrà informato Alessandro della sua gravidanza?
Voi da che parte state?
Sperate in un ritorno di fiamma tra i due?
Se vi và fatemi sapere!
Grazie mille a tutti!!!
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9 MESI PER CRESCERE
Teen FictionLEGGI, NON TE NE PENTIRAI! Beatrice ha trascorso un'indimenticabile notte di passione con un ragazzo più grande di lei e ora è alle prese con le conseguenze di quella notte: è incinta. Non può contare su sua madre, il padre non l'ha conosciuto e non...