SI RITORNA SEMPRE AL BALLO DI FINE ANNO

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"È inutile nascondere i ricordi, le canzoni li troveranno sempre"
M.A. Tomà

Quando furono le otto di sera io e Daniel arrivammo davanti all'ingresso di quella che ormai era la mia ex scuola.

<<Che effetto fa ritornare quì?>> gli domandai sistemandogli la cravatta.

<<Fa uno strano effetto>> confessò <<riporta a galla tanti ricordi e il problema dei ricordi è che non si possono ne cambiare ne controllare>>

Lo vidi per la prima volta vulnerabile come se qualcosa stesse attaccando la sua corazza.
Sapevo che gli anni del liceo per lui erano stati molto difficili ma ora era tutto passato.
Alla fine avevamo vinto noi.

<<Ti ricordi il nostro primo ballo di fine anno?>>

<<È uno ricordi più nitidi che ho>> rispose fissandomi intensamente.

4 ANNI PRIMA -BALLO DI FINE ANNO.

Avevo passato tutto il pomeriggio chiusa in bagno nel tentativo di creare un'acconciatura e un trucco che mi rendessero attraente ma, inevitabilmente finivo sempre per assomigliore ad un pagliaccio.

L'unica cosa di cui andavo fiera era il mio vestito: lungo ed elegante di un bellissimo color Tiffany che evidenziava le mie curve.

<<Potresti uscire dal bagno?>> aveva chiesto Brian sempre più irritato <<Vorrei evitare di farmela addosso>>

<<Un attimo >> dissi ritoccandomi per l'ultima volta i capelli.

<<Sei strepitosa>> commentò mio fratello non appena mi vide uscire dal bagno << Anche se tutto questo è leggermente esagerato per uno come Carter>>

<<Sii semplicemente felice per la tua sorellina >> dissi alzando le spalle e dandogli un bacio sulla guancia.

Daniel arrivò puntualissimo davanti a casa mia con una piccola borsa in mano.

<<Ho pensato che i fiori fossero troppo scontati>> disse vedendomi leggermente accogliata <<Così ho pensato a qualcosa che potrebbe essere meno banale>>

Dopo essere saliti sulla sua auto mi invitò ad aprire la borsa: al suo interno c'era un pacchetto regalo contenente un cofanetto di dischi.

<<È una raccolta delle opere di Giovanni Allevi>> mi spiegò mentre guidava <<È uno dei miei compositori italiani preferiti. Se posso darti un consiglio inizia ad ascoltare l'album Alien, la mia traccia preferita è la numero nove: Joli.>>

<<È stupendo>> dissi estasiata <<Ho sentito diversi pezzi di quest'autore e sono meravigliosi>>

<< Io ho avuto la fortuna di vederlo esibirsi. Ha un modo leggiadro ed elegante di suonare il pianoforte... nell'insieme è pura poesia>>

<<Grazie mille Daniel>> dissi.

Non ci conoscevamo da molto ma lui era già riuscito a farmi un azzeccatissimo regalo.
Quando arrivammo a scuola alcune ragazze si voltarono a guardarmi lanciandomi occhiatacce.
Mi sentii come l'agnellino nel covo delle vipere.
I ragazzi e le ragazze dell'ultimo anno non vedevano l'ora di godersi il loro ultimo ballo, uno degli ultimi riti prima di entrare nell'età adulta.

Le danze furono aperte da un ballo lento. La canzone era leggermente melensa ma la maggior parte dei presenti sembrò gradire.

<<Preferirei un pezzo di Allevi>> mi sussurrò Dan all'orecchio facendomi volteggiare.

<<Credo che tu sia uno dei pochi a conoscerlo >>

<<Lo sò ma per qualche motivo ero sicuro che anche tu avessi già sentito parlare di lui>>

<<Suonando il pianoforte conosco diversi compositori>>

<<È proprio questo che mi piace di te>> confessò <<Non sei scontata come la maggior parte di queste ragazze,hai una passione e un talento che ti impegni a coltivare, insomma non mi sembra che tu trascorra tutti i pomeriggi su facebook>> aggiunse abbandonando un sorriso.

<<In effetti no>> confermai.

Non volevo però che mi considerasse come la brava ragazza tutta casa e Chiesa, già allora sapevo come divertirmi anche se mi contenevo molto di più rispetto alle mie coetanee.

<<Sei una ragazza davvero speciale Beatrice Johnson>> disse al termine della serata mentre stavamo passeggiando nel cortile della scuola.

Ci sedemmo su una panchina mentre la luna illuminava i nostri volti.
Mentre all'interno la musica proseguiva ininterrottamente noi eravamo lì, l'uno accanto all'altro.

Fu in quel momento che ci scambiammo il nostro primo bacio che fu anche il mio primo bacio serio.
Quel genere di bacio che manifesta in primo luogo l'affetto e il rispetto che si prova per quella persona.

<<Non riesco a credere che siamo ritornati quì>> confessai mentre ripensavo ancora a quattro anni prima.

<<Quando ti ho invitata nemmeno io credevo che si saremmo ritornati in queste circostanze>> disse indicando la mia pancia  <<Eppure in qualche modo tutto torna, il cerchio si chiude>>

Mi prese sottobraccio conducendomi verso la palestra.
Quando entrammo gli sguardi si posarono nuovamente su di noi anche se questa volta non mi infastidirono.
Non mi sentivo più così vulnerabile, mi sentivo più sicura di me stessa e pronta a riscattarmi.
Nella sala scorsi anche Claire con la sua madre che stavano osservando il pianoforte.
Era una bellissima serata, sarebbe andato tutto per il meglio.

9 MESI PER CRESCEREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora